Moderatori di Forum e unti del signore.
Un po’ mi viene da ridere quando leggo di forumisti che aprono post per annunciare urbi et orbi che sono stati sbattuti fuori da qualche parte. Qualche volta lo faccio anch’io, che sono un professionista della cacciata con ignominia, ma solo per segnalare una statistica a me favorevole: infatti da quando scrivo randagio approndando ad ogni club letterario o Forum cosiddetto “libero” ho il privilegio di essere stato cacciato da TUTTI i salotti buoni del Web. E, purtroppo, me ne vanto.
Pero’ anche sbraitare, secondo me, non ha senso, perche’ come ho dichiarato in diverse occasioni, i Forum non sono la pubblica piazza e nemmeno il bar sport dove, specie in italia, far caciara sembra quasi obbligatorio. Secondo me, invece, essi sono da considerarsi salotti, e occorre uniformarsi al bon ton della casa.
Ma anche, i moderatori, o no?
Io ricordo uno che per cacciarmi fuori dal suo salotto democratico indisse un Referendum (ancora piu’ democratico) avente come tema: MORTE AL BOIA. Votare si’ o no.
E il boia ero io !!
Oppure altri moderatori che si sentono investiti dall’arduo compito di gestire la marmaglia e pontificano, rettificano, tagliano spezzoni di frasi, mettono asterischi, storcono bocche, arricciano nasi, aggiungono virgolettati, sottolineano passaggi, ripudiano periodi, si dissociano, si astengono, si distinguono, tutto in nome di una nuova filosofia che gli e’ stata suggerita dal gestore, dal nume, dalla divinita’, che ha fatto scendere su di lui il sacro compito di educarci, se necessario anche a bacchettate.
Prendete il Forum dell’Ulivo, per esempio.
No, non vi segnalo l’indirizzo altrimenti gli aumentano gli ingressi e si convincono di essere nel giusto.
E’ un Forum triste, come il blog di Prodi e le news dove postano sempre gli stessi baciatori di pile ( e spero solo di quelle).
Questa volta me ne sono andato da solo, ci ho fatto un figurone, ma l’aria che tirava era da secondo cartellino giallo, per mano di uno spocchioso moderatore con l’aria di un parroco di montagna.
Purtroppo ho l’impressione che oltre che una natura predisposta, l’infelice abbia un compito che gli deve essere stato impartito dal basso dell’Alto. E questo mi fa riflettere.
Perche’ sara’ pur vero che questa coalizione e’ destinata infallibilmente a vincere (e questo e’ tutto da dimostrare) ma mi spaventa l’idea che dopo la vittoria si debba aver a che fare con questi qui.
Perche’ se e’ vero che ne abbiamo tutti fin sopra i capelli di previtismi, ciramismi, dellutrismi, dei discorsi a Pera, dei Casini alla camera, degli intenti Fini, delle buttiglionate e dei Formigoni, e’ altrettanto vero che con il precedente governo siamo usciti da una congrega che non era molto da meno, con un ministro che gestiva le ferrovie burlando, un altro che si faceva fare i massaggi giapponesi a spese della comunita’, un ministro dell’interno che faceva la danza del ventre, un ministro che si mise a piangere in diretta perche’ non riusciva a realizzare i suoi intenti, e un altro che dirottava i treni per portare la famigliola al mare…
Ecco, volevo dire che cambiare, bisogna.
Ma sul serio.
§
Il Magazine del Corriere della Sera ha pubblicato la classifica dei cento politici più presenti negli ultimi sei anni di Porta a Porta. In assoluto il più invitato è stato Fausto Bertinotti (74
volte), il secondo Silvio Berlusconi (69 volte), e buon terzo Clemente Mastella (55 volte) per bilanciare la par condicio.