La stanza era buia e da una piccola finestra si poteva vedere chiaramente quella luna piena che in tutto il suo splendore, come una regina, regnava nel suo vasto impero.
Lei era li, distesa su quel suo letto, lacrime di pura sofferenza sgorvano ininterrotamente dai suoi arrosati occhi, in quel silenzio solo i suoi nevrotici singhiozzi riecheggiavano in quella piccola stanza.
Tra le mani, come un vessillo, ella teneva ben stretta una lettera ormai dilagnata dalla violenza della sua presa.
Non riusciva a darsi spiegazioni, non riusciva a capire il motivo di quell'inaspettata fine, ella voleva solo lui.
Quel uomo che un tempo le regalava solo sorrisi, ora aveva deciso di donarle solo un grosso e cinico dolore.
Quella povera fanciulla sentiva il proprio cuore sbriciolarsi come un biscotto dentro il suo petto.
Provava invano a fermare l'ingorgo dei bei ricordi che si muovevano freneticamente nella sua mente, ma ad ogni immagine che le tornava agli occhi un altro lungo pianto nasceva e disperdendosi moriva in quella maledetta e magica notte.
Mentre le sue lagrime finivano di inzuppare la coperta, la porta si aprì lentamente e silenziosamente un corpo entrò dentro la stanza.
La piccola fanciulla non si accorse di niente, la sua mente era troppo occupata per sentire dei passi che si avvicinavano a lei, il suo unico ed ultimo pensiero era intensamente dedicato al suo ex che quella notte l'aveva abbandonata al suo destino crudele per la sua migliore amica.
Intanto una mano le agguantò brutalmente la bocca e il coltello finì immediatamente il lavoro tagliandole la gola.
L'assassino prima di andarsene la privò degli occhi, prendendoli come trofeo del suo spietato gesto e infine silenziosamente come era arrivato se né andò.
To be continued...