inutile negarlo. quando vai a scuola, pensando che non ci sarà un dopo, perchè l'ora di esercitazione pompieristica ti attende, torni a casa tutto amareggiato. così amareggiato che non avrai più la capacità di distinguere il bene dal male.
quindi ripensi alla prima volta che hai giocato a bandiera, il tuo avversario ha barato e vi siete fatti a botte. tua mamma ha dovuto buttare la tua maglietta, perchè rotolando nel fango come due maiali si è conciata da buttar via. allora va al mercato, si guarda in giro, e finalmente trova la maglietta che cercava lei. e riconosce nel venditore un suo amico di infanzia. si ferma a parlare e lui le racconta di cosa gli successe da piccolo.
un giorno, dopo che ebbe piovuto un po di giorni, giocò a bandiera con un suo gruppo di amici. quando il suo numero fu chiamato, l'avversario fu più lesto a prendere la bandiera, e lui, tentando di prenderlo, inciampò e si ruppe la clavicola. la sua vita da quel giorno cambiò radicalmente. infatti abbandonò i suoi sogni di diventare scienziato e decise di fare il venditore ambulante. mai più scelta fu così azzeccata. infatti 20 anni dopo, rincontrò la bambina che gli faceva tremare il cuoricino. ed era lei, tua mamma. nel frattempo passa il tuo professore di matematica, che ripensa a quando, tre giorni prima hai fatto scena muta alla cattedra.
la tua vita è in pericolo. non c'è un domani, se sai che devi presentarti a un'esercitazione pompieristica, l'ora dopo di educazione fisica. non c'è domani, se non c'è neanche l'oggi. non c'è un ieri, se non c'è neanche un domani. è così. e nessun ragionamento logico può smentire quello che stai pensando in questo momento. nessun ragionamento logico può smentire quanto ti sto affermando ora.
e quando credi di aver visto tutto, ricordati che la macedonia la puoi mangiare solo perchè qualcuno ha raccolto la frutta per te, l'ha tagliata, e ti ha preparato lo sciroppo, nel quale la frutta sta a bagno. e il toast non è altro che pane tostato. uno status symbol, ma niente di più. non c'è status che tenga, non c'è symbol che tenga. credici, quando ti dico che il simbolismo non porta da nessuna parte. credici, quando ti dico che neanche la statistica porta da nessuna parte. perchè il simbolismo non è concreto, e la statistica può mentire. diglielo al tuo professore di statistica che ti sta mentendo. diglielo che non può fare statistiche sulla menta. e la persona che ti piace, non è altro che il professore di statistica elevato al quadrato.
riflettici. probabilmente non ti è chiaro, ma chi va via perde il posto all'osteria del caval donato. specialmente in una società cellulare come la nostra. qualcuno vorrà ben compiangerti, venendo a conoscenza del tuo terribile cordoglio, quando il tuo criceto tira l'ultimo respiro. e allora che ti potrà consolare? le fusa del tuo micetto? lo squittire dei topi che il tuo gatto pigro non caccia? niente di tutto ciò. la notte passa, e la foto di daphne sul tuo comodino ti suggerisce che nonostante tutto la vita può essere bella. il giorno dopo si ripresenterà la stessa routine. come una piccola ruota la routine continua a girare. e gira e gira e gira e scopri di aver fatto molti cambiamenti, in tempi non sospetti. difficile pensare che tutto ciò ti appartenga, ti sia dovuto. difficile.molto difficile. tanto difficile. veramente difficile. e tua mamma si ricorda che il venditore ambulante, ai tempi, era il ragazzino più simpatico che aveva mai conosciuto. che coincidenza. tutto per una maglietta. tutto per una bandiera. per un po di fango, per un po di pioggia.