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filosofino
Ad essere sincero i bambini a volte destano in me una sensazione di fastidio (per via del fatto, tanto per rendere l'idea, che spesso sono rumorosi, scalmanati, ecc.) però ci sono anche dei momenti in cui penso a un mio ipotetico figlio, e poi bisogna anche dire che non sono più un "pischello", come direbbero ad altre latitudini, e quindi non è assolutamente inusuale che io faccia di questi pensieri.
E mi sto accorgendo - tanto per fare un esempio - che quando mi capita di passare un pò di tempo con una mia cugina più piccola (13 anni) tendo ad avere un approccio spiccatamente "paternalista", e sotto forme simili si manifesta anche in altre occasioni.
Al di là di questo, cosa rappresenterebbe un piccolo filosofino nella vita di filosofo? Beh, sono un ragazzo tranquillo, per vari motivi trascorro molto tempo in casa, quindi non credo che da questo punto di vista andrebbe a sconvolgere più di tanto le mie abitudini...
e poi cavolo sarebbe mio figlio!!! :D
Però man mano che crescerà come dovrò educarlo? Qua matura un problema... La società esige che i bambini vengano educati in un certo modo, io invece proabilmente tenderei a elargirgli una educazione "critica", che con tutta probabilità non coinciderebbe appieno con le istanze comuni.
Però temo che soffrirebbe per questo (dato il possibilissimo "corto circuito"), e quindi dovrei abdicare ai miei propositi, ancorandomi agli standard che vengono propinati.
Comunque il problema almeno per ora non si pone... :nice: ...forse in futuro... :roll:
Va beh, ho messo per iscritto alcune riflessioni che generalmente restano tra me e me..
Forse a qualcun altro/altra è capitato o capita tuttora qualcosa di simile :)
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Re: filosofino
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Originariamente inviata da filosofo
Forse a qualcun altro/altra è capitato o capita tuttora qualcosa di simile :)
A me capita spesso di pensare a come mi porrei nei confronti di un mio figlio.
Ci penso spesso perché, come molti sanno, ho molto a cuore la questione del rapporto genitori/figli e sono spesso molto critico nei confronti di quello che tu definisci lo standard di genitore contemporaneo.
Anche io credo che me ne discosterei molto; io sono convinto che così sarei un ottimo genitore e che mio figlio non potrebbe che giovarsi delle mie capacità di educatore.
Il problema che mi nasce è per un senso di giustizia sociale, non trovando giusto che pochi ragazzi fortunati, come potrebbero essere mio figlio o filosofino, possano trovarsi in una posizione di privilegio nei confronti dei figli dei tanti genitori stereotipati prodotto di questa società a cui muovo tante critiche.
Per quanto detto credo che sarebbe più giusto che i bambini avessero tutti uguali strumenti di crescita e quindi anche uguali genitori, ma ciò non è possibile: per questo sono favorevole a che i bambini vengano allevati in delle comuni piuttosto che nelle famiglie così come oggi sono concepite.
Questa mia posizione estrema ha lo scopo quanto meno di spingere la società a rivedere il concetto di famiglia (e di genitore), cercando di renderlo più appropriato alle esigenze attuali.
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io nemmeno ci penso :smt003
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l'approccio critico arriverà più avanti, ALMENO da bambino deve pensare ke è tutto bello, che non ci sono problemi, anche perchè di tempo per accorgersi della merda in cui viviamo ne avrà sicuramente tanto..
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MA... :o ma stai già pensando di avere un figlio?? :o Non ti sembra di correre troppo?? :? Guarda ke io ho 18 anni! :nice:
Dai, apparte gli skerzi, hai 21 anni, è abbastanza normale ke tu inizi ad assumere comportamenti paterni... :)
Per quanto riguarda l'educazione, quella ci deve essere, ma in un modo, come dire... DIVERSO! :) cioè, devi dargli libertà, ma non così tanta da xmettere ke un giorno si creda + importante di te...
fra te e lui ci deve essere un rapporto di amicizia, devi fare il modo ke nn ti tema, ke nn abbia così paura da nasconderti certe cose, ma x lui tu devi essere un amico, al quale confida tutto, al quale può fare domande senza paura... :)
almeno io la vedo così... :roll:
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Anche a me è capitato di pensare ad un eventuale akemino e di come mi sarei posta nei suoi confronti. Anche io forse gli avrei propinato un po del mio ''criticismo'', o almeno del mio fare polemizzante. Piu che altro credo che avrei sempre grossi problemi (e questa è una forma di nemesi) ad allontanarmi da lui fisicamente.. starei sempre agitata che non gli succede niente, preoccupata alle gite, preoccupata tutte le volte che prenderà la moto, poi quando andrà in discoteca. Cioè starei a pezzi per la mia creaturina. E dall'altra parte se non si lasciano liberi rischiano di vegetare, anzi sicuramente non impareranno a vivere.
Ecco perchè sarei una pessima genitrice qualunque modo di pensare gli possa infondere o meno al mio pargolo, sia che mi proponga come critica o come mentalmente lassista.
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Originariamente inviata da Akemi
starei sempre agitata che non gli succede niente, preoccupata alle gite, preoccupata tutte le volte che prenderà la moto, poi quando andrà in discoteca. Cioè starei a pezzi per la mia creaturina. E dall'altra parte se non si lasciano liberi rischiano di vegetare, anzi sicuramente non impareranno a vivere.
Diciamo che così facendo gli trasmetteresti un sacco di insicurezze. Questo è uno dei punti critici della massa dei genitori italiani, che hanno generato noi che, ammettiamolo, al raffronto delle nuove generazioni di altri paesi, siamo mediamente piuttosto rimbambiti... :( :lol:
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Premettendo il fatto che a me i bambini NON piacciono, probabilmente incentrerei cmq l'educazione di un EVENTUALE e REMOTO figlio sull'onore e sulla dignità, che sono due fra i valori in cui credo più fermamente
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Re: filosofino
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Originariamente inviata da filosofo
Ad essere sincero i bambini a volte destano in me una sensazione di fastidio
:shock:
le ossicine tra le mandibole ti infiammano le gengive, compagno!
:lol: :lol: :lol:
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Re: filosofino
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Originariamente inviata da =DaDa=
:shock:
le ossicine tra le mandibole ti infiammano le gengive, compagno!
:lol: :lol: :lol:
Ma dai!!!!! :shock:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :D :smt012
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Re: filosofino
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Originariamente inviata da =DaDa=
:shock:
le ossicine tra le mandibole ti infiammano le gengive, compagno!
:lol: :lol: :lol:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Originariamente inviata da darkness_creature
Premettendo il fatto che a me i bambini NON piacciono, probabilmente incentrerei cmq l'educazione di un EVENTUALE e REMOTO figlio sull'onore e sulla dignità, che sono due fra i valori in cui credo più fermamente
Vorrei prendere spunto dal tuo intervento per porre un ulteriore quesito, se non sn OT:
Ma vi sembra corretto che ogni bambino abbia un'educazione diversa dall'altro? Che il figlio mio venga tirato su senza alcuna regola, quello di darkness con il dictat dell'onore, Quello di DaDa a farsi le flebo prima di giocare a pallone come Cannavaro, etc. etc.?
Non va ciò a cozzare contro il diritto di eguaglianza e pariteticità di condizioni?
Ciaociao, vi leggo domani!!!!
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Originariamente inviata da s@ve
Vorrei prendere spunto dal tuo intervento per porre un ulteriore quesito, se non sn OT:
Ma vi sembra corretto che ogni bambino abbia un'educazione diversa dall'altro? Che il figlio mio venga tirato su senza alcuna regola, quello di darkness con il dictat dell'onore, Quello di DaDa a farsi le flebo prima di giocare a pallone come Cannavaro, etc. etc.?
Non va ciò a cozzare contro il diritto di eguaglianza e pariteticità di condizioni?
Ciaociao, vi leggo domani!!!!
Vorrei prendere spunto dal tuo intervento per porre un ulteriore quesito, se non sn OT
ma vi sembra corretto ke s@ve si accanisca così tanto su di me oggi...e oltretutto sui miei futuri figli...ke possono anke bestemmiare e spaccare auto ma flebo no!
ke c'è s@ve nervoso?? prendi del bromuro :lol:
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Originariamente inviata da s@ve
Vorrei prendere spunto dal tuo intervento per porre un ulteriore quesito, se non sn OT:
Ma vi sembra corretto che ogni bambino abbia un'educazione diversa dall'altro? Che il figlio mio venga tirato su senza alcuna regola, quello di darkness con il dictat dell'onore, Quello di DaDa a farsi le flebo prima di giocare a pallone come Cannavaro, etc. etc.?
Non va ciò a cozzare contro il diritto di eguaglianza e pariteticità di condizioni?
Ciaociao, vi leggo domani!!!!
Se anche i bambini fossero allevati nelle comuni come dici tu, nn si risolverebbe il problema, perchè le comuni sono pur sempre gestite da uomini...e gli uomini nn sono tutti uguali, come ti dicevo...
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Originariamente inviata da s@ve
Vorrei prendere spunto dal tuo intervento per porre un ulteriore quesito, se non sn OT:
Ma vi sembra corretto che ogni bambino abbia un'educazione diversa dall'altro? Che il figlio mio venga tirato su senza alcuna regola, quello di darkness con il dictat dell'onore, Quello di DaDa a farsi le flebo prima di giocare a pallone come Cannavaro, etc. etc.?
Non va ciò a cozzare contro il diritto di eguaglianza e pariteticità di condizioni?
Ciaociao, vi leggo domani!!!!
Certo che mi sembra corretto...pensa se tutti fossemo allevati dallo stesso,grande nucleo...Tutti con le stesse idee,gli stessi valori...tutti con le stesse "radici"...mi sembra assurdo...non ci sarebbe più diversità,nulla da scambiare con gli altri...nulla su cui confrontarsi...Ti immagini che palle?Non ci sarebbero nemmeno i forum!!!! :? :(
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Originariamente inviata da s@ve
Diciamo che così facendo gli trasmetteresti un sacco di insicurezze. Questo è uno dei punti critici della massa dei genitori italiani, che hanno generato noi che, ammettiamolo, al raffronto delle nuove generazioni di altri paesi, siamo mediamente piuttosto rimbambiti... :( :lol:
lo so eh.. ti ho anche detto che per questo sarei una pessima genitrice :(
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Originariamente inviata da Frida89
Certo che mi sembra corretto...pensa se tutti fossemo allevati dallo stesso,grande nucleo...Tutti con le stesse idee,gli stessi valori...tutti con le stesse "radici"...mi sembra assurdo...non ci sarebbe più diversità,nulla da scambiare con gli altri...nulla su cui confrontarsi...Ti immagini che palle?Non ci sarebbero nemmeno i forum!!!! :? :(
s@ve parlava di uguaglianza e pariteticità di CONDIZIONI, non di esiti.
Analogia con l'economia: non si tratta di garantire a tutti gli stessi risultati bensì le stesse condizioni di partenza, dopodiché, a parità di condizioni, certuni emergeranno e altri no... Nessun individuo dotato di buon senso intenderebbe premiare pigrizia o negligenza, però un figlio di un ex operaio disoccupato e un figlio di un amministratore delegato di una multinazionale non si trovano certo nelle medesime condizioni, ed è fisiologico che il secondo avrà maggiori possibilità di condurre la propria esistenza nello sfarzo... anche se questo non significa certo che sarà una persona migliore...
Ora trasla questa riflessione sulla famiglia...
Spero di aver interpretato bene il pensiero di s@ve :)
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Originariamente inviata da darkness_creature
Se anche i bambini fossero allevati nelle comuni come dici tu, nn si risolverebbe il problema, perchè le comuni sono pur sempre gestite da uomini...e gli uomini nn sono tutti uguali, come ti dicevo...
E non esiste una forma di educazione perfetta, si possono stabilire dei gradi soggettivi di preferibilità, però credo sia piuttosto utopico e arbitrario stabilire di adottare una certa tipologia di educazione e poi universalizzarla.
Se X sostiene la necessità di applicazione di un certo tipo di educazione adducendo validi argomenti, e idem per Y, il quale propone un modello educativo diverso o addirittura contrapposto, che fare?
Si potrebbero interpellare i figli... E se i figli cresciuti col modello di X e con quello di Y si mostrassero entrambi soddisfatti e conducessero una vita mediamente felice e regolare?
Si potrebbe decidere a maggioranza... Ma su quesiti così importanti - ovvero laddove si tratta di stabilire un modello migliore in assoluto - quanto può essere competente? Chi può essere competente? Tutti e nessuno.
Il parere di un buon padre di famiglia privo di conoscenze teoriche sull'argomento e quello dell'esperto di pedagogia sarebbero suppergiù sullo stesso piano... e se fossero contrapposti questo rappresenterebbe un problema...
Garantendo le stesse condizioni di educazione certe differenze che maturerebbero nei molteplici nuclei famigliari si annullerebbero... Però occorrerebbe prima tentare di risolvere il problema a monte...
Su questo tema non ho risposte definitive, io educherei filosofino in un certo modo, che personalmente ritengo migliore, più adeguato, ecc. però ovviamente mantererrei delle riserve
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Originariamente inviata da filosofo
s@ve parlava di uguaglianza e pariteticità di CONDIZIONI, non di esiti.
Analogia con l'economia: non si tratta di garantire a tutti gli stessi risultati bensì le stesse condizioni di partenza, dopodiché, a parità di condizioni, certuni emergeranno e altri no... Nessun individuo dotato di buon senso intenderebbe premiare pigrizia o negligenza, però un figlio di un ex operaio disoccupato e un figlio di un amministratore delegato di una multinazionale non si trovano certo nelle medesime condizioni, ed è fisiologico che il secondo avrà maggiori possibilità di condurre la propria esistenza nello sfarzo... anche se questo non significa certo che sarà una persona migliore...
Ora trasla questa riflessione sulla famiglia...
Spero di aver interpretato bene il pensiero di s@ve :)
A dir la verità a me pareva parlasse di educazione....non di sitazione economica o sociale...ha fatto anche degli esempi da cui si poteva edurre che parlasse di insegnamenti e valori,non di soldi....almeno...io ho capito in questo modo... :roll:
Non dirmi cosa devo fare...lo odio!!! :evil:
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Originariamente inviata da Frida89
A dir la verità a me pareva parlasse di educazione....non di sitazione economica o sociale...ha fatto anche degli esempi da cui si poteva edurre che parlasse di insegnamenti e valori,non di soldi....almeno...io ho capito in questo modo... :roll:
Non dirmi cosa devo fare...lo odio!!! :evil:
a) mai sentito parlare di ragionamento per analogia? Ho cercato di chiarificare - spero abbastanza bene - il pensiero di s@ve attraverso un'analogia :evil:
b) l'educazione non è una variabile indipendente :evil:
c) se non vuoi che ti dica di operare in un certo modo non devi pormi nelle condizioni di farlo :evil:
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Originariamente inviata da filosofo
Spero di aver interpretato bene il pensiero di s@ve :)
L'hai interpretato perfettamente.
Finora in questo forum non c'era riuscito nessuno, probabilmente a causa delle mie scarse capacità esplicative... sono mesi che parlo della differenza di condizioni di base fra il figlio di un semianalfabeta con problemi economici da risolvere come esigenza primaria e il figlio di un benestante. :(
Ci sn anche altre diverse condizioni di base dovute a diversi genitori: esistono per esempio i genitori che dedicano molto del loro tempo ai figli e altri che preferiscono investire il loro tempo a scalare l'organigramma del loro posto di lavoro, genitori per i quali la cultura è la massima riccheza che si può trasmettere a un figlio e altri per i quali la ricchezza da trasmettere è quella materiale e via così si potrebbero fare altri esempi... resta il fatto che i bambini non hanno tutti le stesse possibilità di crescita.
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Originariamente inviata da Frida89
Certo che mi sembra corretto...pensa se tutti fossemo allevati dallo stesso,grande nucleo...Tutti con le stesse idee,gli stessi valori...tutti con le stesse "radici"...mi sembra assurdo...non ci sarebbe più diversità,nulla da scambiare con gli altri...nulla su cui confrontarsi...Ti immagini che palle?Non ci sarebbero nemmeno i forum!!!! :? :(
Perdi di vista che ognuno di noi è diverso dagli altri e che quindi si otterrebbero comunque diversi risultati, però dovuti alle caratteristiche intrinseche di ognuno di noi e non a quelle dei nostri genitori.
Ti faccio un esempio: dai a due pittori la stesa tela, gli stessi pennelli e i medesimi tubetti di colore etc.: non credo che farebbero due quadri identici...
Prova poi a dare a uno di loro tutto il materiale detto prima e all'altro solo un pennello e tre o quattro tubetti di colore... non è detto che quest'ultimo non riesca comunque a fare un quadro più bello del primo, però è innegabile che non abbia avuto le stesse possibilità dell'altro.
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Il mio piccino vorrei "educarlo" tramite gli estremi di ogni cosa in modo che trovi da solo il suo equilibrio. Vorrei passare con lui giorni interi e lasciarlo da solo, presentargli il piacere del lusso e la bellezza a volte triste e poetica della miseria, farlo viaggiare ovunque e poi farlo affezionare ad un posto magari di per se banale ma peculiare, presentargli l'arte e la cultura e nel contempo lasciarlo fare anche il tamarro se vuole. Secondo me deve arrivare all'età adulta con un bagaglio di esperienze il più diversificato possibile, in modo che dalla sua valigia possa estrarre l'abito più adatto in ogni momento.
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Originariamente inviata da s@ve
Vorrei prendere spunto dal tuo intervento per porre un ulteriore quesito, se non sn OT:
Ma vi sembra corretto che ogni bambino abbia un'educazione diversa dall'altro? Che il figlio mio venga tirato su senza alcuna regola, quello di darkness con il dictat dell'onore, Quello di DaDa a farsi le flebo prima di giocare a pallone come Cannavaro, etc. etc.?
Non va ciò a cozzare contro il diritto di eguaglianza e pariteticità di condizioni?
Ciaociao, vi leggo domani!!!!
:roll: :roll:
E chi decide come devono essere educati i bambini in un'ipotetica comune?
E la comune non va a cozzare contro la libertà di educare mio figlio come più mi sembra corretto?
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se io avessi un figlio tenderei ad assumere per almeno i primi 13 anni di vita un comportamento rigido, mettere dei paletti su dei comportamenti che per la mia morale non si devono fare, ma cmq senza limitare le esperienze e la vivacità, ma sempre e solo se si comporta bene ed è educato, e soprattutto sarà poco viziato, perchè deve capire che se vuole qualcosa prima se la deve conquistare
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Originariamente inviata da obo
se io avessi un figlio tenderei ad assumere per almeno i primi 13 anni di vita un comportamento rigido, mettere dei paletti su dei comportamenti che per la mia morale non si devono fare, ma cmq senza limitare le esperienze e la vivacità, ma sempre e solo se si comporta bene ed è educato, e soprattutto sarà poco viziato, perchè deve capire che se vuole qualcosa prima se la deve conquistare
:ok: :ok: :ok:
ok ma nn troppo! :)
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Originariamente inviata da JIMI :-)
:ok: :ok: :ok:
ok ma nn troppo! :)
mettere dei paletti su dei comportamenti che per la mia morale non si devono fare, ma cmq senza limitare le esperienze e la vivacità
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Originariamente inviata da 666polly
:roll: :roll:
E chi decide come devono essere educati i bambini in un'ipotetica comune?
E la comune non va a cozzare contro la libertà di educare mio figlio come più mi sembra corretto?
Hai centrato un problema che è di fondo, usando quell'aggettivo possessivo che ti ho evidenziato: moltissimi genitori esercitano un diritto di possesso sull'oggetto figlio, dimenticando che sono invece soltanto degli educatori di un'altra persona e che nell'educarla non dovrebbero porre riferimenti a loro stessi ma all'intera comunità dove loro figlio sarà chiamato a vivere.
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Originariamente inviata da s@ve
Hai centrato un problema che è di fondo, usando quell'aggettivo possessivo che ti ho evidenziato: moltissimi genitori esercitano un diritto di possesso sull'oggetto figlio, dimenticando che sono invece soltanto degli educatori di un'altra persona e che nell'educarla non dovrebbero porre riferimenti a loro stessi ma all'intera comunità dove loro figlio sarà chiamato a vivere.
Certo ma l'unico motivo per cui ho usato l'agettivo mio è perchè il bimbo è mio in quanto l'ho partorito io. E il fatto che io abbia usato il possessivo non esclude che io voglia che mio figlio sia libero.
Ma per favore potresti dirmi quali sarebbero i principi educativi di una comune? E chi li sceglie?