Si dice che più di qualche donna debba la sua fortuna ad un seno rifatto, ma nel caso di Lydia Carranza questo non è un’insinuazione, ma un dato di fatto. Anzi, Lydia deve la vita alla protesi al seno.
La donna è stata infatti convolta in una sparatoria nello studio dentistico dove lavorava. Il marito di una collega, la giovane Mariela Paredes, si è recato presso lo studio con una pistola, con l’intenzione di convincere con la forza la moglie a rinunciare a chiedere il divorzio. La discussione è però degenerata, e l’uomo ha ucciso la moglie ed ha aperto il fuoco contro gli altri presenti.
Lydia è stata colpita al petto da un proiettile: avrebbe potuto rimetterci la vita se non che, incredibilmente, il proiettile è stato rallentato nella sua corsa dalla protesi al seno della donna, ed i frammenti si sono fermati appena prima di ledere organi vitali.
La polizia e i medici hanno poi commentato: “Non è certo come avere un giubbotto antiproiettile, ma probabilmente oggi non sarebbe viva se non avesse avuto la protesi”. Certamente, è una donna molto fortunata.