Rubare una console può essere un crimine poco grave, ma ci tornano in mente poche cose più abbiette del furto di questa storia, commesso da un certo Jody Lynn Bennett.
Che già all’inizio è triste, perché l’inizio è la morte del 17enne Bradley “Boog” David-McCombs Jr., di Montgomery Township, Pennsylvania, che è deceduto la mattina di Natale in un incidente, quando il ragazzo ha perso il controllo del SUV di cui era alla guida.
Conoscendo la passione per i videogiochi di loro figlio, i genitori hanno pensato di fargli un ultimo regalo, seppellirlo assieme al suo GameBoy, e tre videogiochi.
Solo che durante la veglia funebre, Bennett deve avere pensato che in fondo ai morti non servono i videogiochi, e ha pensato bene di impossessarsene. Essendo la sala piena di amici e parenti del povero “Boog”, l’azione di Bennet non è passata inosservata, anche perché la “scena” è stata che Bennet si è avvicinato alla bara (come per dare un ultimo saluto a Boog) e poi si è dato alla fuga.
I parenti hanno chiamato la polizia, che ha iniziato le ricerche. Dopo un paio di giorni, però, Bennet si è costituito.
Solo la zia di Jody Lynn Bennett ha rilasciato dichiarazioni su questa triste storia: ha spiegato di essere mortificata dal gesto del nipote, che sarebbe dentro un giro di droga, e lo ha definito “un tipo incasinato”. Ci crediamo, decisamente.
Fonte: http://www.g4tv.com/thefeed/blog/pos...om-Corpse.html