Aveva 32 anni ed è, purtroppo, un altro caso di morte su un campo da calcio. Si chiamava
Goran Tunjic e giocava come difensore nel Mladost FC, una squadra dilettantistica che figura in una serie minore croata.
I FATTI - Siamo nel corso del primo tempo della partita contro l’Hrvastki Sokola, il minuto è il 35. Goran, apparentemente senza motivo, si accascia al suolo durante un’azione di gioco.
Inizialmente si pensava che l’arbitro, non rendendosi immediatamente conto della situazione, avesse ammonito il giocatore ma la notizia - riportata da numerosi siti anche italiani - è completamente falsa. “Non è vero, non ha ricevuto nessuna ammonizione, si tratta di una pura invenzione - ha spiegato Daniel Rupcic, il rappresentante della federazione - È stato proprio il direttore di gara, Marko Maruncek, il primo a prestare i soccorsi al giocatore”.
LA CORSA IN OSPEDALE - Una volta accortosi della drammaticità della situazione, l’arbitro fa intervenire immediatamente gli uomini dello staff sanitario del Mladost i cui medici, tramite un massaggio cardiaco, riescono anche a rianimare il giocatore. La corsa presso il più vicino ospedale diventa però inutile sull’ambulanza quando il cuore di Goran cessa di battere in maniera definitiva.
STAVA BENE - E’ quello che fanno sapere dalla società croata. "Il giocatore - assicurano i responsabili del club - non aveva nessun caso medico in sospeso”. Goran Tunjic, era figlio di un famoso arbitro a Sucuraj, cittadina a circa 450 km da Zagabria, lavorava in un negozio e solo come hobby giocava in quinta divisione.