LONDRA - Ancora Silvio Berlusconi al centro dell'attenzione della stampa internazionale. L'Observer di Londra pubblica un'inchiesta sul "nuovo femminismo" che attraversa l'Italia, attizzato dal comportamento privato e dai commenti pubblici di un premier "sessista", accusato di avere contribuito a creare una "cultura delle veline" nel nostro paese: un'estate di scandali sessuali, afferma il giornale domenicale britannico, "è diventata un boomerang che si rivolta contro di lui", causando un declino della sua popolarità. Il quotidiano spagnolo El Pais dedica invece un'analisi alle indiscrezioni secondo cui si sta già preparando, all'interno del centro-destra, il "dopo-Berlusconi", con il ministro delle Finanze Giulio Tremonti nel ruolo di possibile nuovo leader.
"Una nuova generazione di donne italiane trova voce dopo l'estate degli scandali", titola l'Observer, notando il successo che sta avendo su internet un documentario intitolato "Il corpo delle donne", della regista Lorella Zanardo. Oltre mezzo milione di persone lo hanno guardato online, scrive il giornale londinese, e se ne parla in dibattiti e manifestazioni.
Insieme ad altri segnali, come la raccolta di firme organizzata da alcune accademiche e intellettuali per chiedere alle first-lady di boicottare il summit del G8 svoltosi in Abruzzo a luglio, il clamore suscitato dal documentario è il sintomo, afferma l'Observer, "che dopo un'estate in cui Silvio Berlusconi è stato accusato dalla moglie di 'frequentare minorenni', in cui ha dormito con una escort e organizzato party viziosi nella sua villa in Sardegna, sta verificandosi un ritorno della protesta femminista", che si ripercuoterà "come un boomerang" contro il primo ministro.
L'Observer intervista due note giornaliste italiane per valutare il fenomeno. Miriam Mafai, di "Repubblica", afferma che "l'Italia è un paese sessista, ma meno di vent'anni fa, siamo ancora sulla strada dell'uguaglianza, adesso abbiamo una donna, Mara Carfagna, che è ministro, ma dobbiamo chiederci come è arrivata a quel posto". Maria Laura Rodotà, del Corriere della Sera, dice che le risposte a una sua lettera aperta alle lettrici per lanciare un "nuovo femminismo" hanno superato le aspettative, "è stato come togliere il tappo a una bottiglia".
Ma la protesta non si limita alla sinistra, tradizionale culla del femminismo, nota l'Observer, sottolineando che un articolo che denuncia Berlusconi per avere promosso a incarichi politici varie donne solo perché sono belloe è stato scritto dall'accademica Sofia Ventura e pubblicato dalla think-tank di Gianfranco Fini. Come manifesto di questa campagna anti-Berlusconi e anti-veline, il giornale cita una frase contenuta nel documentario di Lorella Zanardo, in cui Anna Magnani, simbolo di un modo differente di essere donna, diceva alla sua truccatrice che cercava di nasconderle le rughe: "Lasciamele tutte, ho impiegato una vita a guadagnarmele". Commenta la regista Zanardo: "L'Italia di oggi è molto sessista, Berlusconi è un riflesso del paese".
Delle donne italiane e della loro rinnovata propensione a lottare per i propri diritti parla anche il Sunday Times, in un articolo sulla campagna lanciata da alcune giovani donne siciliane contro il "pizzo" imposto agli esercizi pubblici dalla mafia: un movimento in realtà fondato in Sicilia cinque anni fa, chiamato "Addiopizzo", e che sta guadagnando consensi, nonostante i timori di rappresaglie da parte della mafia. Il giornale scrive che tre delle promotrici della campagna, Silvia Pellegrino, Chiara Capri e Lidia Cervillera, "vivono in stato di costante paura", ma vanno avanti, determinate, anche loro, a cambiare l'Italia.
Quanto al servizio di El Pais, l'autorevole quotidiano spagnolo riferisce indiscrezioni e supposizioni sulle grandi manovre nel Partito della libertà per prepararsi a un "dopo-Berlusconi" che molti ormai considerano inevitabile. Il giornale parla di una possibile investitura di Giulio Tremonti, l'attuale responsabile del Tesoro, come nuovo leader. Trai segni del declino di Berlusconi, secondo El Pais, ci sarebbero i contrasti con la Chiesa cattolica e con il suo numero due Fini, la bassa audience registrata nella puntata di "Porta a Porta" in cui il premier ha consegnato le prime case ai terremotati in Abruzzo e difeso le sue posizioni sugli scandali, il calo di 21 punti nei sondaggi. Il giornale spagnolo cita il direttore dell'Ansa, Giulio Anselmi, secondo cui è presto per dire quando potrà avvenire un cambio della guardia al vertice del centro-destra, "ma la fase finale del berlusconismo è cominciata".
Il Guardian: premier rischia per rabbia donne Il Pais: si comincia a preparare il dopo-premier - Politica - Repubblica.it