ACCEDI

Password dimenticata?

×
Seguici su Instagram Feed RSS Seguici su YouTube
Visualizzazione risultati da 1 a 10 su 10

Intervista a Adolf Hitler

  1. #1
    FdT svezzato
    Uomo 37 anni da Taranto
    Iscrizione: 22/3/2007
    Messaggi: 186
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito Intervista a Adolf Hitler

    Ciao ragazzi, girando per la rete ho trovato questa scherzosa intervista nei confronti del mostro del XX secolo, si tratta di uno scambio di battute immaginario in cui Zio Adolfo tira l'acqua al suo mulino e cerca di giustificare le atrocità del nazismo. L'ho trovata irresistibile e ho pensato di postarla cosi solo per farsi due risate...


    Intervista a
    ADOLF HITLER


    Piergiorgio Odifreddi
    Gennaio 2005

    Adolf Hitler nacque in Austria il 20 aprile 1889, e dedicò la sua vita alla realizzazione del piano politico esposto nel 1924 nel Mein Kampf, "La mia battaglia'', scritto in prigione dopo un fallito tentativo di colpo di stato. Il suo regno di terrore potè iniziare legalmente nel 1933, grazie al 44% dei voti del Partito Nazionalsocialista, e all'8 % del Partito Nazionalista (20,5 milioni in tutto), ottenuti alle elezioni: a dimostrazione del paradosso che un dittatore può anche arrivare al potere democraticamente.
    L'espansione del Terzo Reich iniziò nel 1938 con l'annessione dell'Austria, e raggiunse al suo massimo un'estensione da Capo Nord al Sahara, e dalla Normandia al Caspio. La contrazione iniziò nel 1942 con le sconfitte di Stalingrado e di El Alamein, e si concluse il 9 maggio 1945 con l'entrata dei russi a Berlino. Poco prima, il 30 aprile, Hitler si era ucciso con un colpo di pistola nel suo bunker.
    Sessant'anni dopo, mentre nel mondo si sta organizzando un Quarto Reich che va dagli Stati Uniti al Mediterraneo, abbiamo parlato del Terzo col sanguinario vegetariano che l'ha comandato per dodici anni.
    Fürer, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale il suo nome è diventato sinonimo del male. Cosa ne pensa?
    La storia è sempre stata scritta dai vincitori, e il bene è ciò che sta dalla loro parte. Se avessimo vinto noi, sinonimo del male sarebbe diventati i nomi di Churchill o di Roosevelt.
    Non crede che ci siano motivazioni oggettive, oltre alla sconfitta? Stalin la guerra l'ha vinta, eppure anche il suo nome è diventato sinonimo del male.
    Milioni di persone non l'hanno pensata così, su Stalin, prima e dopo la guerra: quanti russi hanno pianto, quando è morto? Temo che lei non sappia molto nè dello stalinismo, nè del nazismo, a parte ciò che le ammanniscono i Ministeri della Propaganda, del suo paese e di quello che lo comanda.
    Ministeri della Propaganda? E quali sarebbero i nostri Goebbels?
    Per parlarle in termini che lei può capire, se il nostro era il totalitarismo inumano del 1984 di Orwell, il vostro è oggi il totalitarismo dal volto umano del Mondo nuovo di Huxley. I suoi Ministeri della Propaganda sono dunque il cinema e la televisione: se vuole trovare i nuovi Goebbels, li cerchi fra gli Spielberg e gli Zeffirelli, o fra i Murdoch e i Berlusconi.
    Cosa voleva insinuare, fra l'altro, con quel "paese che ci comanda''? Che l'Italia sarebbe una colonia degli Stati Uniti?
    E non lo è, forse? Da quando siete stati occupati, nel 1944, non vi siete più liberati. A tutt'oggi ci sono 125 basi e 35.000 truppe statunitensi in Italia: è indipendenza questa? In Germania, poi, stiamo ancora peggio. Quella che voi chiamate liberazione, fu soltanto la sostituzione di un'occupazione militare a un'altra, meno esibita ma non meno effettiva.
    Non vorrà negare, però, che il nazismo si è macchiato di crimini contro l'umanità mai visti prima.
    Ah, sì? E quali?
    Anzitutto, lo sterminio di sei milioni di ebrei.
    Non dica cretinate. Il mio modello per la soluzione del problema ebraico è stato il modo in cui gli Stati Uniti avevano risolto l'analogo problema indiano: un genocidio sistematico e scientifico dei diciotto milioni di nativi che vivevano nell'America del Nord. Quanti indiani rimangono negli Stati Uniti, oggi? Qualche centinaio, mantenuti in riserve come i bisonti. E quanti ebrei rimangono invece, al mondo? Milioni, e hanno addirittura uno stato tutto per loro: il quale, tra l'altro, sta mostrando di aver imparato la nostra lezione sul come trattare le minoranze etniche.
    Lei è proprio un senza Dio!
    Senza il Dio degli ebrei, magari. Ma avevamo il vostro: non è forse stato Elie Wiesel, premio Nobel per la pace nel 1986, a dire che "tutti gli assassini dell'Olocausto erano cristiani, e il sistema nazista non comparve dal nulla, ma ebbe profonde radici in una tradizione inseparabile dal passato dell'Europa cristiana''? Non senza motivo le mie SS portavano scritto Gott mit uns sulla fibbia della cintura.
    La Chiesa non la pensa certo così!
    Ma se, da quando Rolf Hochhuth ha rotto l'incantesimo con Il vicario nel 1963, non si fa che parlare del silenzio di Pio XII nei confronti di quello che voi chiamate Olocausto! E poi, lei non ha certo letto il mio Mein Kampf, che immagino non sia facile da trovare nelle vostre librerie: se l'avesse fatto, ricorderebbe però che il progetto per il trionfo del nazismo era modellato sulla tenace adesione ai dogmi e sulla fanatica intolleranza che hanno caratterizzato il passato della Chiesa cattolica.
    In ogni caso, basterebbe a condannarvi il disprezzo per la vita umana di civili innocenti che avete dimostrato durante la guerra.
    Questa la vada a raccontare agli abitanti di Amburgo e di Dresda, sui quali avete riversato le "tempeste di fuoco'' che ne hanno ucciso un milione. O a quelli di Hiroshima e Nagasaki, trecentomila dei quali sono stati inceneriti da due bombe atomiche: nessuna propaganda può cancellare il fatto che i "cattivi'' nazisti non hanno costruito queste armi di distruzione di massa, mentre i "buoni'' Stati Uniti le hanno non solo costruite, ma usate!
    Almeno, non vorrà negare la sua aberrante politica eugenetica.
    Perchè mai dovrei negarla? Era un mezzo per ottenere la purezza della razza. Ma non capisco cosa ci trovi di aberrante: la mia legge del 1933, per la prevenzione dei difetti ereditari, era esplicitamente basata sul modello statunitense di Harry Laughlin, al quale noi demmo per questo motivo una laurea ad honorem nel 1936 a Heidelberg. Lo sa, lei, che la prima legge per la sterilizzazione di "criminali, idioti, stupratori e imbecilli'' fu promulgata nel 1907 dall'Indiana? Che fu poi imitata da una trentina di stati americani, e dichiarata costituzionale nel 1927 dalla Corta Suprema? Che negli anni '30 furono sterilizzati 60.000 individui negli Stati Uniti, metà dei quali nella sola California? E che negli anni '50, dopo la guerra, furono castrati 50.000 omosessuali?
    Non vorrà dire che gli Stati Uniti, il melting pot, sono un paese razzista!
    Lei è proprio un ingenuo! Secondo lei, contro cosa manifestava Martin Luther King, ancora negli anni '60? E chi scrisse Il passaggio della Grande Razza nel 1916?
    Chi?
    Madison Grant, amico di Theodore Roosevelt. Quando il libro fu tradotto in tedesco, gli mandai una lettera entusiasta, di cui lui fu molto compiaciuto. E a proposito di Roosevelt, non dimentichi che Pierre van der Berghe, studioso della razza, l'ha messo insieme a me e a Hendrik Verwoerd, l'artefice dell'apartheid sudafricano, nella Trinità del Razzismo del Novecento.
    Di questo passo, arriverà a dire che gli Stati Uniti furono anche un paese nazista!
    Gli Stati Uniti non possono aver seguito il nazismo, perchè l'hanno preceduto e ispirato. In fondo, volevamo entrambi una cosa sola: come cantavano le mie SS, Morgen die ganze Welt. Purtroppo il mondo era quasi tutto nelle mani delle potenze coloniali, e bisognava toglierglielo con la forza. Il "male'' di cui ci hanno accusati era tutto qui: voler fare a loro ciò che essi avevano fatto ad altri. Noi abbiamo fallito, ma gli Stati Uniti stanno portando a termine quello che era il nostro vero progetto: il dominio globale (militare, politico ed economico) del pianeta.

    E' questa, dunque, l'eredità del nazismo?
    L'ha già dichiarato Otto Dietrich zur Linde, il giorno prima della sua esecuzione, nell'intervista rilasciata all'argentino Borges, poi pubblicata col titolo Deutsches Requiem: il nazismo era un'ideologia così ben congegnata, che l'unico modo per sconfiggerla era di abbracciarla. Noi volevamo che la violenza dominasse il mondo, e il nostro scopo è stato pienamente raggiunto. Non abbiamo vissuto e non siamo morti invano.


    ____________________________________________









    Nessuno pensi neanche lontanamente che io abbia voluto prendere seriamente queste dichiarazioni, che nascono dalla mente di un autore che ha solo voluto fare dell' ironia e che io ho postato solo perchè l'ho trovata una cosa sfiziosa e non ho saputo resistere alla tentazione di postarla


    A voi i commenti.....

  2. #2
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
    Messaggi: 43,734
    Piaciuto: 2786 volte

    Predefinito

    Senza dubbio molto interessante ed arguta

  3. #3
    Sempre più FdT
    Uomo 56 anni da Firenze
    Iscrizione: 20/6/2008
    Messaggi: 2,500
    Piaciuto: 5 volte

    Predefinito

    direi che "l'intervista" è abbastanza potrebbe essere abbastanza simile ad un ipotetico originale

  4. #4
    Dovahkiin
    Utente cancellato

    Predefinito

    A una prima lettura può apparire simpatica, e dice anche cose vere e interessanti.
    Il problema di fondo è che non fa altro che giustificare i crimini nazisti allargandoli a nazioni e dottrine precedenti, successive e contemporanee.
    Ciò ovviamente è un'accusa fondata e giustificata, ma non è una giustificazione altrettanto valida.

  5. #5
    Vivo su FdT rusticone
    Uomo 39 anni da Taranto
    Iscrizione: 24/4/2006
    Messaggi: 3,539
    Piaciuto: 6 volte

    Predefinito

    Detta così sembra tutta un altra cosa

  6. #6
    Mai più senza FdT lakeofire
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 11/9/2007
    Messaggi: 13,624
    Piaciuto: 66 volte

    Predefinito

    Interessante

  7. #7
    ... SteekHutzee
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
    Messaggi: 16,203
    Piaciuto: 100 volte

    Predefinito

    bel pezzo , ma pensavo meglio

    le risposte di hitler sembrano quelle dei politici di oggi in cui fanno paragoni con gli altri addossandogli altre colpe


    interessante anche l attacco allo stato americano e il dominio globale

  8. #8
    Vivo su FdT rusticone
    Uomo 39 anni da Taranto
    Iscrizione: 24/4/2006
    Messaggi: 3,539
    Piaciuto: 6 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da XanaX Visualizza il messaggio
    bel pezzo , ma pensavo meglio

    le risposte di hitler sembrano quelle dei politici di oggi in cui fanno paragoni con gli altri addossandogli altre colpe


    interessante anche l attacco allo stato americano e il dominio globale
    Infatti è molto attualizzata come "intervista"

  9. #9
    Vivo su FdT luly
    Donna da Estero
    Iscrizione: 6/10/2004
    Messaggi: 4,695
    Piaciuto: 7 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Interessante

  10. #10
    Vivo su FdT rusticone
    Uomo 39 anni da Taranto
    Iscrizione: 24/4/2006
    Messaggi: 3,539
    Piaciuto: 6 volte

    Predefinito

    ragazzi, se qualcun'altro dichiara che è interessante possiamo ricostituire la Gioventù Hitleriana

Discussioni simili

  1. il piccolo hitler cresce
    Da Usher nel forum Notizie politiche ed economiche
    Risposte: 30
    Ultimo messaggio: 15/1/2009, 15:37
  2. perchè Hitler...
    Da Frida4Ever nel forum Argomento libero
    Risposte: 14
    Ultimo messaggio: 2/6/2007, 22:05
  3. hitler
    Da boss182 nel forum Barzellette e testi divertenti
    Risposte: 5
    Ultimo messaggio: 23/3/2006, 23:09
  4. Hitler e la bambola
    Da Eurasia nel forum Attualità e cronaca
    Risposte: 12
    Ultimo messaggio: 29/8/2005, 21:50