Non è tanto la cifra che impressiona (7mila e 200 euro) ma l’interrogativo, che sorge spontaneo: Antonio Di Pietro nel 2002 ha usato i soldi del «suo» partito per pagare i lavori della «sua» abitazione romana? La domanda, più che legittima, viene sollevata alla luce di un documento rimasto al buio per anni e che il Giornale ha rintracciato in originale dopo che a farne specificatamente cenno è stata la monumentale opera sulla carriera di Antonio Di Pietro (Il Tribuno, Castelvecchi editore) scritta dal giornalista Alberico Giostra, da venerdì in libreria.
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La fattura in questione viene emessa il 18 novembre 2002 ed è intestata a Italia dei valori, via Milano 14, Busto Arsizio, Varese. La vecchia sede del partito. Il codice fiscale riportato è proprio quello dell’«associazione» Italia dei Valori (90024590128) ma nella descrizione dell’opera svolta si legge: «Lavori per vostro ordine e conto svolti nella sede sociale di via Merulana 99 Roma, imbiancatura e stuccatura pareti, riparazione idraulica». Sede sociale? In via Merulana 99 - come ha specificato lo stesso Di Pietro - non si trovava alcuna sede sociale dell’Italia dei valori bensì l’appartamento privato di proprietà di Di Pietro e dove il leader dell’Idv viveva e vive tuttora quando si trovava nella capitale. «L’ex pm si era forse pagato i lavori di ristrutturazione coi soldi del partito?», si chiede Giostra. Il documento sembra parlare da solo, non prova automaticamente che Di Pietro ha messo mano alle casse dell’Idv, «ma rende lecito sospettarlo» taglia corto l’autore.
Fonte
Ecco come Il Giornale si preoccupa dei 7000 euro che PRESUMIBILMENTE
Di Pietro ha prelevato dalle casse dell'IdV e di come non dice una sillaba sul fatto che questa cifra sia 1/50 di quello che Rete4 costa giornalmente all'Italia.
Quello che mi fa ridere è che Il Giornale me lo danno gratis quando compro il quotidiano locale