Parlamento, Fini contro Berlusconi "Il premier non irrida le Camere" - Politica - Repubblica.it
E a pochi giori dall'unione.........Fini rimane se stesso, sono contento......
Visualizzazione stampabile
Parlamento, Fini contro Berlusconi "Il premier non irrida le Camere" - Politica - Repubblica.it
E a pochi giori dall'unione.........Fini rimane se stesso, sono contento......
non avrei mai pensato di dirlo, ma ultimamente sto ammirando Fini, al di fuori della sua posizione politica.
Si sono già spiegati.......................................... .....
Fini è una pecora come tutti quelli che circondano il Silvio...
ROMA - Poco lavoro per colpa del governo e la Camera resta con le mani in mano. E non per inerzia dei deputati. Bensì per la mancata possibilità per l'aula di esaminare progetti di legge di iniziativa parlamentare, poiché questi "non possono essere licenziati dalle commissioni per mancanza di copertura finanziaria" spiega il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Definendo la questione "un problema oggettivo". Sottolineando come in questo modo possano di fatto essere esaminati soltanto i decreti governativi. Durante la conferenza dei capigruppo rivolto al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, Fini ribadisce una critica già fatta in passato. Di cui Vito si limita a prendere atto.
Polemiche le opposizioni. "E' la scarsità di proposte da esaminare in Aula - afferma il vicepresidente dell'Udc alla Camera, Michele Vietti - a essere il reale motivo dello stop. Anche se Fini ha motivato la decisione con l'organizzazione dei lavori di montecitorio che prevede una settimana 'bianca' ogni mese da dedicare all'attività politica sul territorio". Nei giorni scorsi era stato il leader, Pier Ferdinando Casini, a denunciare la scarsa produttività legislativa di Montecitorio. "Non si può non notare che la prossima settimana - insiste il vicecapogruppo Udc - il Parlamento non aveva niente da esaminare. Il governo strangola l'iniziativa parlamentare, non solo delle opposizioni, ma anche della maggioranza. L'unica cosa da votare era la ratifica della convenzione sulla protezione degli animali da compagnia. Francamente...".
"Dopo che per tre settimane abbiamo votato solo mozioni e un decreto, questo stop è l'ennesima dimostrazione che le proposte di legge parlamentare oggettivamente non riescono ad approdare in Aula per mancanza di copertura. E' un problema oggettivo che deve sciogliere il governo. Il ministro Vito? Ha ascoltato silenziosamente" commenta Erminio Quartiani del Pd.
L'Idv, invece, punta il dito sulle conseguenze che la decisione avrebbe sui cittadini. "L'Italia va a rotoli, i cittadini non arrivano alla fine del mese e la Camera cosa fa? Chiude i battenti per una settimana, invece di cominciare l'esame della legge di bilancio - attacca Antonio Di Pietro - Noi ci saremo lo stesso e devolveremo in beneficenza alla Caritas, l'equivalente della diaria di tutti i parlamentari del gruppo per le settimane di lavoro che andranno perse".
La Camera tornerà al lavoro dal 9 novembre con l'esame della legge quadro in materia di contabilità e finanza pubblica.
"No a Tremonti vicepremier". "Nessuno discuteva la primazia del ministro dell'Economia, ma si era creato un corto circuito su questo punto. Ho detto a Berlusconi che non c'era nessuna ragione perché Tremonti diventasse vice presidente del Consiglio" Fini, conversando con Bruno Vespa per il suo libro "Donne di cuori", torna così sulla polemica aperta intorno al ruolo nell'Esecutivo del ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Un duro contrasto tra il ministro e il premier che si è concluso con una sorta di armistizio e con la creazione di un comitato economico del Pdl. "La soluzione trovata - continua il presidente della Camera - mi pare del tutto soddisfacente: un organismo collegiale presieduto da Tremonti verificherà come coniugare rigore e sviluppo. L'investitura data da Berlusconi ai tre coordinatori dimostra che il partito è il luogo in cui si prendono le decisioni. Il primo a trarne vantaggio sarà proprio Berlusconi".
Fonte: Repubblica
-------------------------------
Niente da dire, sono d'accordo con Fini su quasi tutta la linea. Effettivamente la Camera non è altro che un parassita dello Stato, e noi andiamo avanti a forza di DL non discussi da nessuno di quelli che paghiamo apposta per discuterne.
ha ragione grillo: il parlamento ormai non c'è piu!!:lol:
non lo so.. io di ste robe non ci capisco molto.. però se ci sono due camere credo sia perchè prima di mettere in vigore una legge bsogna pensarci non una non due ma trecento volte.. e non è sempre un male.. anzi.. dovrebbe limitare le stupidaggini.. non so.. ragiono da profano
è che io non so con esattezza nemmeno che differenza c'è tra un decreto legge e una legge ordinaria :087:
Per fartela breve una legge ordinaria è la legge come la conosciamo tutti, esaminata e votata dalle due camere e tutto.
Il DL invece è un provvedimento provvisorio che ha forza di legge, che dovrebbe essere usato solo in casi di emergenza e straordinariamente.
Dopo un tot di tempo esso dovrebbe comunque essere valutato dalle due camere e, nel caso, abrogato.
Tuttavia nel nostro italico sistema i DL (che, concettualmente, son cosa buona e giusta) vengono sfruttati per dare rapidamente forza di legge a norme scavalcando di fatto le camere, che dopo si trovano costrette ad avallare quasi sempre la norma in questione.
e ne sono stati fatti tanti di sti dl?
...ma quindi in pratica c'hanno na settimanina de vacanza?
se sono senza far nulla per una settimana,potrebbero armarsi di bastone chiodato,guanti e sacchi e andare a ripulire un po' Roma:045:
Di fatto però un Governo può usare quando vuole questi DL, ma il Parlamento deve comunque votarlo.Quote:
Originariamente inviata da Costituzione
Art. 77
Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.
Quando, in casi straordinari di necessità e d'urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.
I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti
Ma guarda che dopo i 60 giorni di consulta la nuova norma viene abrogata in 6 mesi... Sai cosa significa abortire tutto il processo legislativo e di adeguamento societario? E' preferibile evitare.
Ciò che è sbagliato a prescindere, però, è l'utilizzo di DL per ogni cavolo!
Inizialmente eano previsti solo per l'uso in tempi di guerra, pensa te!
Ma quello che vorrei veramente sapere è come si fa a stabilire se una norma è prioritaria o meno?
Cioè su alcune cose penso non si possa discutere (mettiamo un ddl per la caccia) dove non vedo tutta sta urgenza, mentre per altre cose (soprattutto di carattere economico visto la crisi) pensate ci voglia un intervento celere o meno? L'urgenza è giustificata?
Il premier è stufo «Per me Fini è fuori dal Pdl»
di Federica Fantozzitutti gli articoli dell'autore http://www.unita.it/img/upload/image...incazzato1.jpgÈ un momento difficilissimo in cui vengo attaccato a tutto campo: dai pentiti alle minorenni. Mi aspettavo una difesa totale dagli amici, e invece Gianfranco neppure replica quando mi danno dell’imperatore...». Chi ha avuto occasione di parlare con Silvio Berlusconi, ieri, racconta di un uomo amareggiato ed esasperato, ma anche politicamente lucido e pronto alla resa dei conti con l’alleato più spinoso, tentato dal’idea di convocare un consiglio nazionale del partito in modo da verificare ad ampio raggio la volontà degli elettori: «Ora basta. Bisogna far capire che Fini non rappresenta più il PdL, che ormai è lontano dal nostro mondo». Appena saputo del fuorionda in cui il presidente della Camera si lasciava andare a giudizi su di lui parlando a microfoni spenti con un magistrato, il premier è uscito dai gangheri:x. Da Milano, si è attaccato al telefono con tutti i suoi: Cicchitto, Quagliariello, Bondi (spedito di corsa a Ballarò ), Gasparri. Ha espresso, per l’ennesima volta, «tristezza» per l’«irriconoscenza» dell’ex leader di An: «Gli ho sempre voluto bene, e lui no» si è lamentato. All’ira del Cavaliere ha contribuito non poco il fatto che il procuratore pescarese con cui Fini conversava in via confidenziale, Nicola Trifuoggi, si è occupato delle indagini sull’ex coordinatore forzista in Abruzzo Sabatino Aracu e sullo stesso Cicchitto nell’ambito della cosiddetta «sanitopoli abruzzese». Al di là dello sfogo, però, Berlusconi ha fatto partire l’assalto all’”ex amico”.
Una riunione dei vertici del PdL - La Russa, Verdini, Cicchitto, Gasparri - è stata convocata in fretta e furia a via dell’Umiltà con l’obiettivo di pretendere un «chiarimento». Ma il senso dello scarno comunicato uscito dal summit è chiarissimo: laddove si dice che il partito «si è espresso all’unanimità sull’uso politico della giustizia e dei pentiti» e sul tentativo di ribaltare il risultato elettorale, e che tocca a Fini confermarsi d’accordo con la linea del PdL di cui è co-fondatore, la manovra si rivela spingere “Gianfranco l’eterodosso” ai margini - se non oltre - della sua creatura politica. Con le cautele del caso perché Berlusconi sa che il ritorno al voto è improponibile e deve portare a casa la riforma della giustizia. Niente strappi, dunque, che pregiudichino la fine naturale della legislatura o il cammino delle riforme care a Bossi. In quel perimetro, però, la guerra è totale. E il fuoco coinvolge i finiani, che minacciano di mettersi di traverso in Parlamento. L’ordine di scuderia impartito dal presidente del Consiglio sarebbe quello di rimettere in riga i riottosi o metterne in discussione la coerenza con la linea del partito. Tra le ipotesi, quella di una presa di posizione dei deputati PdL che non si sentano più rappresentati da Italo Bocchino come vicecapogruppo. Allo stesso modo, si potrebbe agire nei confronti di Carmelo Briguglio, membro del Copasir, e di Fabio Granata, componente dell’Antimafia. Insomma, con l’ennesimo incidente diplomatico Berlusconi ha esaurito la pazienza. E vuole far capire a Fini e alla sua falange che la campana della delegittimazione interna sta cominciando a suonare per loro.
Fini sta solamente andando contro i comportamenti dittatoriali e stupidi di Berlusconi e dovrebbe farlo ogni persona con due dita di cervello.
che poi il pdl sia un ammasso di persone senza spina dorsale dediti a leccare il culo e fare quando dice il loro dio in terra senza neanche pensarci, questo si sapeva già :D
fuori dal Pdl? ok, fatti loro, se li sbrighino cm vogliono
l'importante è ke nn entri nel Pd ke è già conciato male di suo
Fini ha detto cosa pensava, dimostrando di aver un cervello suo
quelli del Pdl sembrano come i Borg dell'universo di Star Trek... tutti interconnessi con il cervello del loro dio in terra... bella merda
A me invece sembra solo che Fini si sia rotto di stare all'ombra di Berlusconi, mah...sarà solo un ingrato o un intraprendente? vedremo...:roll:
Vabbe' se sei Presidente della Camera non puoi permetterti di stare all'ombra di Berlusconi.
Sembra uno di quei comportamente bambineschi...
"Uffa il gioco è mio! E decido io! Se non ti sta bbene vattene via!"
Sed sei un nerdone :lol: