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Giustissimo ricordare, ma da otto anni da questa parte non sento altro che di ebrei, del dovere di non dimenticare, degli orrori di Hitler, della disperazione etc.
Però mi sembra un po un strano preoccuparsi per i morti del passato, dire che certe cose non devono più accadere, quando poi ogni giorno avvengono altre stragi, anche se in misura minore...
Non sono contraria a 2 ore di video sugli ebrei e un minuto di silenzio all'anno, ma ogni tanto sarebbe bello anche ricordare chi è ancora vivo, anche se non per molto..
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La poesia "Se questo è un uomo" l'ho sempre trovata pessima :roll:
L'ultima terzina vendicativa è davvero fuori luogo :P
Poi penso anche, discorso molto più ampio, che certe commemorazioni se sono imposte dall'alto perdono efficacia, la gente se ne stufa, e diventa un'immensa fiera dell'ipocrisia: tutti a fare la faccia contrita quando non gliene fotte una verga secca. Credo che così si offenda la memoria dei morti, e che sia meglio che solo quelli che ci tengono veramente li ricordino, in privato e con tutto il cuore.
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Originariamente inviata da
Lucien
La poesia "Se questo è un uomo" l'ho sempre trovata pessima :roll:
L'ultima terzina vendicativa è davvero fuori luogo :P
Poi penso anche, discorso molto più ampio, che certe commemorazioni se sono imposte dall'alto perdono efficacia, la gente se ne stufa, e diventa un'immensa fiera dell'ipocrisia: tutti a fare la faccia contrita quando non gliene fotte una verga secca. Credo che così si offenda la memoria dei morti, e che sia meglio che solo quelli che ci tengono veramente li ricordino, in privato e con tutto il cuore.
E' invece sempre meglio che, per amore o per forza, si ricordi.....ricordi di questo genere devono rimanere vivi ad ogni costo
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Originariamente inviata da
Wolverine
E' invece sempre meglio che, per amore o per forza, si ricordi.....ricordi di questo genere devono rimanere vivi ad ogni costo
Così però cessa di essere un vero ricordo per diventare un perbenismo imposto dall'alto, di cui la gente per ripicca se ne frega bellamente. Certi ricordi è bene lasciarli nascere spontaneamente nella coscienza di ciascuno, sennò questa "memoria" diviene inconsciamente una di quelle noiose imposizioni vuote di senso. Insulta sia la memoria dei morti che l'intelligenza dei vivi, perché oggi è come se mi si comandasse di pensare a quel che è successo, e gli altri giorni posso tornare alla crapula di sempre. Io vorrei ricordarmene in sei milioni di istanti diversi sparsi per tutta la mia vita, e vorrei che lo stesso accadesse spontaneamente a chiunque abbia visto una testimonianza toccante di quanto successo, e non sentirmelo ricordare una volta l'anno sempre lo stesso giorno come le feste comandate da parole sempre uguali di falsa contrizione dette da qualche politicante costretto a dire ciò in virtù dei suoi obblighi istituzionali.
Altro discorso: si dà sempre addosso alle barbarie nazifasciste, come a ricordare che questo orrore è stato possibile in quelle precise circostanze, perché in quegli anni c'erano i tedeschi pazzi cattivi e gli italiani smidollati: questo è un modo per sentirsi con la coscienza a posto, per esorcizzare la mostruosità confinandola allo specifico ed al passato; vorrei pertanto sentir dare addosso, una volta buona, alle barbarie umane, perché le follie che hanno portato alla Shoah non erano una creazione originale del nazismo: sono follie che erano state esasperate dalla perversa maieutica hitleriana, ma che in fondo albergano in ogni uomo, ancora e sempre. Il vero senso di questo giorno per me non dovrebbe essere tanto il ricordare quello specifico sterminio -anche perché così facciamo torto a tutte le altre vittime dell'imbecillità umana che dimentichiamo di citare- quanto il riprendere coscienza del fatto che bestialità simili sono ancora possibili, che fra di noi, se non in ognuno di noi, si nasconde un potenziale carnefice senza pensiero e volontà. Questo viene accennato, quando si dice "perché tutto questo non si ripeta": ma non ci si calca abbastanza la mano, per non offendere coscienze sensibili.
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Originariamente inviata da
Lucien
La poesia "Se questo è un uomo" l'ho sempre trovata pessima :roll:
L'ultima terzina vendicativa è davvero fuori luogo :P
Poi penso anche, discorso molto più ampio, che certe commemorazioni se sono imposte dall'alto perdono efficacia, la gente se ne stufa, e diventa un'immensa fiera dell'ipocrisia: tutti a fare la faccia contrita quando non gliene fotte una verga secca. Credo che così si offenda la memoria dei morti, e che sia meglio che solo quelli che ci tengono veramente li ricordino, in privato e con tutto il cuore.
ma guarda io "celebro" questo giorno sicuramente non perchè ho ascoltato il discorso scritto chissà da chi che ha letto il presidente della repubblica (che resuscita in questi momenti), ma lo celebro solo perchè ci credo veramente.....l'ipocrisia c'è è vero, ma in altre persone, quelle che fanno questi discorsi.
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Originariamente inviata da
paky92
Ripeto in questa discussione si interviene solo ed esclusivamente per ricordare le vittime della shoah e non per verificare se è giusto o no ricordarle......se vuoi lo discuti in un'altra discussione, non qui.
:evil:
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Shoah: Portavoce iraniano, “È una grande menzogna”
27 gennaio 2009 alle 15:34 — Fonte: repubblica.it Nuova provocazione dell’Iran nel Giorno della memoria.
Un portavoce del governo della repubblica islamica ha affermato che la Shoah è “una grande menzogna” messa in giro per giustificare la creazione di Israele. “L’Olocausto è un concetto che deriva da una grande menzogna usata per piazzare un regime senza radici nel cuore del mondo islamico”, ha affermato Gholam Hossein Elham nel corso di una conferenza su Gaza svoltasi a Qom. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, che ha auspicato la cancellazione di Israele dalle carte geografiche, a fine 2005 aveva definito l’Olocausto “un mito” e nel 2006 aveva organizzato una conferenza a Teheran di negazionisti e revisionisti.
:078:
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Originariamente inviata da
Wittman
Shoah: Portavoce iraniano, “È una grande menzogna”
27 gennaio 2009 alle 15:34 — Fonte:
repubblica.it Nuova provocazione dell’Iran nel Giorno della memoria.
Un portavoce del governo della repubblica islamica ha affermato che la Shoah è “una grande menzogna” messa in giro per giustificare la creazione di Israele. “L’Olocausto è un concetto che deriva da una grande menzogna usata per piazzare un regime senza radici nel cuore del mondo islamico”, ha affermato Gholam Hossein Elham nel corso di una conferenza su Gaza svoltasi a Qom. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, che ha auspicato la cancellazione di Israele dalle carte geografiche, a fine 2005 aveva definito l’Olocausto “un mito” e nel 2006 aveva organizzato una conferenza a Teheran di negazionisti e revisionisti.
:078:
Ma vaffanculo al portavolce iraniano, va :lol::lol::lol:
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Potrebbe riferirsi all'interpretazione religiosa di olocausto, cioé che tale sterminio attraverso il fuoco sia da intendersi come un sacrificio fatto a Dio il quale poi ha ricompensato con la Terra Promessa.
Che poi è la motivazione per la quale gli israeliani di invasata religione ebraica si sentono in diritto di compiere qualsivoglia strage per difendere la Terra che Dio gli ha assegnato.
Ad avvalorare tale ipotesi il fatto che il portavoce parli di "concetto":
L’Olocausto è un concetto che deriva da una grande menzogna
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Potrebbe riferirsi all'interpretazione religiosa di olocausto, cioé che tale sterminio attraverso il fuoco sia da intendersi come un sacrificio fatto a Dio il quale poi ha ricompensato con la Terra Promessa.
Che poi è la motivazione per la quale gli israeliani di invasata religione ebraica si sentono in diritto di compiere qualsivoglia strage per difendere la Terra che Dio gli ha assegnato.
Sai anche il motivo per il quale da millenni il resto del mondo si sente autorizzato a compiere qualsivoglia strage per distruggere gli ebrei?