LAMPEDUSA (AGRIGENTO) - A sorpresa stamattina, alle 10, tutti i 1.300 migranti ospiti del Cpa di Lampedusa si sono allontanati in massa dal centro forzando i cancelli d'ingresso e riuscendo ad aggirare i controlli delle forze dell'ordine. Stanno ora rientrando lentamente, a gruppi, accompagnati dagli abitanti dell'isola.
Per il Viminale "non c'é stata alcuna fuga" in quanto i Centri di prima accoglienza (Cpa) -come quello di Lampedusa- non prevedono l'obbligo di permanenza. Proprio per questo motivo, le forze dell'ordine si sarebbero limitate a controllare la situazione senza intervenire. Lo stesso premier, in giro elettorale in Sardegna, ha assicurato che "la situazione è sotto controllo" e tranquillizzato i cittadini. "Saranno compensati -ha detto- per i sacrifici che stanno affrontando: "la situazione è sotto controllo e martedì Maroni incontrerà a Tunisi il ministro dell'Interno tunisino e il presidente Ben Alì per stabilire le modalità di rientro dei 1.200 tunisini".
Chiuso per sicurezza l'aeroporto dell'isola, per timore che i migranti possano occupare la pista. Gli immigrati subito dopo l'allontanamento dal centro si sono diretti in corteo verso la piazza del municipio gridando 'liberta', aiutatecì. Non sono stati bloccati dalla polizia che li ha invece affiancati lungo tutto il percorso che hanno fatto di corsa. L'arrivo in paese tra gli applausi della gente. In piazza hanno chiesto di poter lasciare il centro ed essere trasferiti nel cpt di Brindisi e di poter raggiungere le loro famiglie, molte delle quali sono in Francia, Germania e nel nord Italia. Sul un palco che era già allestito in piazza a dare il benvenuto agli extracomunitari c'era l'ex sindaco Totò Martello, leader del comitato che si oppone alla realizzazione di un Centro di identificazione ed espulsione nell'Isola.
ANSA.it - LAMPEDUSA, VIA IN MASSA DAL CPA. CAOS SULL'ISOLA