Quasi un miliardo di persone nel mondo soffre la fame
Sessanta anni fa la Dichiarazione Universale dei diritti umani. Approvata il 10 dicembre del 1948 a Parigi da parte dei rappresentanti dei 51 Paesi allora aderenti all'Onu.
Sessanta anni dopo, quasi un miliardo di persone nel mondo soffre la fame, secondo un rapporto della Fao, e in tutto il mondo si segnalano violazioni gravi del testo. Secondo una ricerca commissionata dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, solo il 9% dei ragazzi e delle ragazze tra i 18 e i 34 anni ha letto il suo testo integralmente; e addirittura il 50% dei giovani non ne ha mai neanche sentito parlare.
I principi
Dal primo articolo che stabilisce l'uguaglianza e la libertà di tutti gli esseri umani, al trentesimo che sancisce il carattere inalienabile dei diritti, vengono enumerati una serie di principi comuni posti a fondamento della dignità umana. Il diritto alla vita, al giusto processo, alla privacy, all'asilo, alla proprietà, all'istruzione, e poi, la libertà di pensiero e di espressione e la condanna della tortura e della schiavitù.
Le iniziative
Per ricordare i 60 anni di vita della Dichiarazione, sono stati organizzati diversi eventi in tutto il mondo. In Italia 159 città sono coinvolte in iniziative mirate a conoscere e rispettare la carta, promosse da 'La tavola per la pace', la rete che riunisce enti locali e associazioni impegnate per la tutela dei diritti umani, e da Flavio Lotti, coordinatore del Comitato nazionale per il 60/mo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani. Lettura integrale del testo, concerti, ma anche un sit in davanti alla direzione generale della Rai per ricordare alla televisione pubblica il suo ruolo nella diffusione dei valori della democrazia attraverso la corretta informazione.
Napolitano: si impone un rinnovato impegno per garantire la tutela
C'è ancora un "profondo divario" tra l'enunciazione dei diritti dell'uomo e "il loro effettivo esercizio". In occasione del 60esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottolinea che "la doverosa constatazione dell'insufficienza degli sforzi sinora compiuti impone un rinnovato e più forte impegno da parte delle istituzioni, delle associazioni e dei singoli per prevenire ogni ingiustificata violazione dei diritti e garantirne la loro tutela".