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Originariamente inviata da
lower
Scusa, ma... Qual è un economia non improntata sul consumo?
Un conto è consumare secondo le proprie possibilità, un conto è dire che nn bisogna consumare affatto
lo so che questo tipo di società non esiste, ma possiamo provare a crearla:)e comunque non dico di non consumare niente, sarebbe anche impossibile, non dobbiamo però basare l'economia sul consumo
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Originariamente inviata da
lower
Quindi la tua soluzione sarebbe?
Come si fa a imprigionare il mercato?
O impediamo alla gente di comprare (che mi pare impossibile), opure le persone conttinueranno a comprare secondo le loro disponibilità.
"Imprigionare il mercato" l'ho detto in antitesi al "libero mercato" che ci ha portato a tanto...
Ti faccio un esempietto pratico.
Supponiamo che io sia un imprenditore che produce e commercia acqua minerale. Tra l'opportunità di commercializzare la mia acqua in bottiglie di plastica e in bottiglie di vetro, scelgo la prima, perché ho fatto i conti che PER ME comporta un guadagno maggiore. Non mi devo così sobbarcare i costi della raccolta dei vuoti, la loro disinfettazione, il maggior peso, etc... per contro avrò un piccolo costo in più per l'acquisto delle bottiglie di plastica, ma a conti fatti ci guadagno.
'Ste bottiglie di plastica portano però una serie di inconvenienti notevoli alla comunità. Una grande spesa allo stato per il loro smaltimento, un aumento dell'inquinamento, etc.
Ma a me, imprenditore del libero mercato, che me ne frega????
Ecco quindi che in un mercato NON LIBERO si potrebbe imporre a tale imprenditore di utilizzare le bottiglie di vetro.
Quindi non si tratta di non consumare o non produrre più, ma di farlo con dei criteri diversi da quello della maggior convenienza economica del produttore.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
"Imprigionare il mercato" l'ho detto in antitesi al "libero mercato" che ci ha portato a tanto...
Ti faccio un esempietto pratico.
Supponiamo che io sia un imprenditore che produce e commercia acqua minerale. Tra l'opportunità di commercializzare la mia acqua in bottiglie di plastica e in bottiglie di vetro, scelgo la prima, perché ho fatto i conti che PER ME comporta un guadagno maggiore. Non mi devo così sobbarcare i costi della raccolta dei vuoti, la loro disinfettazione, il maggior peso, etc... per contro avrò un piccolo costo in più per l'acquisto delle bottiglie di plastica, ma a conti fatti ci guadagno.
'Ste bottiglie di plastica portano però una serie di inconvenienti notevoli alla comunità. Una grande spesa allo stato per il loro smaltimento, un aumento dell'inquinamento, etc.
Ma a me, imprenditore del libero mercato, che me ne frega????
Ecco quindi che in un mercato NON LIBERO si potrebbe imporre a tale imprenditore di utilizzare le bottiglie di vetro.
Quindi non si tratta di non consumare o non produrre più, ma di farlo con dei criteri diversi da quello della maggior convenienza economica del produttore.
Ho quasi paura di rispondere ad Abel che ne sa a pacchi e probabilmente mi smonterà in 2 secondi, dato che le mie conoscenze economiche derivano da un corso di microeconomia in una facoltà di legge, ma sono anche i consumatori che fanno la scelta.
Prima ancora dei produttori, sono i consumatori a fregarsene delle "menate" sull'impatto ambientale. Chiunque, seguendo l'esempio che hai fatto tu, se su uno scaffale vedesse una bottiglia d'acqua di plastica e una di vetro (immaginati se ne devi porate a casa 6 litri) sceglierebbe di sicuro quella di plastica.
Se vietassimo le bottiglie di plastica non oso immaginare le proteste dei produttori, in primis, ma anche della vecchietta che va a fare la spesa e deve portarsi a casa 4 quintali di acqua e vetro.
Se c'è crisi, è ovvio che il consumatore reagirà per tutelare il suo interesse personale, come anche il produttore. Nei mercati liberi c'è sempre stato questo sali e scendi, è patologico.
Ma siceramente penso che l'intervento dello Stato in un sistema economico darebbe risultati ancora peggiori, è un sistema vecchio, superato che ha già dato i suoi bei problemi.
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Originariamente inviata da
a kAtY-giRL
Ho quasi paura di rispondere ad Abel che ne sa a pacchi e probabilmente mi smonterà in 2 secondi, dato che le mie conoscenze economiche derivano da un corso di microeconomia in una facoltà di legge, ma sono anche i consumatori che fanno la scelta.
Prima ancora dei produttori, sono i consumatori a fregarsene delle "menate" sull'impatto ambientale. Chiunque, seguendo l'esempio che hai fatto tu, se su uno scaffale vedesse una bottiglia d'acqua di plastica e una di vetro (immaginati se ne devi porate a casa 6 litri) sceglierebbe di sicuro quella di plastica.
Se vietassimo le bottiglie di plastica non oso immaginare le proteste dei produttori, in primis, ma anche della vecchietta che va a fare la spesa e deve portarsi a casa 4 quintali di acqua e vetro.
Se c'è crisi, è ovvio che il consumatore reagirà per tutelare il suo interesse personale, come anche il produttore. Nei mercati liberi c'è sempre stato questo sali e scendi, è patologico.
Ma siceramente penso che l'intervento dello Stato in un sistema economico darebbe risultati ancora peggiori, è un sistema vecchio, superato che ha già dato i suoi bei problemi.
Ti rassicuro confessandoti che di economia ne so ben poco.
Hai ragione, e anche il consumatore alla fine il più delle volte se ne frega e preferisce l'acqua più comoda da portarsi a casa (e probabilmente meno cara).
Io dico che è l'intero sistema che va rivisto, consumatori compresi.
Un tempo l'acuqa te la portava a casa il garzone del distributore: forse veniva a costare un po' di più (è da vedersi, ci sono delle acque oggi che rasentano il costo di un vino modesto... :lol:), ma intanto c'era un posto di lavoro in più e tanta plastica di meno...
Recessione mi auguro che significhi anche questo, darsi una regolata un po' tutti quanti! :)
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Produci consuma crepa
sbattiti fatti crepa
produci consuma crepa
crepa
crepa crepa crepa crepa
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Quote:
Originariamente inviata da
Abel Balbo
Ti rassicuro confessandoti che di economia ne so ben poco.
Hai ragione, e anche il consumatore alla fine il più delle volte se ne frega e preferisce l'acqua più comoda da portarsi a casa (e probabilmente meno cara).
Io dico che è l'intero sistema che va rivisto, consumatori compresi.
Un tempo l'acuqa te la portava a casa il garzone del distributore: forse veniva a costare un po' di più (è da vedersi, ci sono delle acque oggi che rasentano il costo di un vino modesto... :lol:), ma intanto c'era un posto di lavoro in più e tanta plastica di meno...
Recessione mi auguro che significhi anche questo, darsi una regolata un po' tutti quanti! :)
da me le portano ancora in vetro, a casa.. ma abbiamo smesso di prenderle perchè 6 bottiglie costavano tipo 3 euro, in plastica le trovo a 20 cent tutte e 6.. c'era poca scelta, mi pare gaverina, ferrarelle e un'altra, magari anche per quello, boh.
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Originariamente inviata da
BRutto_Gay
Produci consuma crepa
sbattiti fatti crepa
produci consuma crepa
crepa
crepa crepa crepa crepa
cccp :050:
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Originariamente inviata da
obo
cccp :050:
stai consumando?
XD
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
"
Ecco quindi che in un mercato NON LIBERO si potrebbe imporre a tale imprenditore di utilizzare le bottiglie di vetro.
Perfetto, così guadagna molto meno ed è costretto a chiudere o a licenziare.
Bellissima idea, guarda :lol::lol:
A te il crollo dell'Unione Sovietica e di tutti i Paesi ad economia dirigista non ti ha insegnato niente, eh?:lol::lol:
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
"Imprigionare il mercato" l'ho detto in antitesi al "libero mercato" che ci ha portato a tanto...
Ti faccio un esempietto pratico.
Supponiamo che io sia un imprenditore che produce e commercia acqua minerale. Tra l'opportunità di commercializzare la mia acqua in bottiglie di plastica e in bottiglie di vetro, scelgo la prima, perché ho fatto i conti che PER ME comporta un guadagno maggiore. Non mi devo così sobbarcare i costi della raccolta dei vuoti, la loro disinfettazione, il maggior peso, etc... per contro avrò un piccolo costo in più per l'acquisto delle bottiglie di plastica, ma a conti fatti ci guadagno.
'Ste bottiglie di plastica portano però una serie di inconvenienti notevoli alla comunità. Una grande spesa allo stato per il loro smaltimento, un aumento dell'inquinamento, etc.
Ma a me, imprenditore del libero mercato, che me ne frega????
Ecco quindi che in un mercato NON LIBERO si potrebbe imporre a tale imprenditore di utilizzare le bottiglie di vetro.
Quindi non si tratta di non consumare o non produrre più, ma di farlo con dei criteri diversi da quello della maggior convenienza economica del produttore.
e quello che non è disposto a pagare il triplo una cassa d'acqua perchè è in vetro?
Nessuno impone a un consumatore di acquistare bottiglie di plastica o di vetro.
E' il costo che ci incide...
E se magari imparassimo a riciclare, la plastica sarebbe una grossa fonte di ricchezza.
ma siamo un po' OT :D