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Abel, Abel, tu mi fai arrossire, con questi complimentoni ..
Grazie!
... è che cerco di trarre il meglio di me dal peggio che mi circonda, mettendoci il massimo di ironia per non farmi travolgere dal pessimismo, che poi il nostro amato presidente piange
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Originariamente inviata da
drkheart
E il vostro decantato mercato libero? Si compra da quelli che fanno prezzi più convenienti, stop. Quindi il sistema crolla e lo si rinnova.
A dir la verità c'è il rapporto qualità prezzo e non solo il prezzo a far la differenza.
Comunque seguendo l'andamento della crisi, anche il costo dei prodotti delle imprese si abbasserà => i prezzi si avvicineranno sempre più alla concorrenza.
Comunque Berlusconi ha detto giusto, non può certo dire che è un periodo di crisi nera, quindi sparatevi o chiudetevi in casa.
Sennò è logico che le imprese non si risolleveranno mai.
P.S mercato libero è una cosa, la concorrenza dei cinesi un'altra <.<
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Io credo invece che i mutui sub-prime siano stati la casellina del domino che ha fatto poi cadere tutte le altre, che comunque esistevano.
In borsa succede così sempre quando c'è una crisi, basta un motivo qualsiasi per far crollare tutto; così come quando c'è un periodo di borsa positivo (credo che si chiami "toro") qualsiasi notizia è valida per farla crescere anzi lo stesso avvenimento può essere foriero di una crescita o un ribasso a seconda delle condizioni al contorno (periodo toro o periodo non mi ricordo quale altro animale...).
Riguardo ai consumi e al loro andamento, è un dato di fatto che se i consumi si appiattiscono, pur aumentando, già si parla di crisi. E' un sistema che non può sopravvivere senza consumi (e conseguente produzione) aggiuntivi. E' un sistema bacato, quindi, non c'è dubbio. Il sistema economico liberale è questo, si basa sul libero mercato: invece io credo che una soluzione, o parte della soluzione, possa essere prorpio nell'imprigionarlo questo mercato. Una sorta di rassegnazione all'involuzione commerciale. Mica si muore. Si consuma solo di meno.
Quindi la tua soluzione sarebbe?
Come si fa a imprigionare il mercato?
O impediamo alla gente di comprare (che mi pare impossibile), opure le persone conttinueranno a comprare secondo le loro disponibilità.
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Originariamente inviata da
lower
A dir la verità c'è il rapporto qualità prezzo e non solo il prezzo a far la differenza.
Comunque seguendo l'andamento della crisi, anche il costo dei prodotti delle imprese si abbasserà => i prezzi si avvicineranno sempre più alla concorrenza.
Comunque Berlusconi ha detto giusto, non può certo dire che è un periodo di crisi nera, quindi sparatevi o chiudetevi in casa.
Sennò è logico che le imprese non si risolleveranno mai.
P.S mercato libero è una cosa, la concorrenza dei cinesi un'altra <.<
Sempre sta storia della qualità... Intanto con la crisi chi vende a prezzi minori vende di più, e qualità o no vende sempre di più.
Eh poi no, non è mica un periodo di crisi nera! Comprate qualsiasi cazzata italiana e date soldi allo Stato! A questo punto famo na colletta e abbiamo risolto.
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Originariamente inviata da
drkheart
Sempre sta storia della qualità... Intanto con la crisi chi vende a prezzi minori vende di più, e qualità o no vende sempre di più.
Eh poi no, non è mica un periodo di crisi nera! Comprate qualsiasi cazzata italiana e date soldi allo Stato! A questo punto famo na colletta e abbiamo risolto.
Non è quello il senso.
Berlusconi come capo dello stato doveva dare una direttiva che poteva essere o non comprate o comprate.
Ora possiamo discutere sui modi in cui l'ha detto (visto che la parola "ottimismo" di fronte alla crisi non suona bene), ma il concetto di base è giusto.
Se si ferma l'acquisto, ovvio che i licenziamenti avverranno a velocità ancora maggiore.
Se invece chi può spendere, spende, riusciremo forse ad ammortizzare la crisi.
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Originariamente inviata da
lower
Non è quello il senso.
Berlusconi come capo dello stato doveva dare una direttiva che poteva essere o non comprate o comprate.
Ora possiamo discutere sui modi in cui l'ha detto (visto che la parola "ottimismo" di fronte alla crisi non suona bene), ma il concetto di base è giusto.
Se si ferma l'acquisto, ovvio che i licenziamenti avverranno a velocità ancora maggiore.
Se invece chi può spendere, spende, riusciremo forse ad ammortizzare la crisi.
Ma che senso ha? Lo Stato deve uscirne con le proprie forze, non chiedere ai cittadini di usare i propri fondi privati per aiutare l'economia -.- Ma scherziamo?
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Originariamente inviata da
lower
Non è quello il senso.
Berlusconi come capo dello stato doveva dare una direttiva che poteva essere o non comprate o comprate.
Ora possiamo discutere sui modi in cui l'ha detto (visto che la parola "ottimismo" di fronte alla crisi non suona bene), ma il concetto di base è giusto.
Se si ferma l'acquisto, ovvio che i licenziamenti avverranno a velocità ancora maggiore.
Se invece chi può spendere, spende, riusciremo forse ad ammortizzare la crisi.
il fatto è che quando si compra qualcosa, nella maggior parte dei casi lavorano ditte indiane, o moldave, o cinesi, ecc. e non italiane; ma la cosa ancor piu importante è che un sistema economico basato unicamente sul consumo, è un sistema che non va bene, dovremmo forse tornare ad una economia piu sobria
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Originariamente inviata da
toscanissimo
il fatto è che quando si compra qualcosa, nella maggior parte dei casi lavorano ditte indiane, o moldave, o cinesi, ecc. e non italiane; ma la cosa ancor piu importante è che un sistema economico basato unicamente sul consumo, è un sistema che non va bene, dovremmo forse tornare ad una economia piu sobria
Scusa, ma... Qual è un economia non improntata sul consumo?
Un conto è consumare secondo le proprie possibilità, un conto è dire che nn bisogna consumare affatto
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Originariamente inviata da
lower
Scusa, ma... Qual è un economia non improntata sul consumo?
Un conto è consumare secondo le proprie possibilità, un conto è dire che nn bisogna consumare affatto
Mai letto un post di Abel in questa e altre discussioni, eh?