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Domande:
Perché una ragazza che si vuole "arricchire" prostituendosi sceglie l'Italia per esercitare la propria professione?
Perché nessuno sfruttatore della prostituzione viene mai arrestato, mentre periodicamente si fanno le retate delle prostitute? E' così difficile prendersela con gli organizzatori di tali traffici piuttosto che con le "lavoranti"?
Perchè i signori clienti delle prostitute non incorrono in alcun rischio penale?
Perché anni addietro sono stato tacciato dai carabinieri di "atti osceni in luogo pubblico" per essermi infrattato con la mia ragazza di notte in automobile, mentre a questi signori tutto è permesso?
Se mi vengono in mente altre domande le posto successivamente...
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Originariamente inviata da Lord Brummel
In effetti le prostitute nigeriane sono quasi scomparse rispetto a un lustro fa... però il fenomeno della prostituzione s'è nel frattempo addirittura rafforzato o quanto meno è rimasto invariato: semplicemente cambia di periodo in periodo la zona geografica da dove trarre sorgente per nuova fresca carne femminile... Questa cosa mi pone il dubbio ancora più forte che siano delle organizzazioni ad alimentare questo traffico piuttosto che delle ragazze indipendenti... l'articolo proposto è comunque del 2003, un po' vecchiotto...
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Se apri un topic che parla di un'argomento e rispondo su quell'argomento non vedo che male ci sia :roll:
Poi cambia il topic ristrutturalo come ti pare.. Se non volevi parlare di questo potevi impostare la discussione in modo differente gne.
Una prostituta perchè fa una vita schifosa ha diritto a sfogare la sua rabbia? E' questo il quesito che ti poni?
Una prostituta altro non è che una cittadina, in uno stato con regole e leggi. E deve rispettarle.
Società ingiusta, regole del sistema? Il sistema che porta alla prostituzione non è lo stato italiano, è la malavita organizzata e la sete di denaro degli individui che ne fanno parte.
Devo aspettarmi che un popolo del terzo mondo invada l'Italia perchè sono arrabbiati col sistema?
Non si capisce quello che intendi dire S@ve.
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Originariamente inviata da Godel
Se apri un topic che parla di un'argomento e rispondo su quell'argomento non vedo che male ci sia :roll:
Poi cambia il topic ristrutturalo come ti pare.. Se non volevi parlare di questo potevi impostare la discussione in modo differente gne.
Una prostituta perchè fa una vita schifosa ha diritto a sfogare la sua rabbia? E' questo il quesito che ti poni?
Una prostituta altro non è che una cittadina, in uno stato con regole e leggi. E deve rispettarle.
Società ingiusta, regole del sistema? Il sistema che porta alla prostituzione non è lo stato italiano, è la malavita organizzata e la sete di denaro degli individui che ne fanno parte.
Devo aspettarmi che un popolo del terzo mondo invada l'Italia perchè sono arrabbiati col sistema?
Non si capisce quello che intendi dire S@ve.
Innanzitutto mi chiedo: se io scrivo prendo spunto da [...] per pormi il seguente quesito [...], per quale motivo tutti mi rispondete sullo spunto e nessuno (quasi) sul quesito?
Riguardo poi al tuo ultimo intervento da me quotato ti replico: ma che cos'è uno stato (quello italiano nella circostanza) se non l'insieme delle persone che lo costituiscono? E se tali persone sono: malavitosi organizzati per sete di guadagno, maschi bavosi e repressi che di giorno fanno i modelli padri di famiglia e la sera o durante le ore d'ufficio vanno a puttane, ragazzine indisponenti che - in nome dei loro diritti di cittadinanza - vessano e offendono l'indesiderato terzomondista di turno, allora mi ripeto: con che giustizia pretendiamo di accusare chi forse non è molto peggiore di noi?
Con ciò non che io voglia sminuire le accuse che facciamo, bensì pormi degli interrogativi sul fatto che forse siamo terreno fertile perché certi episodi sgradevoli si manifestino.
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Domande:
Perché una ragazza che si vuole "arricchire" prostituendosi sceglie l'Italia per esercitare la propria professione?
Perché nessuno sfruttatore della prostituzione viene mai arrestato, mentre periodicamente si fanno le retate delle prostitute? E' così difficile prendersela con gli organizzatori di tali traffici piuttosto che con le "lavoranti"?
Perchè i signori clienti delle prostitute non incorrono in alcun rischio penale?
Perché anni addietro sono stato tacciato dai carabinieri di "atti osceni in luogo pubblico" per essermi infrattato con la mia ragazza di notte in automobile, mentre a questi signori tutto è permesso?
Se mi vengono in mente altre domande le posto successivamente...
per lo stesso motivo per cui va in galera il ragazzino che si fa una canna o chi vende una canna, e quasi mai coloro che la droga la portano qua in grandi quantità per metterla in mano ai ragazzini.
Per il resto boh, non so che dirti.
Al tg ho sentito che lo sfruttamento della prostituzione è passato dalle mani della malavita italiana a quello della malavita albanese e rumena mi pare, ma posso anche sbagliare. Anzi forse solo rumena e albanese no, non ricordo.
Comunque se sanno questo sapranno anche altro.
Se vai in un parcheggio di notte a far sesso rischi ancora oggi procedimenti penali con conseguente processo e fedina penale sporca.
Bah.
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Innanzitutto mi chiedo: se io scrivo prendo spunto da [...] per pormi il seguente quesito [...], per quale motivo tutti mi rispondete sullo spunto e nessuno (quasi) sul quesito?
Riguardo poi al tuo ultimo intervento da me quotato ti replico: ma che cos'è uno stato (quello italiano nella circostanza) se non l'insieme delle persone che lo costituiscono? E se tali persone sono: malavitosi organizzati per sete di guadagno, maschi bavosi e repressi che di giorno fanno i modelli padri di famiglia e la sera o durante le ore d'ufficio vanno a pu***ne, ragazzine indisponenti che - in nome dei loro diritti di cittadinanza - vessano e offendono l'indesiderato terzomondista di turno, allora mi ripeto: con che giustizia pretendiamo di accusare chi forse non è molto peggiore di noi?
Con ciò non che io voglia sminuire le accuse che facciamo, bensì pormi degli interrogativi sul fatto che forse siamo terreno fertile perché certi episodi sgradevoli si manifestino.
Perchè in effetti è in topic anche chi commenta sullo spunto. Considerando poi come era posto sembrava proprio riferito a quello (quando parli di 'rabbia' d'altronde dopo la cronaca di questi giorni tu a cosa andresti a pensare?).
Sono d'accordo con te S@ve, ma ciò non toglie che sia capacità dell'uomo giudicare, capacità che fa parte profondamente del nostre pensiero come processo dicotomico di scelta.
Non capisco se però il tuo intervento intende dire che è presente un buonismo ipocrita (come magari il padre di famiglia 'modello' che giudica); o se vuoi porti dei quesiti sulla correttezza del giudizio delle persone riferito alla morale degli individui.
Sarò tardo io ma ancora non ho capito molto :smt003
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Ma una prostituta ha dei doveri nei confronti della società? Perché dovrebbe rispettare il castello di regole se proprio queste l'hanno portata verso la vita di schifo che è costretta a condurre? Quanta e quale rabbia si può generare in una persona che si ritrova in tali condizioni, che lascia due figli a casa e si allontana di migliaia di km per prostituirsi e in questo modo provvedere al loro e suo mantenimento? E' da condannare una prostituta che per rabbia non rispetta le regole del sistema che l'ha costretta alla propria attività? In nome di quale giustizia?
Tralasciando i motivi per cui una ragazza si metta a fare la prostituta (troppi e diversi), mi limito a dire che una prostituta è cmq cittadina di uno stato e deve stare alle sue regole... se non è in grado di accetarle, può tornare da dove è venuta.
Lo schifo di vita che è costretto a condurre, non è causato dal "castello di regole", i motivi sono ben altri.
Sicuramente ci sarà tanta rabbia... ma non ne esisterà mai abbastanza per poter giustificare un omicidio di una persona innocente.
E' da condannare, come qualsiasi altro assassino senza scupoli.
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Originariamente inviata da Rum e Cocaina
Tralasciando i motivi per cui una ragazza si metta a fare la prostituta (troppi e diversi), mi limito a dire che una prostituta è cmq cittadina di uno stato e deve stare alle sue regole... se non è in grado di accetarle, può tornare da dove è venuta.
Lo schifo di vita che è costretto a condurre, non è causato dal "castello di regole", i motivi sono ben altri.
Sicuramente ci sarà tanta rabbia... ma non ne esisterà mai abbastanza per poter giustificare un omicidio di una persona innocente.
E' da condannare, come qualsiasi altro assassino senza scupoli.
Esattamente
Torno a sostenere la mia tesi pro-legalizzazione della prostituzione.
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Originariamente inviata da Rum e Cocaina
Tralasciando i motivi per cui una ragazza si metta a fare la prostituta (troppi e diversi), mi limito a dire che una prostituta è cmq cittadina di uno stato e deve stare alle sue regole... se non è in grado di accetarle, può tornare da dove è venuta.
Lo schifo di vita che è costretto a condurre, non è causato dal "castello di regole", i motivi sono ben altri.
Sicuramente ci sarà tanta rabbia... ma non ne esisterà mai abbastanza per poter giustificare un omicidio di una persona innocente.
E' da condannare, come qualsiasi altro assassino senza scupoli.
Mi limito a citare perchè è esattamente quello che volevo dire io
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Originariamente inviata da Rum e Cocaina
Tralasciando i motivi per cui una ragazza si metta a fare la prostituta (troppi e diversi), mi limito a dire che una prostituta è cmq cittadina di uno stato e deve stare alle sue regole... se non è in grado di accetarle, può tornare da dove è venuta.
Lo schifo di vita che è costretto a condurre, non è causato dal "castello di regole", i motivi sono ben altri.
Sicuramente ci sarà tanta rabbia... ma non ne esisterà mai abbastanza per poter giustificare un omicidio di una persona innocente.
E' da condannare, come qualsiasi altro assassino senza scupoli.
Il castello di regole e chi lo realizza: ne ha facoltà chi è come ho prima descritto, cioé l'ipocrita cittadino medio?
In questo thread volevo (rispondo così anche a Godel) esprimere il mio disagio considerando l'inadeguatezza del giudice di fronte al giudicato...