che poi, spiegazioni errate a parte, è stato palesemente cannato il mio sarcasmo. mi esprimo chiaramente allora: è giusto pensare, in questi casi, in prima battuta, alla differenza (o uguaglianza) di sofferenza dei parenti tra eutanasia o vita da vegetale del proprio caro? Io credo di no; credo che non c'entri proprio nulla con il discorso favorevoli o contrari. Io credo che si possa esprimere l'essere favorevoli o contrari solo in base all'etica morale e/o religiosa, ovvero siamo favorevoli o contrari al poter togliere la vita ad un essere umano? Giusto o sbagliato? Favorevoli o contrari al lasciar scegliere a noi stessi, magari non capaci di intendere e di volere per colpa della malattia, di toglierci la vita? E qui mi si viene a dire favorevole perchè tanto i parenti soffrirebbero lo stesso... ahahah, vabbè!
Sono d'accordo con te.
Quanto alla questione del topic, lo spot si riferisce ai malati terminali, ma ancora in grado di intendere....
Credo che sarebbe un primo passo se già questi potessero scegliere della loro vita, o morte.
Per le persone già in stato vegetativo si parlerà dopo...
Ma guarda che sono favorevole perchè per me ognuno può decidere cosa fare della sua esistenza, anche quando la salute non c'è. La faccenda dei parenti è una conseguenza, se c'ho una famiglia attorno quella esprimerà anche il suo parere, ma se io voglio morì voglio morì, punto. Cioè la famiglia non è una conseguenza del mio essere favorevole, non è che voglio morire per non farli soffrire, forse è questo che non è chiaro.
I testamenti biologici si fanno quando si è ancora in grado di intendere o di volere, non certo quando non si è più lucidi ed è il dolore a parlare per noi, quindi non c'è da metterlo proprio in mezzo.
Che poi oh, anche se pensassi la cosa come l'hai interpretata tu non vedo qual'è il tuo problema, eh. Ognuno vede le cose come gli pare e piace.