Beh, rispetto ai cinesi che lavorano da schiavi per costruire i nostri Ipad e che si trovano sotto una sorta di dittatura capitalista travestita da regime comunista, penso che noi in Europa possiamo dire di stare un po' meglio.
Ci stanno lavorando, sia chiaro, a ridurci alle condizioni dei cinesi... Piano piano ci arriviamo... Ma per ora possiamo ancora scegliere che partito votare, perlomeno.
Guarda non serve piazzare delle bombe sulla Cina. Servirebbe soltanto un po' d'attenzione da parte dei media e da parte dell'ONU. Bisognerebbe andar lì delle commissioni d'inchiesta (che sono già state mandate da USA e qualche paese europeo negli anni 90, peccato che ste persone in Tibet ci sono crepate, per mano cinese, prima di arrivarci) a controllare la situazione dei tibetani. Bisognerebbe che l'ONU facesse rispettare i diritti umani, mettesse in atto quello per cui esiste.
Non capisco perchè dovrebbe esserci una guerra. Io non credo che la Cina si schiererebbe contro il mondo. Cioè mi sembra un po' una cosa surreale O_o Bisognerebbe riportare l'attenzione in Tibet e portare il mondo a conoscenza di quello che succede. Cioè se non se ne parla è più semplice ignorare. Se la cosa è e continua ad essere di dominio pubblico qualcuno si domanderà perchè non è stato mai fatto un cazzo e si domanderà perchè qualcuno non fa un cazzo adesso.
La prima frase è stupenda..ma purtroppo sono più di 60 anni che la situazione è quella. Io credo che alla fine la spada sconfiggerà lo spirito. Non solo lo sconfiggerà ma lo contaminerà. I tibetani anche se l'invasione cinese dovesse cessare saranno un popolo decimato, privato della propria cultura, privato della loro storia e privato dei propri figli.
E se sentite parlare qualche cinese riguardo la questione tibetana, vi dirà che lora hanno portato il progresso in Tibet e che le persone vivono bene e sono integrate grazie a loro. In realtà il Tibet per i cinesi è soltanto una miniera di risorse ed una discarica nucleare. Tutto qui.
Sei ottimista, secondo me non possiamo sperare nè fare neanche quello.
L'evoluzione democratica della cina, se mai avverrà, si verificherà nel giro di molti, molti anni, e probabilmente troverà già un tibet ridotto a una delle tante province cinesi..una saltuaria protesta, un monaco che si suicida, non smuoveranno certo un gigante da 1,5 miliardi di persone a fare una retromarcia storica e a dire "ok, se volete, siete liberi".
Non possiamo boicottare i prodotti cinesi, tutto ormai è prodotto in cina..e siamo dipendenti non solo economicamente, ma anche - e sempre più - finanziariamente, come ben sanno gli americani.
Annie, sperare in un intervento dell'onu ho paura che sia pura fantapolitica...i cinesi non accetteranno mai intrusioni esterne di questo tipo..sono sicuramente suscettibili su questo argomento (già mal sopportano quando si parla di dalai lama e taiwan, figuriamoci avere ispettori o altro a scuriosare in giro "in casa loro") per cui bisognerebbe imporglielo...dubito ci siano mezzi pacifici per imporglielo: sanzioni o guerre commerciali in una situazione economica già delicata potrebbero essere disastrose a livello mondiale, operazioni di forza (chessò, l'invio di forze di interposizione di pace) sono oggettivamente impossibili e improponibili (anche perchè chi è che metterebbe a disposizione le forze militari necessarie per una operazione del genere??)
L'onu riesce a malapena a gestire teatri limitati e a bassa intensità come kosovo, libano, ecc., non è riuscita nemmeno a raddrizzare la situazione in somalia (tutte zone in cui non c'era un forte nemico armato da combattere), figuriamoci se potrebbe anche solo pensare di far qualcosa contro la cina..
Io credo che la Conoscenza sia la base di tutte le rivoluzioni, sia materiali/fisiche che mentali. Io credo che se si portasse il mondo a conoscenza di quello che è successo e che sta ancora succedendo, gli animi e le coscienze si scuoterebbero. E non dico che il Tibet verrebbe lasciato in pace, non dico che otterrebbero la libertà, ma quanto meno l'autonomia politica e libertà religiosa. Io credo che nel restante dei paesi democratici di tutto il mondo non sia vietato mandare in onda i video e le testimonianze delle violenze che i cinesi hanno perpretato ai tibetani.
E' la stessa cosa che avvenne in Germania durante l'olocausto. Nessuno sapeva, cioè il popolo non sapeva o sapeva poco e nulla, mentre i capi di stato sapevano eccome, la chiesa sapeva benissimo e non fece na mazza, nessuno nel concreto fece una mazza finchè la cosa non saltò fuori in maniera plateale. Fino a quel momento si è preferito tacere per non gettare altra carne sul fuoco durante una guerra. Ma adesso, mi chiedo, cosa costerebbe ai media parlarne? Soltanto parlarne...e vedere che succede...
Io intanto invito tutti, quando avete un po' di tempo, a guardare questo documentario:
Uppo perchè per postare questa notizia:
Milano, la cittadinanza al Dalai Lama può attendere.
La Cina è vicina, e la Madonnina un po’ la teme. Il Consiglio comunale di Milano, che ieri doveva concedere la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, ha deciso infatti di lasciar perdere: per non irritare la Cina, che considera un nemico la massima autorità religiosa del Tibet, per via delle richieste d’autonomia per il suo Paese. I rappresentanti in Italia della Repubblica popolare cinese hanno fatto capire che se a Tenzin Gyatso (questo il nome del Dalai Lama) fosse concessa la cittadinanza onoraria, la Cina potrebbe non partecipare a Expo 2015.Qualche stima azzarda che i cinesi che verrebbero a visitare Milano in quell’occasione potrebbero essere circa un milione. La previsione è forse molto ottimistica, ma comunque gli organizzatori di Expo non se la sentono di rischiare: come perdere una presenza comunque consistente, in una manifestazione già ridimensionata e pesantemente segnata dai ritardi e dalle polemiche?
Devono essersi posti questa domanda anche molti esponenti del Consiglio comunale. Ieri era in programma che a Palazzo Marino tutti i gruppi consigliari firmassero una delibera per concedere l’onorificenza al Dalai Lama (che andrà a visitare le zone emiliane terremotate, ndr). Ma tutto è stato rinviato a data da destinarsi: la sospensiva è stata approvata con 16 voti a favore, 12 contrari e tre astenuti. Hanno dato voto contrario i consiglieri di Pdl, Lega, Fli e Milano al Centro, il radicale Marco Cappato, Mattia Calise del Movimento 5 Stelle, David Gentili del Pd. Astenuti il sindaco Giuliano Pisapia, il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo e Ruggero Gabbai, del Pd, presidente della commissione Expo. Sono usciti dall’aula al momento del voto quattro consiglieri del Pd (Paola Bocci, Lamberto Bertolè, Gabriele Ghezzi e Carlo Monguzzi) e due di Sel (Luca Gibillini e Mirko Mazzali).
Le autorità cinesi avevano trovato il modo di far arrivare a Palazzo Marino la loro contrarietà: sembra che il console a Milano della Repubblica popolare cinese avesse espresso il suo disappunto e le autorità italiane (il prefetto e il ministero degli Esteri) avevano raccolto il messaggio, facendolo arrivare fino al municipio milanese.
Oggi i consiglieri comunali dovranno prendere una decisione. Potrebbe essere un compromesso: lasciar cadere la cittadinanza onoraria, sostituita però da un invito a parlare alla città durante una seduta straordinaria del Consiglio comunale.
Il sindaco Giuliano Pisapia ha fatto sapere che riceverà comunque a Palazzo Marino il Dalai Lama, che sarà a Milano dal 26 al 28 giugno. Gli aprirà le porte del municipio, a differenza del predecessore, Letizia Moratti, che cinque anni fa, per non mettere a rischio i rapporti con la Cina in vista del voto sull’assegnazione dell’Expo a Milano, non ricevette il Dalai Lama, ma andò a porgergli un saluto al Palasharp, dove il leader spirituale dei buddisti teneva una conferenza pubblica.
“Come sindaco di Milano”, ha dichiarato Pisapia, “da quando ho saputo della notizia che il Dalai Lama sarebbe venuto a Milano, ho detto che lo avrei ricevuto. Credo che questo sia un segnale importante e penso che possa essere una decisione che possa evitare un segnale di inimicizia verso il popolo cinese e al tempo stesso di rispetto verso il Dalai Lama”. Niente cittadinanza onoraria, però: “Se non c’è l’unanimità, non sarà concessa”, ha chiarito Pisapia. Il sindaco ha spiegato anche di non aver avuto alcun contatto ufficiale con le autorità cinesi, né con funzionari della Farnesina: “Ho incontrato, in occasione della cena organizzata dalla Fondazione Italia-Cina, la console cinese di Milano che mi ha comunicato che la cittadinanza onoraria al Dalai Lama sarebbe stata interpretata come un segnale di inimicizia verso il popolo cinese. Noi non accettiamo diktat da nessuno”, ha concluso il sindaco, “siamo autonomi. Non vogliamo però creare inimicizia, ma pace”.
Il Fatto Quotidiano, 22 Giugno 2012
Bella merda. Per non fare incazzare i cinesi di merda non daranno la cittadinanza onoraria promessa al Dalai Lama..Almeno Pisapia gli ha concesso di entrare in Municipio e fare un discorso, la Moratti di merda manco quello gli concesse..
Siamo moralmente venduti al potere e ai soldi.
Ribadisco lo schifo.
Mi era venuta in mente l'idea di postare qualcosa sulla visita che ha fatto in queste zone ma poi mi sono dimenticato...
Rimediamo!Terremoto Emilia, il Dalai Lama
a Mirandola: costruite il vostro futuro
MODENA - Il Dalai Lama è arrivato nella zona rossa di Mirandola, nella città colpita dal terremoto. Accompagnato dal presidente dell'Emilia-Romagna Vasco Errani e dal sindaco MainoBenatti, ha raggiunto piazza Garibaldi, davanti alla chiesa di San Francesco distrutta dal sisma. Alcune centinaia di persone hanno salutato il suo arrivo all'ingresso di piazza Costituente, fuori dalla zona rossa. Poi ha visitato gli sfollati del campo Friuli.
La notte intanto è trascorsa senza scosse: l'ultima registrata dalla rete sismica dell'Ingv, di magnitudo 3.1 e ad una profondità di 5,7 km, è delle 22.18 di ieri, con epicentro nell'area di Finale Emilia.
La visita del Dalai Lama. «Non è giusto venire a mani vuote in un posto colpito da questo disastro. Per questo motivo donerò altri 50.000 dollari a queste popolazioni» ha detto il Dalai Lama al campo Friuli, dove ha anche ricevuto un'anziana sfollata, costretta a muoversi con una stampella. Già al momento dell'annuncio della visita a Mirandola, lo staff del Dalai Lama aveva reso nota una prima donazione di 50.000 dollari alla Croce Rossa dell'Emilia-Romagna per le operazioni di soccorso.
«Dovete essere determinati, solo questo vi aiuterà a costruire una nuova casa e a tornare a guardare al futuro» ha detto il Dalai Lama alla folla che lo ha accolto . «Ho visto case e industrie distrutte arrivando qui. È un disastro. Ho pregato per voi da quando ho saputo del terremoto e mi trovavo a Udine», ha poi detto rivolgendosi agli sfollati del 'campo Friulì. «Appena ho avuto l'occasione sono venuto qui. Vedendo questa distruzione - ha aggiunto - ho provato profondo dispiacere. In passato ho visitato altri posti dove ci sono stati disastri naturali e ho sempre convinto le persone a pensare al futuro».
«Preferisco non dare difficoltà alle istituzioni, per me non è un problema»: così, invece, ha risposto il Dalai Lama sulla polemica del ritiro della cittadinanza onoraria da parte della città di Milano.
Bello il gesto delle donazioni agli sfollati...anche se -cinicamente- credo che se non si trovasse in Italia la donazione non l'avrebbe fatta perchè "estraneo e lontano" dal luogo del disastro. Cmq un gesto ammirevole!
Di solito sono sempre un po' cinica quando si parla di religione, di un po' tutte le religioni in generale, e di conseguenza sono cinica anche quando si parla del Dalai Lama santificandolo.
Per quando riguarda la faccenda di Milano volevo sottolineare che Pisapippa (come lo chiama Beppe Grillo ) non ha fatto un torto al Dalai Lama perchè è il Dalai Lama, ma ha fatto un torto al principio che c'è dietro il Dalai Lama. In sintesi ha fatto un torto a quella gente che è perseguitata da decenni dai cinesi. Ci mancava solo che Pisapippa e tutto il tuo seguito di brave persone si mettere a novanta e si facesse scopare da un cazzo cinese. Non l'hanno fatto ma è come se l'avessero fatto! Intanto il turismo è rispreso in Tibet..le frontiere sono aperte dopo le nuove immolazioni di donne..
E non continuiamo a non saperne nulla.
AhahahaahahahxD
@Randagio ti spiego
Il Dalai Lama ha donato 100.000 dollari ai terromotati in Emilia. Io ho solo detto che essendo un po' cinica ho pensato che il gesto fosse stato più un gesto obbligato perchè si trovava in Italia. Se si fosse trovato all'estero o in America non credo che avrebbe donato quei soldi perchè era distante ed estraneo alla faccenda. Con tutto che il Dalai Lama mi sta simpatico ho qualche riserva, sinceramente, così come quando parliamo del papa o in generale di qualcuno legato a qualsiasi religione, soprattutto dei leader religiosi.
Quello che è successo a Milano (al Dalai Lama era stata promessa la cittadinanza onoraria italiana, ma la cina è intervenuta con un ricatto bello e buono) non è stato tanto un torto al Dalai Lama come persona ma al Dalai Lama come rappresentante di una popolo decimato dai cinesi. Tutti sanno che succede ma nessuno ha le palle di schierarsi pro Tibet perchè la Cina ci fa cagare in mano.
Per questo ho detto che Pisapia si è venduto il culo ai cinesi..