In Italia abbiamo dovuto far fronte più spesso a crisi economiche rispetto agli Stati Uniti. Grazie al sistema creditizio "allegro" la classe media americana inoltre ha avuto modo di vivere ben al di sopra delle sue possibilità. Sulla questione alimentare il fattore culturale è estremamente rilevante. Io stesso per via degli orari universitari devo mangiare 3-4 giorni fuori a pranzo e ti posso assicurare che il 90% delle persone che pranzano fuori non vanno da McDonalds o dal Kebabbaro ma preferiscono mangiare un'insalata, una piadina o andare nei bar dove ci sono i piatti pronti a poco prezzo. Non so dove abiti tu ma ti posso assicurare che il fenomeno dei fast food in Italia è veramente marginale (indicativo il fatto che solo Spizzico, McDonald e Burger King hanno una diffusione capillare mentre in USA o in UK le catene di fast food sono centinaia) anche a causa del fatto che molti hanno capito che non è proprio economico come si vuol far credere.
Su questo punto di vista abbiamo una visione totalmente differente e, credo, incociliabile. Le liberalizzazioni sono il bene per il consumatore e il male per i produttori, riprova è il fatto che ad opporsi alle liberalizzazioni sono sempre le categorie le cui professioni hanno più alte barriere all'entrata. Sbagli totalmente quando affermi che le liberalizzazioni danneggiano professionalità e qualità del servizio, la libera competizione è sempre stata uno stimolo per il miglioramento e la ricerca di nuove soluzioni per guadagnarsi le fette di mercato. I servizi di cui i cittadini italiani usufruiscono sono scarsi e a costi elevati proprio a causa delle mancate liberalizzazioni.Controlli e liberalizzazioni sono due opposti incapaci di coesistere, questo è chiaro, punto in meno per le liberalizzazioni.
In un insieme integrale, le liberalizzazioni giovano poco al consumatore in ogni caso: si ha il prezzo più basso, ma anche qualità più scarsa, ripeto. Mi riferisco al settore alimentare, sopracitato, per motivi già elencati; mi riferisco anche alle farmacie, gli avvocati e professioni che richiedono competenze specifiche in generale. Con la loro liberalizzazione si producono forme di concorrenza selvaggia a scapito della professionalità e la qualità del servizio, spogliando il mestiere della sua essenza e riducendolo al mero prodotto affaristico gestito dal capitale.
per favore, siamo seri.No, è dovuta al fatto che chi ruba dallo Stato viene fucilato.