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  • 4 Intervento di Randy Mellons

SIAE chiede i diritti anche per i trailer online

  1. #1
    Sei colori in cerca di autore Randy Mellons
    Uomo 124 anni
    Iscrizione: 6/2/2011
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    Predefinito SIAE chiede i diritti anche per i trailer online

    La Siae chiede i diritti anche per i trailer
    La rivolta di blogger e siti di cinema
    Insulti sul profilo dell'Ente per il diritto d'autore



    MILANO - Newsletter e blog si sono già mobilitati: «È un altro attacco alla liberta del web». Per la Siae, invece, è una «regola da sempre contenuta nella legge italiana e nei trattati internazionali», ma mai applicata. Si tratta del diritto d'autore da versare anche solo per la trasmissione di trailer cinematografici che includono musica. In questi giorni la Siae ha invitato numerosi siti di trailer a carattere commerciale a regolarizzare la propria posizione. «Nell’interesse di tutta la filiera cinematografica (incluse le riviste on line che si dedicano all’audiovisivo) - si legge sul sito della Società degli Autori e degli editori - è importante diffondere la cultura del rispetto dei diritti degli autori anche su Internet. I magazine e i blog cinematografici on line e gli altri siti aumentano la loro attrattività verso gli utenti (e quindi verso gli inserzionisti pubblicitari) arricchendo con i trailer e con la musica in genere i loro contenuti».

    LA NORMA - Sul sito della Siae è possibile recuperare le norme che regolano la questione: «Qualunque utilizzazione di un’opera cinematografica o assimilata su rete telematica deve essere autorizzata dal titolare del diritto, che in genere è il produttore o chi ha acquisito da lui i diritti in base ad un contratto. (...) Oltre ad avere l’autorizzazione del produttore cinematografico o audiovisivo, l’utilizzatore deve anche corrispondere l’equo compenso a favore degli autori di opere cinematografiche ed assimilate (regista, soggettista e sceneggiatore), da negoziare con la SIAE (artt. 46bis e 18bis della L.d.A. n. 633/1941 e successive modificazioni)». Regole che, nell'interpretazione di chi ha il compito di far rispettare il copyright, vanno estese anche alle licenze per l’uso della colonna sonora trasmesse assieme ai trailer.

    SOLDI E RETE - Per chi invece coltiva l'idea anarchica di una Rete indipedente, il denaro online è anche più «vile» che nella realtà. Sul web sbocciano ovunque proteste, lamentele, battute e commenti ironici. Il più divertente è il gruppo di Facebook Non canto sotto la doccia per paura della Siae. Ma ci sono anche minacciose offese e maledizioni inviate agli esattori dei diritti ed estese alle loro discendenze. Basta scorrere i molti commenti al comunicato pubblicato dalla società degli autori sui social network. Ma Internet è bello perché vario, e non mancano le proteste garbate di chi argomenta sul merito. Come il sito Corriereinformazione.it, che prova a fare due conti: «450 euro a trimestre per un totale di 1800 euro annuali con la limitazione di pubblicare solo 30 trailer complessivi». Secondo Punto Informatico, la Siae confonde l'opera cinematografica, di cui parla la legge, con la pubblicità: «Sembrerebbe considerare i trailer, che altro non sono che le pubblicità che devono invogliare il pubblico ad andare al cinema, un'opera cinematografica, in quanto tale da tutelare e da non far circolare gratuitamente». Alcune testate online specializzate, come Fantascienza.com e come tutte le testate online del gruppo Delos Books, hanno deciso di sospendere la trasmissione dei video: «Siamo convinti - si legge nella schermata che appare nella sezione video - che pagare 1800 euro all'anno per avere il privilegio di fare pubblicità gratuita ai clienti della Siae non abbia nessuna logica né nessuna possibile utilità. Spegniamo quindi il nostro servizio video fin quando la Siae se non rivedrà le proprie norme». Infine Badtaste, sito di informazione cinematografico che parla di una sorta di persecuzione: «Oggi abbiamo scoperto un'ulteriore esasperazione del diritto d'autore - si legge su una pagina dedicata all'argomento -, che ormai più che difendere gli artisti sembra servire per rendere la vita difficile a chi lavora, arricchendo organizzazioni che non sembrano molto al passo con i tempi...».

    La Siae chiede i diritti anche per i trailer La rivolta di blogger e siti di cinema - Corriere della Sera

  2. #2
    Sei colori in cerca di autore Randy Mellons
    Uomo 124 anni
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    Ancora una volta la SIAE si dimostra come un covo di pezzenti.
    A Canalfeder, Platypus, Elaine Marley e altri 1 piace questo intervento

  3. #3
    digital music maker X-MIND
    Uomo 44 anni da Reggio Emilia
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    Blitz della Siae alla festa multati i bimbi di Cernobyl - l’Espresso

    possono fare molto di peggio :






    Blitz della Siae alla festa multati i bimbi di Cernobyl

    Paolo Russo Stavano improvvisando canti popolari
    La Siae ha fatto una multa di 205 euro a 14 bambini di Chernobylper violazione del diritto d´autore. I piccoli, di età compresatra i 7 e 12 anni, avevano preparato un piccolo spettacolo per diregrazie alle famiglie da cui erano stati ospitati. Con una canzonein bielorusso. Le piccole casse di un computer portatilediffondevano una canzone popolare. E loro, sulla base musicale,avevano iniziato a cantare le prime strofe per salutare le personeche si erano prese cura di loro per quasi un mese.
    I bambini per tutto agosto sono stati ospiti di 14 famiglie di Nocie Martina Franca che hanno aderito al progetto di solidarietà diLegambiente. Domenica 27 era il giorno dei saluti. La Societàoperaia ha prestato gratuitamente il suo locale nel centro storicodi Martina Franca. E lì si sono trovati tutti insieme perl´ultima volta i bambini bielorussi, le loro "famiglie" italiane etutti quelli a cui i bambini volevano dire grazie. Una sessantinadi persone in tutto quelli presenti alla festicciola improvvisata.Del tipo: ognuno porta una cosa. Poi i bambini, che da giorni siorganizzavano con le due accompagnatrici, hanno indossato abitibuffi fatti di carta igienica e piatti di plastica e dalle cassedel portatile era partita la musica.
    Mentre i bambini cantavano "Viva la gente" e un brano popolarebielorusso, nel locale della Società operaia si è affacciato unestraneo che poi si è presentato come «dottor Francesco Disanto,titolare dell´ufficio Siae di Martina Franca». E' arrivato lì,di domenica sera, perché nessuno dei bambini bielorussi avevachiesto l´autorizzazione a esibirsi alla Società italiana degliautori e editori. «Abbiamo cercato tranquillamente di spiegare chela festa era stata improvvisata alla buona - spiega MicheleMassafra, referente territoriale dell´iniziativa benefica - esoprattutto gli abbiamo fatto presente che quella era la nostraserata dei saluti e i bambini avevano pensato di farci questasorpresa». Ma Disanto non ha ammesso ragioni. Nel verbale arrivatoil giorno dopo per raccomandata alla sede della società operaiaper oggetto c´è scritto: «Tutela del diritto d´autore,manifestazione per bambini "Progetto accoglienza di Chernobyl" conesecuzioni musicali».
    Per il titolare dell´ufficio Siae di Martina Franca i bambinibielorussi avevano violato l´articolo 17 della legge numero 633del 1941. Il reato che gli è stato contestato è quello diesecuzioni di opera di ingegno senza preventiva autorizzazionedell´autore. Bielorusso. «Una decisione sconcertante - denunciaAngela Lobefaro responsabile pugliese di Legambiente Solidarietà -soprattutto a conclusione di una meravigliosa esperienza . Vorràdire che la Siae si terrà i soldi e noi, nella mente,l´indelebile ricordo dei sorrisi di quei bambini».

  4. #4
    Matricola FdT toxic_0
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    Pagare per fare pubblicità (!!) o rinunciare per far guadagnare e indirizzare le persone interessate tutte su pochi siti con le spalle coperte in chissà quale modo.... mi ricorda un tantino un sistema mafioso... schifosi, luridi e senza scrupoli.
    Ho letto da qualche parte che nonostante gli incassi illeciti di questo ente inutile (in nessuna nazione civile esiste un ente simile, le royalties sono pagate diversamente) ha un buco di bilancio di centinaia di milioni di Euro e quindi si attaccano a qualsiasi cosa; anche multare a una festa di bambini di Chernobyl per loro è lecito, la legge non ammette ignoranza, ma se una legge è stupida e mal applicata resta sempre una legge da cambiare, visto che le fanno i politici che tanto lindi e puri non sono, una puntata di Report spiegava bene come funziona e che giri di soldi ci sono... il quadro era molto desolante.
    Io me lo immagino il "solerte e coraggioso" esattore che con "estremo coraggio" ha vatto valere costi quel che costi la legge del sacro suolo italiano contro i piccoli invasori bolscevichi... "qui non potete delinquere noi abbiamo disanto!"....
    disanto (in minuscolo) ma vaff... sei tanto piccolo

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