Berlusconi nega colpe su tonfo Borsa e lancia Patto per settembre
"Non spaventarsi, mercati orologi rotti". Scintille con Tremonti
Roma, 4 ago. (TMNews) - Quando Silvio Berlusconi parla per dire che "la crisi non si aggraverà" e che non bisogna spaventarsi per quello che accade sui mercati, la Borsa di Milano è già in discesa. Niente, però, in confronto al livello meno cinque toccato in chiusura, con tanto di 'giallo' sul black out dei listini.
Né il discorso pronunciato ieri dal premier alle Camere, nè l'incontro avuto in mattinata con le parti sociali e l'impegno del governo a presentare un patto per la crescita a settembre, sembra insomma aver placato piazza Affari. Ma il Cavaliere non ci sta a prendersi sul groppone la colpa. Perchè le Borse - dice - agiscono "per ragioni proprie e distanti dalla politica" e mettere in connessione il nuovo tonfo con il suo discorso è soltanto frutto - tanto per cambiare - della cattiva informazione. Il Berlusconi figlio ricorda poi che il padre definiva i mercati come degli "orologi rotti" che danno "l'ora esatta solo due volte al giorno". Il Berlusconi imprenditore garantisce che se dovesse investire lo farebbe sulle sue aziende "che continuano a fare utili". Il Berlusconi presidente del Consiglio, infine, si sforza di dire che non bisogna essere "spaventati" dagli attuali spread anche perché le cause della crisi "non sono endogene, ma globali" e dunque gli stati europei "non hanno la possibilità di una risposta immediata".
Il premier ci tiene però tanto anche a sottolineare la sua soddisfazione per l'esito dell'incontro con le parti sociali perché - spiega - non c'è stata "nessuna voce di dissenso" né presa di posizione pregiudiziale ma tanta "voglia di collaborazione" e "apprezzamento per l'operato del governo". Parole che suonano un po' in distonia rispetto a quelle pronunciate dalle parti sociali, che hanno chiesto di evitare le "scappatoie", e dalla leader di Confindustria, Emma Marcegaglia che ha invitato governo e Parlamento a continuare a lavorare anche nelle prossime settimane.
E all'interno dell'Esecutivo sembra per ora messa da parte l'ipotesi di convocare un Consiglio dei ministri per la prossima settimana. "Lavoreremo per tutto agosto, ma non sono previsti atti concreti entro il mese" ha detto per esempio il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. D'altra parte, contrario ad un anticipo delle misure della manovra, sarebbe anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. A dispetto del tentativo di dare un'immagine di unità dell'Esecutivo, oggi tra il premier e il titolare di via XX settembre sono volate scintille in conferenza stampa. Probabilmente non a caso quando il Cavaliere ha interrotto il discorso del ministro per sottolineare il ruolo della Banca centrale, ergo anche del suo prossimo presidente Mario Draghi. E sarà pur vero, come assicura un ministro che in questi giorni ha partecipato a tutti i tavoli, che Silvio e Giulio hanno lavorato gomito a gomito, ma pare che il ministro dell'Economia ironizzi molto sulle voci che riguardano la sua attuale debolezza all'interno dell'Esecutivo autodefinendosi il 'commissariato'.
Nel governo un po' tutti comunque continuano a ripetere che questa sarà un'estate di lavoro. Lo stesso premier ha annunciato che le sue ferie saranno ridotte all'osso. A breve dovrebbe concedersi qualche giorno di vacanza in Sardegna e poi, a cavallo di ferragosto, andare a trovare l'amico Vladimir Putin in Russia.
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