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Cina: pericolo o opportunità?

  1. #1
    Matricola FdT
    Donna 32 anni da Roma
    Iscrizione: 24/12/2010
    Messaggi: 43
    Piaciuto: 0 volte

    Domanda Cina: pericolo o opportunità?

    La situazione dell'economia italiana non è fra le migliori.
    Con un debito pubblico del 130% facciamo ridere mezzo mondo.
    Mi sono imbattuta su un articolo scritto anni fa sulla cina riguardo l'italia.
    Dopo aver analizzato tutte le caratteristiche del popolo cinese sono arrivata a capire che per noi la cina che attualmente ha un debito pubblico del 9% e' per l'italia può essere un opportunità.
    Inoltre ho letto che si i cinesi sono grandi imitatori, imitano i nostri prodotti riproducendoli magari non proprio della stessa qualità, ma sicuramente con un prezzo molto inferiore al nostro e a questo offrivano una soluzione semplice a cui io sinceramente non ero proprio arrivata, ovvero che per riuscire a sovrastare i cinesi nella nostra situazione basterebbe solo dedicarsi alle tecnologie che non sono di loro interesse, ovvero tutti quei campi in cui non si sono ancora sviluppati. Voi che ne pensate? la cina cos'è per noi?


  2. #2
    Zeitgeist
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Candide Visualizza il messaggio
    La situazione dell'economia italiana non è fra le migliori.
    Con un debito pubblico del 130% facciamo ridere mezzo mondo.
    Mi sono imbattuta su un articolo scritto anni fa sulla cina riguardo l'italia.
    Dopo aver analizzato tutte le caratteristiche del popolo cinese sono arrivata a capire che per noi la cina che attualmente ha un debito pubblico del 9% e' per l'italia può essere un opportunità.
    Inoltre ho letto che si i cinesi sono grandi imitatori, imitano i nostri prodotti riproducendoli magari non proprio della stessa qualità, ma sicuramente con un prezzo molto inferiore al nostro e a questo offrivano una soluzione semplice a cui io sinceramente non ero proprio arrivata, ovvero che per riuscire a sovrastare i cinesi nella nostra situazione basterebbe solo dedicarsi alle tecnologie che non sono di loro interesse, ovvero tutti quei campi in cui non si sono ancora sviluppati. Voi che ne pensate? la cina cos'è per noi?

    E' vero che il nostro debito pubblico è altissimo, ma non è il problema più grave. Sarebbe grave se ad essere alto fosse il debito privato (vedi USA). Comunque resta un problema che peggiorerà sempre, perché stando ai calcoli, per ridimensionare questo aspetto l'Italia dovrebbe crescere almeno al 3% annuo (siamo all'1% da dieci anni).

    Non è che basta dedicarsi a ciò che non è di loro interesse per scavalcarli. A parte che tutto è di loro interesse e sfruttando la manodopera a bassissimo costo con una dimensione quantitativa enorme, regnano nelle esportazioni. In Italia sfruttiamo le nicchie di settore, ma non possiamo fare altro. Non abbiamo materie prime. Fosse per me investirei tutto nel turismo e nelle fonti rinnovabili. Ma abbiamo una classe dirigente cieca e vincolata ai gruppi di potere.

    Concludendo, la Cina o è un'opportunità o è un'opportunità. Non conviene a nessuno vederla come pericolo perché si prepara ad essere la prima potenza al mondo.

  3. #3
    Matricola FdT
    Donna 32 anni da Roma
    Iscrizione: 24/12/2010
    Messaggi: 43
    Piaciuto: 0 volte

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    Quote Originariamente inviata da Zeitgeist Visualizza il messaggio
    E' vero che il nostro debito pubblico è altissimo, ma non è il problema più grave. Sarebbe grave se ad essere alto fosse il debito privato (vedi USA). Comunque resta un problema che peggiorerà sempre, perché stando ai calcoli, per ridimensionare questo aspetto l'Italia dovrebbe crescere almeno al 3% annuo (siamo all'1% da dieci anni).

    Non è che basta dedicarsi a ciò che non è di loro interesse per scavalcarli. A parte che tutto è di loro interesse e sfruttando la manodopera a bassissimo costo con una dimensione quantitativa enorme, regnano nelle esportazioni. In Italia sfruttiamo le nicchie di settore, ma non possiamo fare altro. Non abbiamo materie prime. Fosse per me investirei tutto nel turismo e nelle fonti rinnovabili. Ma abbiamo una classe dirigente cieca e vincolata ai gruppi di potere.

    Concludendo, la Cina o è un'opportunità o è un'opportunità. Non conviene a nessuno vederla come pericolo perché si prepara ad essere la prima potenza al mondo.
    sono d'accordo con te.. nell'articolo si parlava anche di protezionismo.. ma non credo sia la va migliore anche perchè se dovessimo mai prendere delle decisioni sulla cina e impedirgli di fare delle cose , le stesse cose verrebbero tolte a noi..

  4. #4
    Matricola FdT TwitterFalck
    Uomo 56 anni da Sassari
    Iscrizione: 26/12/2010
    Messaggi: 52
    Piaciuto: 1 volte

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    Una mia personale opinione .La Cina è un pericolo !
    E motivo questa mia affermazione .
    La Cina è un pericolo perchè così come gli Stati capitalisti stanno usando loro ,loro sfruttano noi .
    Non credo che finché ci sarà una politica comunista e illiberale sarà per noi una opportunità .Il Loro modo di condurre una politica economica controllata ha fatto danni ai nostri paesi occidentali e ne farà molto di più quando sarà una potenza invincibile.

  5. #5
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
    Messaggi: 43,734
    Piaciuto: 2786 volte

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    Loro hanno più bisogno di noi di quanto noi abbiamo bisogno di loro...noi abbiamo (sciaguratamente) fatto in modo da iniziare ad aver bisogno di loro.

    Prima si invertirà questo processo, anche a costo di un protezionismo occidentale, e meglio sarà...

  6. #6
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
    Piaciuto: 799 volte

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    Per paesi come il nostro è fondamentalmente un pericolo.
    Esporta quantità enormi di beni di consumo di tutti i tipo (ormai non solo di bassa qualità o bassa tecnologia), a prezzi che possono mettere fuori mercato qualsiasi azienda italiana (od europea).
    Si salvano solo quei prodotti o di altissima tecnologia o design che (ancora) non sono in grado di produrre, o di nicchia, o legati a determinati territori o fattori. Prodotti che però, anche se non ho dati rpecisi alla mano, rappresentano una frazione minuscola di quello che importiamo e che laggiù possono copiare praticamente impunemente.
    Il che a sua volta rappresenta un enorme e costante flusso di denaro fresco che da qua finisce in mano ad imprese e governo cinese; governo cinese che da un lato in pratica impedisce agli stranieri di acquistare la proprietà di aziende cinesi, dall'altro finanzia le aziende cinesi permettendo loro di fare shopping di quelle straniere.
    Non è una leggenda quella del cinese che si presenta per acquistare anche piccoli negozi o attività con la classica valigetta di contante o assegni circolari, e i risultati sono ben visibili a tutti.
    Poi ci si aggiungono pratiche commerciali e produttive come minimo "scorrette" (più vicine alla schiavitù), con fabbriche e laboratori in cui si lavora in condizioni che fanno spavento e che stanno importando anche qua..
    E a livello macroeconomico è ancora peggio, se possibile; con l'acquisto di quantità enormi di titoli di stato esteri (tipo americani) sono in una condizione di forza e possono dettar legge o cmq far accettare comportamenti che in altre circostanze tutti avrebbero giudicato inaccettabili..poi sono in crescita costante, sia come popolazione che come consumi (risorse, cibo, qualsiasi cosa)..
    E' più che un pericolo e in futuro tutti ci dovranno fare i conti..
    Wolve ho paura che ormai non sia più così...abbiamo superato da tempo il momento in cui loro avevano più bisogno di noi, e quando dalla cina arrivavano solo giochi scadenti, magliette tossiche, paccottaglia, elettrodomestici di bassa qualità e botti fallati..Ormai qualsiasi cosa è cinese o prodotta in cina, dal televisore lcd all'iphone ai vestiti, le città sono piene di attività gestite da cinesi e c'è un flusso enorme di nuovi arrivi (sono un miliardo e mezzo ormai, per loro un'emigrazione di qualche milione di persone all'anno non è niente..)

  7. #7
    Matricola FdT
    Donna 32 anni da Roma
    Iscrizione: 24/12/2010
    Messaggi: 43
    Piaciuto: 0 volte

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    Leggendo quello che avete scritto poterbbe essere sia un opportunità che un pericolo dipende da ciò che succederà.. cmq in effetti è vero i cinesi sono proprio scorretti.. ho sentito i peggio schifi.. a cominciare dall'infanticidio femminile..

  8. #8
    Eurasia
    Ospite

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    La produzione cinese è un'opportunità per le famiglie italiane povere che acquistano i prodotti venduti in Italia a basso costo. Non sono informata sulle relazioni macroeconomiche, ma a livello ermeneutico mi sembra chiaro che lo stato italiano deve compiere dei grossi sacrifici. Questi ultimi devono provenire a livello interno sia dalla domanda che dall'offerta. Insomma, ho sentito troppo spesso commercianti e piccoli imprenditori lamentarsi perchè l'italiano medio è affezionato ai prodotti cinesi e hanno chiesto direttamente uno sforzo nell'acquistare prodotti locali. Ma se questi acquisti non vengono stimolati mi sembra chiaro che i vantaggi andranno alle nazioni che producono a prezzi minori scaricando i costi sul lavoro. E' ingiusto, è vero, e se solo esistessero degli ammortizzatori sociali decenti e uno stimolo all'acquisto locale io sarei ben lieta di supportare in toto prodotti europei.

  9. #9
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
    Messaggi: 35,505
    Piaciuto: 122 volte

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    opportunità sia per le famiglie povere (che ogni anno che passa son sempre di più) e per grandi imprese già affermate e con pochi scrupoli

    pericolo per il piccolo artigiano dietro casa e i lavoratori dipendenti delle imprese sopra citate.

  10. #10
    I run these tracks thorpe
    Uomo 39 anni da Vercelli
    Iscrizione: 6/9/2009
    Messaggi: 1,124
    Piaciuto: 119 volte

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    Inizio dicendo che secondo me la minaccia per l'Italia sono gli italiani.
    La Cina è semplicemente il nuovo centro di gravità.

    Lavorando nell'export del tessile-abbigliamento sono a contatto con diverse dimensioni della realtà cinese e posso dire semplicemente questo: loro al momento sono dei centometristi e noi siamo zoppi. Il governo ha favorito l'imprenditoria e le esportazioni in passato e ora, mentre ritira parte di queste misure, gioca comunque con la svalutazione dello yuan per mantenere la bilancia commerciale in positivo. Noi questa cosa non possiamo più farla (al contrario del passato) perché ormai vincolati all'Euro. Ancora, come ha detto giustamente Wittmann, sono finiti i tempi in cui prodotto cinese = imitazione di scarsa qualità. Lo dimostra il fatto che molte marche fanno realizzare prodotti in Cina e quelli sono sicuramente beni qualitativamente accettabili se non buoni, dal momento che la supervisione delle case madri non permette di svicolare dagli standard imposti (tranne nei casi di corruzione, ma ci sono ovunque). Il mercato interno sta crescendo e le loro imprese hanno sempre meno bisogno di esportare, quindi quelle che lo fanno possono permettersi di alzare i prezzi - un trend che sta iniziando proprio ora, almeno nel mio settore. Alzare barriere tariffarie non risolve nulla, dal momento che chi importa beni dalla Cina produce comunque ricchezza che immette almeno in parte nel sistema economico italiano. E' ridicolo e obsoleto nell'attuale contesto economico globalizzato pensare di potersi tutelare limitando la circolazione delle merci. Roba da colonialismo inglese.

    In quanto a "cinesi brutti e cattivi", penso semplicemente che non si stiano comportando né meglio né peggio di tutti gli altri. Giustamente critichiamo le pessime condizioni di lavoro a cui molte persone sono sottoposte, ma spesso dimentichiamo di citare che queste persone scelgono liberamente di sottostare a suddette condizioni, dal momento che la loro alternativa sarebbe morire di fame o di freddo nelle campagne. Con questo non intendo giustificare gli sweatshop, ma è un buon segno che ci siano perché lascia presagire il primo passo sulla scala del miglioramento delle condizioni socioeconomiche della popolazione.
    La Cina ha anche infilato una serie di riforme e di piani di sviluppo economico particolarmente azzeccati non appena il dominio di Mao è crollato; questo denota la presenza di una classe politica e imprenditoriale attenta al cambiamento e aperta alle novità (cosa che noi ci sogniamo). Attualmente la Cina sta investendo moltissimo in energie rinnovabili e ha già superato USA e Italia (ma guarda..)

    L'unico modo in cui possiamo tentare di sopravvivere (e non scrivo di proposito "competere") è appunto quello di puntare sulle eccellenze e sui prodotti legati al territorio, ben conscio del fatto che stiamo parlando di una fetta risibile del nostro PIL. Per tutto il resto non vedo altro che un lento e inesorabile declino per l'Italia, complici anche la nostra mentalità media restia allo sbattimento, i nostri politici amanti dello status quo e il nostro sistema culturale che fa acqua da tutte le parti.

    Buon 2011

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