Ottanta studenti dell'università degli studi di Palermo sono stati bloccati all'ingresso dell'Europarlamento. I giovani erano stati chiamati a partecipare a un confronto sulle mafie e la criminalità transnazionale ma non sono stati fatti entrare perché indossavano una maglietta con una scritta: "No mafia: siciliani contro tutte le mafie". Ma alla fine, dopo ore di attesa, i giovani hanno trovato un escamotage per aggirare il divieto. Dopo essere entrati nel Parlamento, senza t-shirt, gli studenti hanno superato i controlli di sicurezza e appena arrivati alla sala dell'incontro su "mafia e criminalita" se la sono rimessa. "Bisogna riconoscere il coraggio di questi 80 ragazzi che dalla Sicilia sono arrivati fino a Bruxelles per portare un messaggio forte contro la mafia", ha dichiarato David Sassoli, capo delegazione del Pd al Parlamento Europeo, dopo avere inviato la presidenza a fare entrare i ragazzi nel palazzo. Tutto è bene quel che finisce bene. Il divieto di entrare di indossare la maglietta è stato però accolto da Rosario Crocetta, eurodeputato del Partito democratico, e partecipante all'incontro insieme a Giuseppe Lumia, della commissione antimafia italiana con delusione. "Per la sicurezza del Parlamento il fatto che i ragazzi indossino una maglietta con la scritta 'no mafia' è una manifestazione non autorizzata", ha spiegato Crocetta. In questo caso però - conclude - "non c'è alcun riferimento a uno slogan politico. Questi ragazzi stanno manifestando il loro pensiero". Della stessa opinione anche Lumia che racconta di essere arrivato a Bruxelles "per spiegare come le mafie si sono diffuse in tutto il territorio europeo e come riescono a condizionare la vita economica e sociale dei Paesi. Invece - ha aggiunto - ho trovato un clima di chiusura e ottusita. Mi aspettavo - ha concluso Lumia - tutt'altra accoglienza al Parlamento europeo. Sembra che l'antimafia crei imbarazzo".
Città Nuove Corleone: Giovani siciliani bloccati al Parlamento Europeo: "Con la maglietta no-mafia non possono entrare"
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