Ma sono curiosa di sapere quanti bambini ci sono nelle classi elementari
degli altri stati ^^
Magari ce ne stanno 30 pure là e quindi quelli sciocchi sono i nostri.
O forse sono le nostre maestre che non riescono a gestire 30 bambini ^^
Ma sono curiosa di sapere quanti bambini ci sono nelle classi elementari
degli altri stati ^^
Magari ce ne stanno 30 pure là e quindi quelli sciocchi sono i nostri.
O forse sono le nostre maestre che non riescono a gestire 30 bambini ^^
Lì nelle medie parla di 35.
La maggior parte dei quali stranieri.
comunque la pensiamo, bisogna riconoscere tutti che l'argomento è complicatoe che la ricetta non ce ',ha nessuno
a parte i soliti discorsi e che io sono d'accordo con il distribuire meglio alunni stranieri nelle classi, dare più fondi ecc... (ma vabbè parliamo di un governo tv-cratico.. la gente intelligente e informata va a loro discapito..)
volevo rendere più "incisivo" il fatto che la gelmini ha dichiarato pubblicamente che il tetto del 30% non coinvolge i figli di stranieri nati in italia mentre nel testo non c'è menzione di questa cosa
e non vorrei che fosse la solita stronzata all'italiana.
bene secondo me, anche se il 30 per cento è tanto preferirei il 20
un governo di sinistra metterebbe degli obblighi ai datori di lavoro per assumere una quota di immigrati, meno male che se ne stanno all'opposizione vah
gli stranieri.. se ne stiano al loro paese che creano solo problemi.Scuola, nel Lazio il limite degli stranieri allargato anche ai bimbi nati in Italia
Il Municipio VI: il provvedimento del direttore regionale supera il decreto Gelmini sul tetto del 30% valido solo per alunni arrivati da altri Paesi
Nelle scuole del Lazio sarà fissato un tetto del 30% per l’iscrizione di tutti gli alunni stranieri, anche per quelli nati in Italia e per quelli che conoscono la lingua italiana ma figli di stranieri.
Un provvedimento che differisce da quanto previsto dal recente decreto del ministro Gelmini, che include nel 30% solo gli alunni non nati in Italia e non «italofoni». A riferirlo è Giammarco Palmieri, presidente del VI Municipio di Roma, uno dei più multietnici della capitale.
«In una riunione svoltasi alcuni giorni fa con i dirigenti scolastici del territorio e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale – ha spiegato Palmieri – quest’ultimo ha detto ai dirigenti scolastici che non saranno concesse deroghe riguardo eventuali sforamenti del tetto del 30% e che saranno inclusi in questa percentuale anche gli alunni stranieri nati in Italia e gli ‘italofonì».
«Non condividiamo la rigidità di questo provvedimento – ha sottolineato Palmieri – le situazioni vanno analizzate caso per caso, perchè per i bimbi avere la possibilità di frequentare la scuola nel proprio territorio è un valore che va preservato. In questo modo, infatti, si rischia di spostare diversi alunni in scuole lontane dal loro quartiere. Altri istituti, invece, rischierebbero di chiudere».
Scuola, nel Lazio il limite degli stranieri allargato anche ai bimbi nati in Italia
vero?
non so se è già stata detta, probabilmente sì..
ma mettiamo caso che in una classe si superi questo famoso tetto del 30%..
su 30 alunni, mettiamo caso che 15 siano figli di immigrati..
ora, chi decide quali degli alunni "immigrati" debba rimanere nella classe, e chi invece deve andarsene? su quale base? se conoscono il dialetto del posto? se sanno riprodurre la ricetta della polenta conciata? chi sa il va pensiero rimane e chi non lo sa va nella classe dei neri?
altra cosa.. come si può pretendere un giusto inserimento degli immigrati (poi oh, se pensiamo che anche i bimbi siano stupratori/delinquenti etc etc ^^) nella nostra società, se già dall'inizio impediamo che vengano liberamente a contatto con i loro compagni italiani?
altra cosa..
mettiamo caso, una prima elementare..
in che modo dei bimbi di 6 anni figli di immigrati, in un contesto di loro coetanei che non sanno leggere nè scrivere, che non sanno far di conto, che sono ancora "tabulae rasae", ecco in che modo possono "rallentare gli studenti italiani"?
capisco in una terza media, con mezza classe cinese che non spiccica parola di italiano, e mezza classe italiana (che comunque non spiccica parola di italiano XD).. ma nelle elementari, dove di per sè i bambini sono tutti in corso di formazione elementare.. non vedo il problema..
altra cosa.. ma se un ragazzo abbia la sfortuna di essere immigrato, seppur regolare.. e voglia (sia mai!) andare a scuola.. mettiamo caso che non è proprio bravissimo..
perchè per lui non valgono i classici rimedi (bocciatura, corsi extrascolastici..) ma c'è la presunzione che possa impedire agli altri di lavorare normalmente?
perchè se parliamo di questo, allora dovremo anche preoccuparci di tutti i ragazzi italiani "brocchi".. per loro non vale il discorso che "se vai con lo zoppo impari a zoppicare"?
per concludere, secondo me si sta creando un problema inesistente..
un bimbo immigrato che inizia la prima elementare, semplicemente è come tutti gli altri bimbi, deve imparare tutto-----> non credo ci siano problemi (io confesso di aver iniziato la prima elementare senza saper leggere!!)
un ragazzo un pò più grande, che non ha una buona preparazione linguistica italiana, semplicemente avrà l'insufficienza nella materia (come tutti quelli che non sanno l'italiano.. e ce ne sono molti che non sanno la grammatica eh.. ma mooooolti), quindi starà a loro studiare di più, o fare corsi extrascolastici (in genere le scuole fanno corsi di recupero, non vedo il problema..io avevo l'insufficienza di fisica e andavo tranquillamente ai corsi..) oppure verranno bocciati, come succede con gli studenti italiani che non ottengono le sufficienze necessarie..-----> non vedo anche qui il problema..
insomma, non capisco perchè l'ignoranza di un immigrato dovrebbe essere più castrante dell'ignoranza di un italiano
(ma vabbè che abbiamo un ministro della giustizia che SCRIVE in documenti di legge "FRAGRANZA di reato" le brioches assassine )
Mi sembra giusto mettere un tetto per evitare il discorso classi-ghetto dove non si impara nulla..