Probabilmente la musica peggiore sono molte canzoni di cantautori italiani alla sanremese, semplicemente perché è musicalmente irrilevante.
La musica House, pur giustamente criticata, tuttavia risponde al requisito fondamentale della musica, cioè di essere una forma d'arte che si esprime attraverso i suoni: chi ascolta house ascolta suoni, non parole.
Invece moltissime canzoni italiane hanno un senso solamente grazie al loro testo, comprese quelle premiate e decantate come "ti regalerò una rosa" di Cristicchi. Se tunz tunz è brutta musica, una canzone che si ascolta solo per il testo non è musica affatto.
Qualcuno potrebbe dire che vale anceh per l'hip hop, ma secondo me non è così, perché in realtà molti testi hip hop (di quello buono, ovviamente) sono anche poco comprensibili o senza molto senso, ma le canzoni si ascoltano per il loro contenuto ritmico.
non penso ci sia un genere peggiore. Io direi che in ogni genere c'è un meglio e c'è un peggio. Infatti, in generi che pensavo di non sopportare come techno, hardcore e house, ho trovato dei compositori (dj è riduttivo) niente male.
Non c'è niente in cui impegolarsi, qui non si sta parlando di rapporto musica - poesia o su cosa renda bella una canzone, qui si sta dicendo qual'è il genere MUSICALE peggiore, ebbene, è quello che si ascolta SOLO per le parole, cioè dove la musica di fatto è irrilevante. Magari poi la canzone in sé è bellissima, ma canzone non significa necessariamente musicalità.
Se io scrivo una bellissima poesia su una tela, forse ho fatto un'opera d'arte lo stesso, ma dal punto di vista puramente pittorico non ho fatto nulla.
In realtà questo significar ridurre la pittura alla mera tecnica pittorica. Perché magari scrivendo una poesia su tela con un tratto particolare, con una determinata e voluta organizzazione dello spazio e con una finalità concettuale definita, o magari per il mero fattore estetico della parola, dal punto di vista della "tecnica" in senso stretto mi sarò impegnato poco, ma ho comunque fatto "pittura" in senso alto. Lo stesso vale per il cantautorato. "Suzanne" di Leonard Cohen esisteva anche prima come poesia. Poi è sopraggiunta la musica e il testo stesso si è caricato di significazioni ulteriori proprie del mezzo musicale e che ne arricchiscono il significato. Se vogliamo dirla tutta, nella poesia c'è la "musica" perché c'è un'organizzazione delle parole (quindi suoni) nel tempo attraverso una struttura ritmica, metrica e prosodica che è alla base della concezione occidentale di "musica".
house.
house e techno
ma anche la musica neomelodica napoletana è inascoltabile.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
La musica (in occidente) nasce proprio per accompagnare le parole.
Il punto è che c'è una bella differenza tra come sono accompagnate le parole in "Smisurata preghiera" e "ti regalerò una rosa". In uno dei due casi c'è una gran musica che accompagna una bella poesia, nell'altro c'è una bella poesia che, dovendo andare ad un concorso di canzoni, è stata accompagnata con qualche nota. Il fatto che poi abbia vinto dimostra come la belleza delle parole sia molto più semplice da comprendere rispetto a quella della musica, altrimenti avrebbe vinto "il terzo fuochista" di Tosca, che per la critica aveva il massimo dei voti, ma poi è rimasta quasi sconosciuta.