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Zeitgeist
Allora è deciso, sospendiamo il giudizio su ogni cosa (dalla politica alla morale alla religione) perché non possiamo avere di nulla conoscenze precise. Per il resto, accontentiamoci di dire che tra una vita fatta di droga ed alcool ed una invece che privilegia il principio di autoconservazione, non c'è differenza.
:lol:
Definitivamente è questa la mia opinione. Chiudo anche io qui.
Ma cosa stai dicendo?
Giudizio, opinione, parere, scelta, hanno campi sematici diversi.
Un giudizio, in questo contesto, ha un campo sematico diverso rispetto, che implica un contesto morale.
Non mettere faccine che ridono, perché non sto dicendo una stronzata.
Ogni termine assume un certa connotazione in questo contesto.
E' ovvio che in questo contesto la parola "giudizio" abbia una connotazione morale. Lo davo per scontato. E' ovvio che in altri contesti, "giudizio" ha altre connotazioni che non c'entrano con quelle che ha in questo.
Stiamo parlando del giudizio sulla vita di un singolo, quello è sbagliato.
E sì fra la vita di un drogato e la vita di un altro non c'è differenza, godono della stessa dignità perché sono due esseri umani.
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La dignità di una vita dipende da come essa viene spesa...potete anche pensare e illudervi che non sia così, ma è e sarà sempre così, che piaccia o no...
Un Hitler non sarà mai considerato uguale ad un Fleming, un Charles Manson non sarà mai considerato uguale ad un Galileo Galilei...e migliaia di altri esempi possibili e simili.
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Wolverine
La dignità di una vita dipende da come essa viene spesa...potete anche pensare e illudervi che non sia così, ma è e sarà sempre così, che piaccia o no...
Un Hitler non sarà mai considerato uguale ad un Fleming, un Charles Manson non sarà mai considerato uguale ad un Galileo Galilei...e migliaia di altri esempi possibili e simili.
Wolv, io non condivido il discorso, ma in ogni caso qui trovo i tuoi esempi un po' esagerati. Un tossicodipendente certo non è ai livelli di Hitler... anche perché una persona che si fa male da sola non reca un danno alla collettività.
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Originariamente inviata da
Wolverine
La dignità di una vita dipende da come essa viene spesa...potete anche pensare e illudervi che non sia così, ma è e sarà sempre così, che piaccia o no...
Un Hitler non sarà mai considerato uguale ad un Fleming, un Charles Manson non sarà mai considerato uguale ad un Galileo Galilei...e migliaia di altri esempi possibili e simili.
Confrontare un drogato con uno che ha amazzato un numero infinito di persone lo trovo un pochino esagerato..
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Holly, io ribadisco il fatto che giudicare è inevitabile, e mi rifiuto di pensare che tu, o un qualunque altro essere umano, davanti ad una situazione riesce a non pensare assolutamente nulla.
MissMoody, non so tu che italiano usi, ma se hai letto quello che ho scritto: non è che chi si droga non può uscirne, PUO' farlo se lo VUOLE, se accetta aiuto, se desidera smettere di drogarsi, se è disposto a farlo. allora sì, che si può essere positivi ed avere qualche speranza.
ma la Winehouse (suppongo) e tantissime altre persone morte per questo motivo rifiutavano aiuto perchè era così che volevano vivere e morire. se non hai esperienze dirette, l'unico modo è leggersi "i ragazzi dello zoo di berlino", forse capirai di cosa sto parlando (mi è sempre rimasta impressa la frase riguardo a uno dei personaggi, morto di overdose: "aveva sempre saputo che sarebbe morto così, ed era l'unico modo in cui voleva morire").
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Originariamente inviata da
Holly
Wolv, io non condivido il discorso, ma in ogni caso qui trovo i tuoi esempi un po' esagerati. Un tossicodipendente certo non è ai livelli di Hitler... anche perché una persona che si fa male da sola non reca un danno alla collettività.
alla collettività forse no, ma a chi gli sta intorno sì!!! mia cugina è morta di overdose ed ha distrutto una famiglia portando mio zio quasi al suicidio.. provo pena per lei? no! rabbia? si!!! è stata un'emerita idiota come tanti altri drogati che hanno distrutto se stessi e chi li amava!!!
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_HaRmOnY_
alla collettività forse no, ma a chi gli sta intorno sì!!! mia cugina è morta di overdose ed ha distrutto una famiglia portando mio zio quasi al suicidio.. provo pena per lei? no! rabbia? si!!! è stata un'emerita idiota come tanti altri drogati che hanno distrutto se stessi e chi li amava!!!
Infatti ho detto collettività...
Lo so che ci si autodistrugge nuoce agli affetti, non alla società, tu hai ragione. Ma io non posso dirti niente sulla tua storia personale, non sono cose a cui potrei mai risponderti in un topic generico senza essere una maleducata.
Ma le persone che si fanno del male da sole non si fanno del male da sole per idiozia... forse è solo debolezza. Non possiamo pretendere che tutti abbiano forza.
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Originariamente inviata da
_HaRmOnY_
Holly, io ribadisco il fatto che giudicare è inevitabile, e mi rifiuto di pensare che tu, o un qualunque altro essere umano, davanti ad una situazione riesce a non pensare assolutamente nulla.
Sì certo, io ho provato compassione, non sono rimasta indifferente.
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Quando l'ho saputo ci sono rimasta davvero di merda per 5 min.
Poi ho pensato che l'ha voluto lei.
E poi ho realizzato che mi dispiaceva solo per le persone che le volevano bene. Perchè in queste situazioni a soffrire sono la famiglia e le persone davvero vicine alla persona.
Alla fine lei non era stupida. Sapeva che se continuava a farsi prima o poi ci sarebbe rimasta. Non dico ce te lo cerchi, ma ci siamo molto vicino.
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Originariamente inviata da
Holly
Wolv, io non condivido il discorso, ma in ogni caso qui trovo i tuoi esempi un po' esagerati. Un tossicodipendente certo non è ai livelli di Hitler... anche perché una persona che si fa male da sola non reca un danno alla collettività.
Va bè, era chiaro che ho fatto esempi estremizzanti sia in positivo sia in negativo, no? :183: Era per far capire :183:
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_HaRmOnY_
Holly, io ribadisco il fatto che giudicare è inevitabile, e mi rifiuto di pensare che tu, o un qualunque altro essere umano, davanti ad una situazione riesce a non pensare assolutamente nulla.
MissMoody, non so tu che italiano usi, ma se hai letto quello che ho scritto: non è che chi si droga non può uscirne, PUO' farlo se lo VUOLE, se accetta aiuto, se desidera smettere di drogarsi, se è disposto a farlo. allora sì, che si può essere positivi ed avere qualche speranza.
ma la Winehouse (suppongo) e tantissime altre persone morte per questo motivo rifiutavano aiuto perchè era così che volevano vivere e morire. se non hai esperienze dirette, l'unico modo è leggersi "i ragazzi dello zoo di berlino", forse capirai di cosa sto parlando (mi è sempre rimasta impressa la frase riguardo a uno dei personaggi, morto di overdose: "aveva sempre saputo che sarebbe morto così, ed era l'unico modo in cui voleva morire").
Intanto modera il tono. Abbiamo opinioni diverse tutto quì.
Credo semplicemente che in uno stato simile non si è in grado di intendere e di volere e che dovrebbero essere le persone che ci amano a "salvarci". E' anche per questo che le morti avvenute in queste condizioni mi mettono tanta tristezza,sono specchio della solitudine della povera anima.