Sarà in vendita nella prossima primavera l'erede della 147: lunga 4,3 metri, larga 1,8 metri e nella gamma motori ci sarà anche un 1750 TBi da 235 CV che andrà a equipaggiare la Quadrifoglio Verde
Anteprima nuova Giulietta
torna l'Alfa più amata
di VINCENZO BORGOMEO
Torna la Giulietta, una delle Alfa Romeo più amate della storia del Biscione: prenderà il posto dell'attuale 147 che dopo anni di onorata carriera andrà in pensione. Per fortuna a Torino, proprio sul filo di lana hanno deciso di chiamare la macchina così e non "Milano" come tutte le indiscrezioni lasciavano supporre: un nome che avrebbe creato problemi anche dal punto di vista sindacale strategico viste tutte le novità sul fronte degli stabilimenti produttivi.
La Giulietta debutterà al prossimo salone di Ginevra di marzo e sarà poi commercializzata in primavera ad un prezzo ancora tutto da definire e stavolta non è facile fare paragoni con la 147 che va a sostituire perché le macchine sono davvero molto diverse.
Non è solo una questione di design, ma di contenuti ed elettronica, di immagine e - addirittura - di posizionamento nella gamma Alfa. Se infatti alcune versioni della 147, ormai a fine vita, si sovrapponevano per prezzi e allestimenti con la MiTo, ora cambia tutto e la Giulietta è davvero ben "scalata" fra la piccola e la 159.
Il design ovviamente riprende la fortunata intuizione dell'old stile reinterpetato in chiave moderna lanciato per la prima volta con la 8C Competizione ma va detto che qui sulla Giulietta "veste" meglio che sulla MiTo: la maggiore lunghezza della macchina aiuta - e molto - a dare slancio al muso e a tutta la macchina.
Dal punto di vista tecnico poi qui debutta il sistema elettronico "DNA" capace di variare la risposta del motore e cambiare radicalmente il carattere alla macchina (agisce su motore, cambio, sistema sterzante, differenziale elettronico Q2, oltre alle logiche di comportamento del sistema di controllo della stabilità), mentre è stato fatto largo uso di alluminio e materiali pregiati per ridurre drasticamente il peso.
Parlavamo di dimensioni. Ecco, qui la nuova Giulietta (per fortuna) non esagera: è lunga 4,35 metri, alta 1,46 larga 1,80 e con un passo di 2,63 metri, meno di quanto molti immaginavano e questo dovrebbe essere una bella premessa per quella dinamica di guida che tutti ricercano in una vera Alfa.
Sulla carta infatti la potenza non manca davvero: la gamma dei motori propone infatti 4 Turbo, tutti omologati Euro5 e dotati di serie del sistema “Start&Stop” per la riduzione dei consumi e delle emissioni: due benzina (1.4TB da 120 Cv e 1.4TB MultiAir da 170 Cv) e due diesel (1.6 JTDM da 105 Cv e 2.0 JTDM da 170 Cv, entrambi appartenenti alla seconda generazione dei propulsori JTDM). E non mancherà il 1750 TBi da 235 CV che andrà sotto il cofano della versione Quadrifoglio Verde. Bentornata Giulietta.
foto:Motori - Repubblica.it
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prendi il muso della mito (perchè ora sfido chiunque dove e quano vuole a dire che il muso di sta macchina non è quello della mito) e il culo della 159 (interno al portellone) misto a quello della mito (esterno al portellone) ed otterrai la Alfa Romeo Giulietta..
ma sta alfa na macchina nuova la farà prima o poi? è da dopo la 147 che stanno giocando sul "tanto c'abbiamo il nome" aspettando che tutti gli alfa fanatici abbocchino.. una volta l'alfa romeo era una gran macchina.. ma quelli erano i tempi della Giulietta.. la VERA Giulietta.. quella che SPINGE.. non TIRA.. tanto per dirne una