Torna la Mini originale: al prezzo di 16.900 euro chiavi in mano un piccolo e intraprendente costruttore bergamasco propone il modello classico, ma nuovo di zecca. Un piccolo evento, che non capita a caso: in questo mese si festeggiano i 50 anni Mini con una gigantesca festa a Silverstone.
Insomma, torna una delle auto più famose della storia dell'automobile, perfettamente identica all'originanale ma con qualche "licenza poetica": la meccanica è quella Dahiatsu, con motore 1000cc 3 cilindri. Una modifica accettabile perché così la Mini è molto più affidabile ed ecologica (è omologata Euro4). Per il resto la clientela può personalizzare la macchina a piacimento, visto che ogni modello è assemblato a mano su specifiche richieste di ogni singolo cliente.
A proposito di assemblaggio: una spiegazione è d'obbligo. La Uk Garage, questo il nome del nuovo "papà della Mini", compra su licenza per l'Italia una scocca del modello originale nuova di zecca (sono in vendita dalla British Motors Heritage che le produce su licenza dopo aver comprato gli stampi originali) e poi la completa con altri pezzi, sempre nuovi, acquistati come ricambi.
Nasce così un'auto d'epoca moderna, disponibile in due versioni, classica (è identica all'ultimo modello venduto fino al 2000 con il marchio Rover) o Sport Pack, dove il cliente veste i panni del designer e si sbizzarrisce con le elaborazioni estetiche.
Il discorso, invece, cambia radicalmente con i modelli a motore posteriore centrale, missili in grado di polverizzare nello scatto da 0 a 100 una Ferrari Enzo o una Zonda Pagani. Due dati per capire il discorso: si arriva fino a 500 cavalli su una Mini alleggerita fino alla soglia dei 500 kg. Siamo insomma a un rapporto peso/potenza da moto. E infatti l'accelerazione è da vera superbike: per scattare da 0 a 100 km/h bastano due secondi circa e meno di 10 sui 400 metri con partenza da fermo. La guida è ovviamente più che impegnativa, ma anche questo fa parte del gioco...
Ovvio che una scocca originale della Mini non possa in nessun modo reggere simili potenze. Così la macchina viene costruita con un robusto telaio in tubi che funge anche da rollbar, sul quale poi viene montata la carrozzeria. I posti sono solo due, e il vecchio vano motore anteriore viene occupato completamente da un gigantesco radiatore, quindi niente bagagliaio.
Per quanto riguarda le scelte di motori si possono montare motori motociclistici (Yamaha R1 o Hayabusa Suzuki 1300cc) con potenze che variano dai 170 Cv dei modelli base fino ai 450 delle versioni turbo.
Per i clienti più tranquilli sono comunque disponibili i motori automobilistici della Honda Civic Type-R
da 220 Cv (elaborabili fino a 400 Cv), ma in ogni caso, nessuna di queste super Mini ci mette più di 3 secondi per scattare da 0 a 100 km/h.
I prezzi? Si va dai 29 mila a 50 mila euro, a seconda delle scelte del cliente. Una cifra alta ma allineata a quella di una Cooper S dell'era Bmw. E non va ignorato il fatto che queste super Mini vengano vendute già omologate per l'uso stradale (grazie a un passaggio in Germania e a una successiva esportazione in Italia). Per saperne di più ecco il sito ufficiale: auto sportive, sports car, tvr, tuscan, noble, milano, ukgarage, italia
(larepubblica)