FAMILY FEELING La rotta è fissata. Con il timone ben saldo nelle mani i responsabili del design Subaru hanno deciso quale sarà nel futuro prossimo il comune denominatore nella gamma delle Pleiadi: il frontale a tre lobi. Dopo la piccola R2 e la Suv Tribeca B9, tocca ora all’Impreza conformarsi al nuovo stile della Casa, cosa che puntualmente avverrà con il lancio del model year 2006 in calendario per l’autunno, dopo una probabile apparizione sotto i riflettori di Francoforte.
NASUTA La rivoluzione parte quasi dalla base del parabrezza. E’ qui che prende origine la doppia nervatura che solca il cofano, convergendo verso il centro e dando al muso un tocco alla Cyrano de Bergerac. La mascherina si articola, come detto, attorno a tre aperture, una centrale a forma di trapezio isoscele e due più allungate ai lati. Dal frontale dell’Impreza scompaiono poi i fari a mandorla per lasciar posto proiettori dalla forma più complessa e slanciata.
FIGLIA DEL VENTO Nella parte bassa si nota inoltre un disegno più pulito per il paraurti, che contribuisce a migliorare il rendimento aerodinamico complessivo. Da questo punto di vista molto curata risulta in particolare la STi. Su questa versione si notano piccole pinne orizzontali ai lati del frontale e branchie in stile squalo per favorire il deflusso dell’aria calda dai passaruota. Sopra il lunotto fa invece capolino un piccolo spoiler che indirizza l’aria verso l’enorme ala posteriore, aumentandone l’efficienza.
MEZZO LITRO IN PIU’ Sempre sulla STi è ormai certo il debutto di un nuovo motore, fedele allo schema boxer e alla sovralimentazione con turbocompressore ma di cilindrata incrementata da due litri a due litri e mezzo. Quanto alla potenza, si parla di un nuovo tetto di 280 cv, mentre la coppia si annuncia un picco massimo superiore ai 420 Nm. Per scaricare meglio a terra questa potenza la Subaru ha lavorato sul sistema che permette al pilota di gestire il differenziale centrale, nell’ambito dell’immancabile schema a trazione integrale permanente, qui a gestione elettronica e con differenziale posteriore a slittamento limitato. Quanto invece al resto della gamma, la novità di maggior rilievo sarà rappresentata da un nuovo motore a benzina aspirato da due litri con distribuzione bialbero accreditato di 165 cv. Questo propulsore, neanche a dirlo quattro cilindri boxer, dovrebbe in secondo tempo entrare anche nei listini Legacy e Forester.
E IL DIESEL? Per il momento, invece, non arriva ancora alcuna voce ufficiale sull’argomento diesel, cui (a malincuore) i vertici della Subaru sembra siano orientati a convertirsi per ampliare la loro penetrazione sul mercato europeo. Per ora continuano a circolare le indiscrezioni circa l’esistenza di un progetto di motori boxer turbodiesel a quattro e a sei cilindri con cilindrate rispettivamente di due e tre litri. Tuttavia, alla luce anche dei nuovi prezzi dei carburanti alla pompa, pare più probabile che si preferisca evitare investimenti eccessivi e montare eventualmente unità a gasolio già presenti nella banca organi della General Motors, nella cui orbita gravita il marchio giapponese.