Ciao zio,
non avrei mai detto di ritrovarmi su un sito a scriverti e a dire tutto quello che ho dentro. che dire? E' un anno che non ci sei più, un anno che mi manche terribilmente, un anno dove a casa dei nonni si sente molto la tua mancanza.
quando vado dai nonni, la casa sembra vuota, il capannone dove lavoravi chiuso e con tutto il tuo materiale da tapezziere, sì, zio , perchè tu eri un bravo uomo e un gran lavoratore, facevi dei divani bellissimi: ora spero che tu im Paradiso abbia fatto un enorme divano per tutti e, dove poter parlare e fumare le tue sigarette.
E' un anno che quando vengo al cimitero con la nonna, la vedo bussare dentro la tua tomba che ti dice: " Maurizio torna a casa, anche solo per un minuto". E' un anno zio che la zia sta male, prende psicofarmaci su psicofarmaci, un anno che Enrico continua a scriverti lettere dove dice che vuole raggiungere il suo papà.
Tornavi a casa quell'8 maggio 2008, in sella alla tua bici azzurra, quando 4 ragazzi, ubriachi e che facevano le gare in macchina hanno fermato la tua vita a 40 anni: gli stessi ragazzi che accompagnavi agli allenamenti insieme al tuo amato figlio Enrico.
Provo odio zio nei loro confronto, io sto male, la notte non dormo e sono piena di crisi di ansia che non mi fanno vivere bene, ma sai una cosa? cercherò di star meglio per te, e ti prometto che prenderò la laurea come ti ho promesso quando ti chiudevano per sempre, perchè dicevi sempre: Non vedo l'ora di vederti laureata finalmente.
ti voglio un bene dell'anima zio te ne vorrò sempre e ti prego proteggici ogni giorno , fa che i nonni trovino un pò di pace. ti porterò sempre nel mio cuore.