Ti dedico la mia incredulità,
nel rendermi conto che domani sarà un anno..
Come ci scivola fra le dita, il tempo..
Ti dedico il freddo delle mie mani,
il chiaro di questa luna pallida,
i rumori in questo giardino triste,
il silenzio di questa mia notte
che ho scelto debba essere senza musica..
Ti dedico la mia felicità di questi giorni
i passi incerti su quella strada buia,
il ricordo dei giorni insieme,
i silenzi che non c'era alcun bisogno di riempire..
Ti dedicheremo i cori del pranzo di domani
i giri dentro al bagno
la troppa poca fame..
Ti dedico il pungitopo che ti ha portato il re
Ti dedico un pensiero ogni volta che passo di lì e alzo la mano..
Ti dedico lo sguardo incuriosito di chi è in macchina con me,
in quei momenti che sono solo i miei..
Quattro righe scritte al volo,
e parte di quelle lacrime che come sempre
ho rimangiato..
PER NON DIMENTICARE.
A Mirko.
E al 16 ottobre 2004