Questo beh, è la trasposizione su carta di ciò che provo quando suono....
...“Non c’è nulla intorno a me, io e lui siamo una cosa sola. Questo suono metallico, un po’ arioso, che sembra quasi un dolce lamento. O una ninnananna, cantata a se stessi, per rassicurarsi nella notte scura. Così suona il mio violoncello. Non suona in nessun altro modo. Riflette le emozioni che provo, e in questo momento sono esattamente queste. Dondolo con lui, la mia mano si guida da sola, la mente è staccata. C’è una nota stonata, qua e là, ma è un po’ come la mia vita. Le note stonate sono tante, in quello che vivo. Si sente il suono dell’aria, la pece che sfrega contro il Sol, che suona così ruvido, il vibrare delle corde. Le mie mani quasi non fanno sforzo a premere sulle corde. Questa è pura libertà, per un attimo. Il mio violoncello triste che suona, ed io con lui. Questo canto un po’ disperato e un po’ malinconico, ma forse queste due cose vanno sempre a braccetto. And I wish you were here. Sembra quasi che tossisca, che sussurri, che cerchi di piangere, ma non ci riesca. Cade una goccia di pioggia sul legno smaltato."