Questa è la storia di una pagina bianca,
riempita precocemente con parole vaganti
e stracciata violenta da una mano franca
satolla di menzogne seppur appaganti.
Rigurgita il foglio,pio e basito,
di luccichi salini perfettamente intriso,
per quel volto angelico da troppi accudito,
rimirarsi al ruscello parendo Narciso.
Posato lo scettro,sfiatate le trombe,
la pagina,onesta e sincera dissente fragorosa
da pensieri violenti della realtà che incombe,
su un corpo angelico dall’anima corrosa.
Univoca disfatta sul foglio in brandelli,
un novizio bottino irrequieto ti attende.
Povera frustrata dalla vita ad acquerelli,
La tua dignità allo specchio inerme s’arrende.