Se ne stava seduta in riva al mare catturando nel petto ogni respiro del tempo.
Il sale disciolto nel vento.
Nel volo di un gabbiano colse l'inequivocabile
suggerimento di cercare le sue risposte oltre l'orizzonte,dove la linea del mare smeraldo
collassa nel cielo cobalto.
La potevano trovare lì, sotto i raggi del sole infuocato, a sciogliere le sue paure.
La quite dopo la tempesta che aveva agitato il cielo giorni precedenti.
Era lì che la videro più volte.
Ella sembrava un'immagine sfocata di una persona morta secoli fa...il fantasma di un'idea forse mai esistita
ma così tangibile e visibile agli occhi dei passanti che non potevano non notare quanto il suo sguardo assorto
mirasse a quelle risposte.
Una spiaggia abbandonata dove le barche non attraccavano più da anni.Il bagnasciuga però aveva conservato nei suoi ricordi
i solchi dei piccoli pescherecci che trovavano riparo su quel lembo di sabbia.
Silenzio.Nessuno osava chiederle cosa facesse lì.Dall'alba al tramonto, sola in ogni nuova notte.
Rivivendo le immagini che rimandavano ai giorni in cui quel lembo di sabbia ormai dimenticato era solito vivere.
La notte.La marea avanzava coi suoi passi lenti e solenni...andando a ricoprire ogni certezza.
Allora ella si spostava per non ostacolare quella mistica avanzata di colori nascosti dal buio.
E se dalla luna riceveva un sorriso, cortese lo ricambiava. E affogando le paure nelle onde discrete e taciturne,senza distogliere lo sguardo,
si allontanava da ciò che per un lungo attimo aveva riportato pace nel suo cuore inondato di malinconia.