Dovrebbe essere l'inizio di qualcosa non ben precisato vi posto l'intro
“Ho sempre creduto che la vita fosse circolare, anzi, sferica.
Una palla di Mozart ripiena di gustosi e piacevoli imprevisti.
Mi sono reso conto, ahimè, di vivere all’interno di un parallellepipedo, dove l’unico orizzonte esplorabile è una parete mobile, ma mai valicabile.
Se avessi l’elasticità del miglior contorsionista potrei sforzarmi di ottenere qualcosa di estremamente intricato: forse è la rassegnazione alla normalità la miglior soddisfazione.
Giovedì, 7 Marzo 1988
Nasce un bambino, peso nella norma. Due, forse tre giorni rinchiuso in una incubatrice, reclusione necessaria, ma pur sempre reclusione: non si comincia sotto i migliori auspici.
“E’ proprio un leone tra queste principessine” – dalla razza umana al rango animale, retrocedo nella catena alimentare: forse sarebbe stato più appagante, chi lo sa.
Passano solo alcuni giorni e ci pensa lo specialista a rovinarmi l’esistenza ancor prima di poter proferir parola: “La colarazione della pelle è giallastra, questo bambino ha l’ittero” – ho avuto anche un’esperienza da cittadino cinese. Qualcuno, lassù, non mi vuole bene.
2008
Vent’anni vissuti a contare le pecore che scavalcano il mio cortile: la staccionata è piuttosto bassa, fatto sta che non sono in grado di emularle, rischierei di rompermi una gamba, alla meno peggio.
Sarebbe semplice aprire il cancello, portarsi all’esterno e urlare al mondo “Ci sono riuscito!”, ma per evitare una vita mediocre, preconfezionata, basata sul “fai tu – faccio io” preferisco rimanere nel mio antro buio, nell’attesa, chissà, di poter esplodere.”