Ovvio l’argomento del mio topic…
Ma ne ho bisogno…ho veramente bisogno di scrivere, di dire ciò ke penso, di ricordare a quelli ke stanno dimenticando, di aiutare chi sta cedendo senza fermarsi, di sostenermi in questa lotta dove, triste a dirsi, mi ritrovo da sola…
Nessuno ha un secondo per ascoltarti, nessuno vuole sentire il dolore degli altri uscire dal corpo e scorrere in fiumi di parole misti a lacrime…
Mi chiedo se le persone abbiano così tanta paura del dolore degli altri…se sia davvero così pesante fermarsi ad aiutare ki continua ad inciampare…
Sono qui, da sola, tutti evitano il discorso, tutti cercano di dimenticare o chi nn ha vissuto questo dolore, cerca di ignorare…
Non voglio farne una colpa a nessuno, è solo ke penso di avere il diritto di domandare…
Ognuno pensa solo ai suoi scopi, i propri interessi…non si fermano neank davanti alla morte…ignorano il dolore…lo evitano…ma ce l’hanno impresso sul viso…
Quel male di vivere…
Forse sono io che sbaglio…ma io il dolore lo subisco, mi tormento, mi uccido dal tanto soffrire…fino al momento in cui riesco a superarlo e a vivere di nuovo, con una ferita in più, ma con la coscienza di avercela fatta con le mie forze inseguendo sempre la verità…
Forse sbaglio nel continuare a pensare a ki nn c’è più…ma non credo…
Cerco di andare avanti cn tutto il dolore k ho dentro, ma senza dimenticare e cerco di nn sentire qnd mi trovo davanti persone ke mi dicono “ah si ho saputo” e cambiano argomento come se la morte nn li toccasse..oppure ki ti elargisce falsi consigli, finge di darti forza e poi girato l’angolo ti sputtana…
Ora vedo davvero quanta gente frivola e stupida c’è al mondo…quanto egoismo gratuito…
Da quando Ivan è morto tantissime persone mi hanno abbandonata, ank “amici” qui sul forum…o se mi parlano mi rugano la minkia (scusate l’espressione ma ho una rabbia verso queste persone difficile da contenere) sulle loro cazzate…e ql nn mi ha ancora baciata, e quella nn me le da e l’altra è fidanzata..e nn ti kiedono neank “cm stai?”….
So k ci sono persone k al mondo soffrono più di me e k hanno problemi più gravi…
L’umanità ha problemi più gravi…
E io sono qui a soffrire per quella ke tanti fra d voi hanno definito “una cosa passeggera”…
Sono sgomenta…senza parole….
Ho deciso di postare per dare sfogo ai miei pensieri, adesso vorrei postare una canzone ke io e lui cantavamo spesso nei pomeriggi d’inverno quando nn sapevamo più trovare una ragione…
Pensavamo ai tanti ragazzi k avevano perso la vita precocemente…cantandola li ricordavamo…era un modo per alleviare il dolore…e promettevamo ke la droga e le cazzate nn ci avrebbero mai preso la mano…
Nessuno dei due l’ha mantenuta quella promessa…
Mi manchi Ivan, mi manchi da morire…
Ti ricordi quell'estate
in moto anche se pioveva
tentavamo un po' con tutte
cosa non si raccontava
ci divertivamo anche
con delle cose senza senso
questo piccolo quartiere
ci sembrava quasi immenso
Poi le strade piano piano
ci hanno fatto allontanare
e il motivo sembra strano
non lo saprei neanche dire
solo ti vedevo qualche volta
in giro con quegli altri
tu che mi dicevi
qualche sera passerò a trovarti
io che avevo i fatti miei
ti ricordi quella
con quegli occhi grandi bianchi
mi dicevi è troppa bella
forse è stato il tempo
forse quella solitudine
che ci portiamo dentro
però credimi
se tornerai
magari poi
noi riconquisteremo tutto
come tanti anni fa
quando per noi
forse la vita era più facile
Forse è stato il tempo
forse quella solitudine
che ci portiamo dentro
troppo grande per noi
Ti ho rivisto stamattina
sul giornale la tua foto
steso su quella panchina
non sembravi neanche tu
forse te la sei cercata
forse non sei stato forte
non m'importa ma non so
se eri pronto per la morte
io che ho sempre i fatti miei
con un'altra donna
con degli occhi grandi
che anche tu
mi diresti è troppo bella
forse è stato il tempo
forse quella solitudine
che ci portiamo dentro
però credimi
se tornerai
magari poi
noi riconquisteremo tutto
come tanti anni fa
quando per noi
forse la vita era più facile
se tornerai
magari poi
noi riconquisteremo tutto
come tanti anni fa
quando per noi
forse la vita era più facile