Questo è il testamento di un codardo.
Sono un codardo perchè da giorni ho paura del buio, perchè non voglio pensare al passato nè al futuro, perchè piango se penso al presente.
Sono un codardo perchè ho formulato un pensiero, uno scrupolo, un "se", un "ma" per ogni kilometro che ci separa, perchè ho messo a tacere l'anima, perchè ho lasciato che l'io venisse prima del noi.
Sono un codardo perchè non trovo più la forza per vivere, perchè non trovo la forza per uccidermi, perchè non trovo una via di mezzo.
Sono un codardo perchè non riesco a dormire se prima non mi ammazzo gli occhi su un libro di cui non comprendo le parole, perchè non voglio che i pensieri riaffiorino in me, perchè vorrei essere ovunque ma non in me.
Sono un codardo perchè la TV è diventata la mia ancora, perchè lascio che mi riempia la testa portandomi lontano, perchè non trovo un senso in tutto questo.
Sono un codardo perchè ho perso il nucleo, la ragion d'essere di tutte le mie cose, la scintilla di vita, perchè non mi riconosco nelle mie azioni, perchè nemmeno mi guardo più in faccia.
Sono un codardo perchè ho creduto che 13 rose potessero parlare al posto mio, perchè non so mai cosa dire, perchè le cose che faccio sono sempre le più sbagliate.
Sono un codardo perchè lo ammetto solo adesso, perchè devo sbattere il muso contro i problemi prima di vederli, perchè sono lento a capire.
Sono un codardo perchè vedevo la famiglia come un insieme di persone e non come la somma di 1+1, perchè ero pronto a proteggerti da tutto tranne che da me stesso, perchè io sono la sintesi di tutto questo.
Anzi, ero. Ma non c'è più nessuno per scoprirlo.