[img][images/thumbs/Il lupo_joelpeterwitkinthekissib5.jpg]http://img217.imageshack.us/img217/539/joelpeterwitkinthekissib5.jpg[/img]
Ha baciato la morte stanotte,
quell'uomo di grigio inventato.
Rigira la luna tre volte,
un bacio seccato.
E guardami piccolo seme,
guarda la giostra di un'anima doppia,
io di giallo seminata speme,
ora giro, saltello, in sol coppia.
Sentitelo, parla di nero.
Guardate quell'anima scura,
si bacia, s'osserva sincero.
Sputategli addoso, che punizion sia dura.
E aspetta avvocato tremendo,
attendi che passi la sera,
lasciami in pace, col mio tormento,
io ti prego, perdona, accalora.
L'anziana tua ombra, mi prega ancora,
mi diverti pagliaccio, stordito invecchiato.
ora lascia che morte continui ora,
ciò che con te avea pria iniziato.
Attendi, signora, io ti prego,
che girare ancor mi disgusta,
concedimi un ultimo pregio,
scender giù e far la cosa giusta.
Tu cianci di cose d'amore,
mi par di capire da ghiaccio negli occhi,
t'affanni perdendo minuti e le ore,
per un piccolo gioco donato agli sciocchi.
Suvvia, nera notte, qual servigio ti serve?
Purchè io possa per un lampo tornare,
da colei, che non abbia riserve,
che non debba soffrire pe'l nero mio cuore.
Mi diletti, sacco d'ossa rotte,
che forse da un lato m'aggradi.
Ma, dimmi, pria che passi notte,
Di cosa soffri, invocando i padri?
I' partia senza baciare almeno,
il nome di piccola dea, di guancia novella.
I' cadea nell'oscuro felpato in modo ameno.
e' buffo lo so, ma dimenticai di dirle quanto fosse bella.