WARNING: CONTIENE CAZZATE!
Guardavo il fiume che scorreva lento
sotto le arcate di un ponte di pietra.
Più non tardai nell’impugnar la cetra,
nè potrei dir s’ ero triste o contento
Morivano a milioni le formiche
schiacciate dal rimorso dell’eccidio.
Un tempo conoscevo un certo Emidio
che amava scotennare le sue amiche.
Non è che lo facesse con malizia
era per lui solo una distrazione:
guardare troppo la televisione
gli aveva procurato l’itterizia.
E dietro il monumento di Mazzini
spacciavano cartocci di magnesia
giurando ch’era della Polinesia
e che ci si drogavano gli Alpini.
Allah quel giorno s’era alzato storto
- e già di suo era un poco permaloso.
“Col cazzo sono il misericordioso
se sento dir che Maramao è morto!”.
Fu lì che s’alzò un turbine di sabbia
venato di ketchup e majonnaise;
avrei voluto leggere Pavese
ma più non ci vedevo dalla rabbia.
Ripresi in mano allora gli ‘Epigrammi’
sfornando il mio cipiglio più marziale.
Guardai dalla finestra: era Natale
Baciai un dirigente, senza drammi.
Appesi all’alberello un fiocco rosa
per dire che la birra era alla spina.
Il panettone ha l’uva sultanina
ma una crociera Costa è un’altra cosa.
Non dico che sia questo l’obiettivo
di quando sono stato concepito
però mi sono troppo divertito
a cazzeggiare un po’ senza motivo