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tu sogni, io voglio
Marco e Leonardo erano grandi amici, nonché studenti diligenti: entrambi coltivavano un’ardente passione per la filosofia, divoravano trattati su trattati e trascorrevano intere serate a confrontarsi intorno al pensiero dei loro filosofi preferiti.
Si diplomarono al liceo classico con il massimo dei voti e cominciarono a prepararsi per l’Università.
Erano i primi di agosto quando Marco telefonò a Leonardo, informandolo che la sera stessa sarebbe dovuto partire alla volta di Torino per motivi famigliari. Entrambi erano molto tristi, e decisero di incontrarsi nel bar che erano soliti frequentare.
Marco guardò fisso negli occhi l’amico:
“Leo, facciamo un patto: tagliamo i contatti. Ci risentiremo quando uno di noi due sarà diventato professore di filosofia. Faremo la differenza, ci metteremo in luce, diventeremo dei grandi docenti, e nel minor tempo possibile, così potremo risentirci presto e condividere la nostra gioia”.
“Ehi, che idea! Darò il massimo così potrò chiamarti prima io!”
“Vedremo…” disse Marco sorridendo.
I due brindarono e si congedarono con un vigoroso abbraccio.
Passarono i giorni, e i ragazzi si iscrissero alle rispettive università, quella di Torino e quella di Trento.
Nel corso degli anni Marco concluse brillantemente gli studi, pubblicò due opere, conseguì il dottorato e divenne ricercatore universitario. Sfornò fin da subito numerose ricerche che circolarono in tutto il mondo. Ebbe così successo che dopo soli due anni fu nominato professore ordinario.
Pur dovendo districarsi tra mille impegni non aveva mai dimenticato Leonardo, e dopo aver terminato la sua prima lezione da professore ordinario lo chiamò.
“Ciao Leo! Ce l’ho fatta! Sono professore di filosofia! Finalmente posso risentirti!”.
“Marco, che sorpresa! Certo che ne hai fatta di strada!” disse cercando di mostrarsi entusiasta.
“Leo, questo fine settimana passerò a trovarti così mi racconterai le tue vicende”.
I due amici si congedarono.
Pochi giorni dopo il campanello della casa di Leo prese a suonare, era Marco, che l’abbracciò calorosamente.
“Leo, finalmente! Dimmi come stai!”
I due si sedettero intorno al tavolo e cominciarono a discutere: Marco era entusiasta ed energico come non mai, Leonardo invece faceva trapelare una vena di tristezza e malinconia.
“Leo, allora, presto mi seguirai?”.
“Marco, mi sono laureato, con un voto alto ma non eccellente, e ora lavoro in un’agenzia immobiliare”
“Ah, io ti pensavo già ricercatore… Che ti è successo?”
“Sognavo di diventare professore, mi immaginavo un giorno seduto dietro a una cattedra a insegnare, però non ce l’ho fatta… Ero troppo distante dalla realtà… Ma tu come hai fatto?”
Marco rimase interdetto per qualche secondo, e poi rispose con tono severo: “Leo, io non sognavo di fare il professore, io volevo diventare professore”.
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bella storia, gran significato...scrivi benissimo già te l'ho detto...complimenti!
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Originariamente inviata da .:lullaby:.
è vera la storia? :roll:
Questa storia è frutto del mio sacco.
Spiega la differenza tra chi sogna e chi vuole. Il primo vive di immagini e speranze, il secondo agisce.
Chi vuole ottiene risultati, chi si limita a sognare ottiene un pugno di mosche ;)
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Originariamente inviata da cleppy
bella storia, gran significato...scrivi benissimo già te l'ho detto...complimenti!
Grazie cleppy :)
Riguardo alla forma, il mio scopo è far sì che veicoli bene la sostanza :)
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Originariamente inviata da =Nemesis=
Riguardo alla forma, il mio scopo è far sì che veicoli bene la sostanza :)
Volere è potere. breve, sontetico, efficace. :nice:
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Non comprenderò mai l'ostinazione di chi crede che il mondo dipenda dalle proprie mani.
Se vuoi, non necessariamente puoi.
Nulla è facile come ti ostini a dimostrare nelle tue storie, nei tuoi decaloghi.
Poi vabbè, sono opinioni.
Ma la gente si scemunisce, dietro queste promesse di onnipotenza.
Comunque scrivi bene.
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Originariamente inviata da grimmy
Non comprenderò mai l'ostinazione di chi crede che il mondo dipenda dalle proprie mani.
Se vuoi, non necessariamente puoi.
Nulla è facile come ti ostini a dimostrare nelle tue storie, nei tuoi decaloghi.
Poi vabbè, sono opinioni.
Ma la gente si scemunisce, dietro queste promesse di onnipotenza.
Comunque scrivi bene.
Io parlo per esperienza, non per sentito dire ;)
E non prometto onnipotenza, bensì risultati
Ciao :)
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bella, mi piace :)
ho letto anche quella di jim
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Originariamente inviata da mimì_
bella, mi piace :)
ho letto anche quella di jim
grassie :) :kiss:
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Originariamente inviata da =Nemesis=
Io parlo per esperienza, non per sentito dire ;)
E non prometto onnipotenza, bensì risultati
Ciao :)
Posso anche quotare,
ma scordati di diventare professore ordinario in due anni... :nice:
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Originariamente inviata da =Nemesis=
Io parlo per esperienza, non per sentito dire ;)
E non prometto onnipotenza, bensì risultati
Ciao :)
Che sei?! un detersivo?! :P
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Originariamente inviata da grimmy
Non comprenderò mai l'ostinazione di chi crede che il mondo dipenda dalle proprie mani.
Se vuoi, non necessariamente puoi.
Nulla è facile come ti ostini a dimostrare nelle tue storie, nei tuoi decaloghi.
Poi vabbè, sono opinioni.
Ma la gente si scemunisce, dietro queste promesse di onnipotenza.
Comunque scrivi bene.
Io vedrei le storie di =Nemesis= come mezzo di spronamento, più che come promessa di risultati garantiti.
E in questo direi che sono valide, anche perchè effettivamente scrive bene per davvero ;)
I risultati, poi, in effetti non te li può garantire nessuno, e in questo hai perfettamente ragione, grimmy, ma prova a limitarti a leggere quelle storie con un'ottica del tipo che uso io ;)
Chiaro che se lotti, niente ti garantisce che vincerai. Ma se non lotti neanche, allora è garantito che perderai.....
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[quote="darkness_creature"]
Io vedrei le storie di =Nemesis= come mezzo di spronamento, più che come promessa di risultati garantiti.
E in questo direi che sono valide, anche perchè effettivamente scrive bene per davvero ;)
I risultati, poi, in effetti non te li può garantire nessuno, e in questo hai perfettamente ragione, grimmy, ma prova a limitarti a leggere quelle storie con un'ottica del tipo che uso io ;)
Chiaro che se lotti, niente ti garantisce che vincerai. Ma se non lotti neanche, allora è garantito che perderai.....[/quote]
esatto...penso sia questo il vero messaggio
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Originariamente inviata da grimmy
Non comprenderò mai l'ostinazione di chi crede che il mondo dipenda dalle proprie mani.
Se vuoi, non necessariamente puoi.
Nulla è facile come ti ostini a dimostrare nelle tue storie, nei tuoi decaloghi.
Poi vabbè, sono opinioni.
Ma la gente si scemunisce, dietro queste promesse di onnipotenza.
Comunque scrivi bene.
Condivido appieno il tuo intervento. :ok:
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Originariamente inviata da margot
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Originariamente inviata da darkness_creature
Chiaro che se lotti, niente ti garantisce che vincerai. Ma se non lotti neanche, allora è garantito che perderai.....
esatto...penso sia questo il vero messaggio
Il vero messaggio sarebbe stato quello che dite voi se Marco avesse detto a Leo: "non sei diventato prof di filosofia perché NON VOLEVI diventarci".
Invece lui dice: "Io sono diventato prof di filosofia perché VOLEVO diventarci".
Il messaggio è chiaro: VOLERE E' POTERE. :roll:
Nella prima metà del ventesimo secolo, slogan siffatti hanno portato tutt'altro che cose positive... :no:
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Originariamente inviata da Saiph
Posso anche quotare,
ma scordati di diventare professore ordinario in due anni... :nice:
a dire il vero io ero quello che sognava :D
ora invece ho cambiato atteggiamento e mi sto dando un gran da fare nel mio lavoro, la filosofia me la sono lasciata alle spalle :)
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[quote="margot"]
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Originariamente inviata da darkness_creature
Io vedrei le storie di =Nemesis= come mezzo di spronamento, più che come promessa di risultati garantiti.
E in questo direi che sono valide, anche perchè effettivamente scrive bene per davvero ;)
I risultati, poi, in effetti non te li può garantire nessuno, e in questo hai perfettamente ragione, grimmy, ma prova a limitarti a leggere quelle storie con un'ottica del tipo che uso io ;)
Chiaro che se lotti, niente ti garantisce che vincerai. Ma se non lotti neanche, allora è garantito che perderai.....[/quote]
esatto...penso sia questo il vero messaggio
hai colto appieno :D :)
Sono storie motivazionali :)
Se lette con la giusta ottica ti danno una grande carica :ok:
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Il messaggio è chiaro: VOLERE E' POTERE. :roll:
Un pò' semplicistica come interpretazione, non trovi?
Sotto il cappello della volontà nel racconto troviamo tantissimi elementi: l'amicizia, la motivazione, la passione, l'entusiasmo, il macroobiettivo e gli obiettivi intermedi, la determinazione, l'orientamento all'azione.
Ma per cogliere la ricchezza infusa in questi racconti occorre liberarsi dai pregiudizi ;)
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Originariamente inviata da =Nemesis=
Un pò' semplicistica come interpretazione, non trovi?
Sotto il cappello della volontà nel racconto troviamo tantissimi elementi: l'amicizia, la motivazione, la passione, l'entusiasmo, il macroobiettivo e gli obiettivi intermedi, la determinazione, l'orientamento all'azione.
Ma per cogliere la ricchezza infusa in questi racconti occorre liberarsi dai pregiudizi ;)
Si, ma è il cappello quello che conta e non mi sembra un gioco onesto volerlo adesso confondere con altri ingredienti.
Per altro, divento maggiormente severo nel giudizio tanto più tali ingredienti sono apprezzabili e alcuni, come l'amicizia, la passione e l'entusiasmo, sono cose troppo preziose per poter essere usate per certi fini...
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ma io personalmente come messaggio ho colto il fatto che se hai delle ambizioni a cui credi veramente devi dare tutto te stesso per riuscire a realizzarle...
il detto VOLERE è POTERE nn penso sia così negativo perchè cmq come ha detto darkness per poter realizzare un sogno uno deve provarci....deve mettersi di vero impegnno per riuscirci...il solo sognare nn basta...mentre già il fatto di crederci veramente ti può aiutare a realizzarlo
poi è logico che nn tutto si può realizzare..
ma bisogna più che altro percepire il messaggio come carica...
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Si, ma è il cappello quello che conta e non mi sembra un gioco onesto volerlo adesso confondere con altri ingredienti.
Per altro, divento maggiormente severo nel giudizio tanto più tali ingredienti sono apprezzabili e alcuni, come l'amicizia, la passione e l'entusiasmo, sono cose troppo preziose per poter essere usate per certi fini...
Se vedi le cose attraverso le lenti deformanti dell'ideologia non è colpa mia ;)
Se associ la volontà a qualche cosa di negativo non è colpa mia ;)
Hai l'assoluta libertà di farlo :)
Io invece ritengo che non ci sia nulla di male a mirare in alto, sempreché si proceda con onestà e tenacia di ferro, senza pestare i piedi a chi si incontra durante il proprio percorso.
Ognuno è libero di fare le proprie scelte.
Tizio, che vuole diventare barman e Caio, che vuole diventare banchiere hanno la stessa dignità ;)
E cmq la storia insegna altro... :)
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Originariamente inviata da margot
ma io personalmente come messaggio ho colto il fatto che se hai delle ambizioni a cui credi veramente devi dare tutto te stesso per riuscire a realizzarle...
il detto VOLERE è POTERE nn penso sia così negativo perchè cmq come ha detto darkness per poter realizzare un sogno uno deve provarci....deve mettersi di vero impegnno per riuscirci...il solo sognare nn basta...mentre già il fatto di crederci veramente ti può aiutare a realizzarlo
poi è logico che nn tutto si può realizzare..
ma bisogna più che altro percepire il messaggio come carica...
C'è una sostanziale differenza fra il msg "se hai delle ambizioni devi dare tutto te stesso per riuscire a realizzarle" e l'altro, che secondo me è quello reale della storia di Nemesis, che invece afferma: "Se dai tutto te stesso riesci a realizzare la tua ambizione".
Io sn concorde con il primo, ma non con il secondo.
Puoi anche farti il culo, ma non è garantito mai il successo.
Se poi qualcuno vuole illudersi del contrario per farsi un po' di training autogeno, libero di farlo; però io ritengo che ritenersi sicuramente in grado di ottenere ciò a cui si ambisce, possa essere un gioco pericoloso, perché porta poi ad agire in quella direzione a qualunque costo. Se anche questo non è l'intendimento di Nemesis, che infatti precisa nel suo ultimo intervento "sempreché si proceda con onestà ", il messaggio che il racconto infonde a me sembra chiaro e ne prendo le distanze...
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Il sogno troppo spesso si esaurisce in un gioco di immagini fine a se stesso.
Bisogna convertire il sogno in obiettivo, e agire in vista del suo raggiungimento!
Marco l'ha fatto ;) Leonardo invece no
La volontà è l'ingrediente con cui ha cucinato il suo eccellente risultato personale :)
Quanti di noi sono soliti dire " Mi piacerebbe..., Vorrei..., ecc."?
Tantissimi.
Ma poi non agiscono, il tempo passa e si trovano costretti a ripiegare su altro, abbandonando così le proprie aspirazioni più profonde, ritrovandosi con una sensazione di vuoto, di mancanza.
I "vorrei" devono diventare "voglio", i "dovrei" devono diventare "devo", i "prima o poi" devono diventare "adesso" se si vuole ottenere davvero ciò che si desidera.
Questo è il succo del brano :)
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Originariamente inviata da =Nemesis=
I "vorrei" devono diventare "voglio", i "dovrei" devono diventare "devo", i "prima o poi" devono diventare "adesso" se si vuole ottenere davvero ciò che si desidera.
Questo è il succo del brano :)
Supponiamo che i "vorrei" diventassero "voglio", che i "dovrei" diventassero "devo" e che i "prima o poi" diventassero "adesso" e che dopo aver modificato in siffatto modo l'approccio con il mio sogno che conseguentemente è diventato il mio obiettivo, io lo fallissi.
Quale deduzioni trarresti dal manifestarsi della suddetta eventualità?
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Supponiamo che i "vorrei" diventassero "voglio", che i "dovrei" diventassero "devo" e che i "prima o poi" diventassero "adesso" e che dopo aver modificato in siffatto modo l'approccio con il mio sogno che conseguentemente è diventato il mio obiettivo, io lo fallissi.
Quale deduzioni trarresti dal manifestarsi della suddetta eventualità?
Puoi sempre cambiare strategia e continuare a lottare!
Edison ha collezionato 1027 esperimenti falliti prima di riuscire a inventare la lampadina; nessuno avrebbe scommesso un soldo su di lui.
Ma ce l'ha fatta.
Molti di noi si fermano dopo i primi due o tre tentativi. Molte aspirazioni, poi, soffocano sul nascere.
Anche se non raggiungessi l'obiettivo ti saresti comunque messo in discussione e avresti acquisito nuove abilità.
Ne usciresti a testa alta.
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"meglio un uovo oggi che una gallina domani"
vorrei un futuro perfetto con tutto quello che si potrebbe desiderare.
ma preferisco godermi il presente cercando di costruirmi un futuro che passo dopo passo si sta formando...e lo prenderò come verrà a questo punto...
senza niente di particolare, piccole cose che ho messo da parte senza rinunciare a niente, che però mi daranno soldisfazione.
e mi va bene così.
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Quote:
Originariamente inviata da =Nemesis=
Puoi sempre cambiare strategia e continuare a lottare!
Edison ha collezionato 1027 esperimenti falliti prima di riuscire a inventare la lampadina; nessuno avrebbe scommesso un soldo su di lui.
Ma ce l'ha fatta.
Molti di noi si fermano dopo i primi due o tre tentativi. Molte aspirazioni, poi, soffocano sul nascere.
Anche se non raggiungessi l'obiettivo ti saresti comunque messo in discussione e avresti acquisito nuove abilità.
Ne usciresti a testa alta.
Se ammetti la possibilità che l'obiettivo non venga raggiunto, divento più disponibile nei confronti della tua storiella. Però in questo caso si dovrebbe concedere anche a Marco di averci provato, pur definendo lui un sogno e non un obiettivo la meta da raggiungere.
Inoltre c'è il fatto che se io e te ci prefiggessimo ognuno il proprio obiettivo, ipotizzando che il tuo obiettivo fosse quantificabile con 10 e il mio invece con 1000, il tuo sarebbe raggiungibile molto più agevolmente del mio. Se alla fine dei giochi tu hai ottenuto 10 e io 800, pur avendo io realizzato molto più di te, tu saresti un vincente e io un perdente!
In conclusione ci trovo più contro che pro a vivere in una società dove si "devono" raggiungere degli obiettivi. Ne preferirei di gran lunga una dove tali obiettivi si "possono" raggiungere...
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scusami, non voleva essere un attacco nei confronti del tuo racconto, nè tantomeno nei tuoi confronti, quanto piuttosto una considerazione sulla tua recente linea di pensiero.
Il dividere l'esistenza in obiettivi, la schematizzazione di ciò che è bene e ciò che male mi urtano in modo inverosimile, rendono tutto molto "detersivo", come ha detto roserouge.
Poi vabbè, sono opinioni. Personalmente, non vedo di buon occhio i generici ottimismi alla "Sii manager di te stesso", o "Diventa felice in cinque facili mosse"...
Comunque, ripeto, scrivi bene. Pace e amore ^^
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Originariamente inviata da .:lullaby:.
"meglio un uovo oggi che una gallina domani"
vorrei un futuro perfetto con tutto quello che si potrebbe desiderare.
ma preferisco godermi il presente cercando di costruirmi un futuro che passo dopo passo si sta formando...e lo prenderò come verrà a questo punto...
senza niente di particolare, piccole cose che ho messo da parte senza rinunciare a niente, che però mi daranno soldisfazione.
e mi va bene così.
il porsi delle mete a tuo avviso pregiudica la possibilità di vivere bene il presente?
Dissento :D