Davanti a quel fuoco che tutto distrugge, io penso. Sì, penso a noi. Penso a quella sera nella quale siamo rimasti soli in quella splendida stanza, abbracciati e immobili a fissare quelle lingue di fuoco che fanno solo paura, che fanno perdere la speranza, che trasformano tutto in cenere, ma che a volte riescono a essere persino romantiche. Il calore che usciva da quel caminetto, il tuo profumo, il nostro amore. Tutto questo non finirà mai.
Il fuoco continua la sua corsa, continua a bruciare tutto, ma non la mia speranza, non il mio amore. No questo non può essere distrutto. Quella sera mentre io guardavo il colore e le forme del fuoco, tu mi hai raggiunto, mi hai preso tra le tue braccia, io mi sono girata e tu per la prima volta, guardandomi negli occhi mi hai detto “TI AMO”. Non riuscivo a credere a ciò che dicevi, ma anche io ti amavo e ti amo ancora.
Il fuoco ha lo stesso colore dell’amore. Quel colore che io amo da quando sono nata, quel colore che per te non significava niente, quel colore che ora ci lega, perché quella sera è stato quel colore a darti coraggio. Tu stesso mi hai detto che il rosso è un colore forte ed è in contrasto con i miei occhi che invece sono color ghiaccio. Mi dicevi sempre “La prima volta che ti ho visto, quasi avevo paura, i tuoi occhi sembravano non poter trasmettere nulla. Ora invece guardando i tuoi occhi vedo ciò che hai dentro, sei un angelo, il mio angelo!”. E io ogni volta ti fissavo e trattenevo le lacrime, ogni tua parola, ogni tuo gesto per me era sempre e solo una conferma del tuo amore. Io non ne ero all’altezza o forse è questo ciò che credevo.