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Ho scostato i tuoi folti capelli e ho scoperto la fronte e gli occhi scuri, sgranati, seri, inquisitori. I tuoi occhi così tristi - magari sapessi il motivo - che tuttavia, in ogni lettera, sento pronti a illuminarsi, a spalancarsi. I tuoi occhi alla Giulietta Masina (alla fine di Le notti di Cabiria, ricordi?). E con quello sguardo mi chiedi allora: chi sei? Non so, vorrei essere chiunque il tuo sguardo vede in me. Si, se solo non avrai paura di vedere - forse sarò. [...] Anche adesso, mentre scrivo, la mia anima si strugge quando ridi, quando tremi, quando ti stringi a me, perché, come nessuna delle donne che mi hanno abbracciato, so che tu ti stringerai a me completamente, nella tua interezza, perché sei viva. Ho annotato dentro di me questo piccolo particolare che ha sempre attirato la mia attenzione. Perché le donne, capisci, mi hanno sempre abbracciato, all'inizio, solo con metà corpo, metà del loro corpo contro il mio corpo affamato. Solo un seno, per essere precisi (anche se non so come abbraccino gli altri uomini). Mentre tu hai violato questa legge femminile proclamando con il tuo corpo che sei fedele e hai degli obblighi esclusivamente verso l'uomo che sono, non verso la totalità delle donne che sta dietro di te.
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Con suo disappunto, non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell'uomo. Gli è solo dato di scegliere come atteggiarsi quando il destino chiamerà sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere.
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Non è il tempo a cambiarti, ma è come lo hai vissuto a farlo.
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Non stanno perdendo una figlia,
stanno acquistando un figlio
{J.T.}
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Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
William Shakespeare
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io e te siamo una cosa sola. non posso farti del male senza ferirmi. (ghandi)
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Le facoltà mentali descritte come analitiche sono a loro volta difficilmente analizzabili. Ne constatiamo l'efficacia, non altro. Sappiamo che per coloro che ne sono dotati, purché in forma estremamente acuta, sono fonte del più alacre godimento. Come l'uomo gagliardo gode della propria prestanza fisica e si diletta di quelle imprese che impegnano i suoi muscoli, allo stesso modo l'analista si compiace di quella attività mentale che risolve.
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Che cosa mi manca? Mi mancherebbe tanto di morire, perché io l'inferno della vita me lo sono goduto tutto.
- Alda Merini
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-Joel ...
-Sì, mandarina...
-Io sono brutta?
-Uhm?
-Quando ero piccola pensavo di sì. Non è possibile: l'ho detto e già piango. I grandi non capiscono quanto ci si può sentire soli da bambini, come se tu non contassi. Io avevo 8 anni e avevo dei giocattoli, delle bambole: la mia preferita era una bambola brutta che io chiamavo Clementine e la sgridavo in continuazione: non devi essere brutta, sii bella! Che assurdità. Come se, potendo trasformare lei, potessi per magia cambiare me stessa.
-Sei bella.
-Joel, non mi lasciare mai.
-Sei bella sei bella sei bella.
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Patrizio aveva sentito così accosto il tepore della guancia di Eugenia, che per poco non si era voltato a imprimervi un bacio. Il pudore della sua casta giovinezza e il pensiero che gli occhi severamente socchiuso della madre stessero lì a sorvegliarlo con la gelosa diffidenza contro la nuora, lo avevano trattenuto; ma le sue mani stringevano più forte quella di eugenia, e ella gli rispondeva con un sorriso a fior di labbra dolce e stanco, e lo ringraziava con lo sguardo, sorriso anch'esso.
Profumo - Capuana