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Non mi serve tutto quello che abbiamo qui, a me non interessa dove vivremo, insomma chi le ha stabilite queste regole? Dimmi la verità Frank, te lo ricordi? Era la nostra regola di base e lo sai cosa c'è di bello nella verità? Tutti sanno qual è, per quanto a lungo ne abbiano vissuto senza, nessuno dimentica la verità Frank, si diventa solo più bravi a mentire.
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"Va così, rhum e pera,perchè ci sono dei momenti forti che ti lasciano l’amaro in bocca e altri talmente belli da farti dimenticare quel retrogusto sgradevole che ha la vita. Se davvero il fato mi odia, mi accorgerò di aver finito il succo di frutta soltanto dopo aver bevuto l’ultimo bicchiere di rhum, e resterà un cattivo sapore sul mio palato. Ma sarò troppo ubriaco per rendermene conto."
- Charles Bukowski.
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Ti voglio bene. Te ne voglio tanto da spaventarmi. Era molto tempo che non provavo nulla di simile; mi ero quasi dimenticato di quanto possa essere importante avere un'altra persona. Non credo di poterti lasciar andare e dimenticare, e non lo voglio fare. E di sicuro non voglio che la nostra storia finisca qui.
[Nicholas Sparks, Le parole che non ti ho detto]
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- Qui ames-tu le mieux homme enigmatique, dis? Ton père, ta mère, ta soeur ou ton frère?
- Je n'ai ni père, ni mère, ni soeur, ni frère.
- Tes amis?
- Vous vous servez là d'une parole dont le sens m'est resté jusqu'à ce jour inconnu.
- Ta patrie?
- J'ignore sous quelle latitude elle est située.
- La beauté?
- Je l'aimerais volontiers, déesse et immortelle.
- L'or?
- Je le hais comme vous haïssez Dieu.
- Eh! Qu'aimes-tu donc extraordinaire étranger?
- J'aime les nuages... les nuages qui passent... là-bas... là-bas... les merveilleux nuages!
C. P. Baudelaire
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?"Ricordi la prima domanda che ti ho fatto?" "Che cos'è un matto?" "Proprio così. Questa volta ti risponderò senza giri di parole: la follia è l'incapacità di comunicare le tue idee. È come se tu fossi in un paese straniero: vedi tutto, comprendi tutto quello che succede intorno a te, ma sei incapace di spiegarti e di essere aiutata, perché non capisci la lingua." "Ma è qualcosa che abbiamo provato tutti." "Perché tutti, in un modo o nell'altro, siamo folli."
-Veronika decide di morire
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Cos'è che non sopporti?
Quelli che stanno fermi e ti dicono come correre.
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Non diventare mai pessimista: un pessiista l'azzecca più spesso di un ottimista, ma un ottimista si diverte di più. E nessuno dei due può cambiare la marcia degli eventi.
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Hai un nome a cui rispondi, il nome con cui ti chiamano gli uomini. Ma qual è il nome del tuo mistero, il nome a cui rispondono i tuoi ricordi, le tue paure, la tua ispirazione? Credi che ci sia una parola che può descrivere tutto questo? Non c'è: se ci fosse, sarebbe il nome del tuo buio.. Quanti libri nascosti nel silenzio di chi vive immobile, muto, cieco. Avresti mai detto che dietro una brutta copertina, in una testa così mal costruita ci fosse l'ordine e il disordine di una storia? Non ci accorgiamo mai che c'è una pagina nel libro che non riusciamo a capire, la più bianca, la più inutile, che è invece quella per cui tutto è stato scritto. Perché non riusciamo a vederla?
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Dopo che la vita ti ha dato molti schiaffi devi riabituarti anche a un tocco delicato.
(Massimo Bisotti)
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Quando siamo innamorati, ma non sappiamo se il nostro sentimento è corrisposto, abbiamo un problema serio: ci convinciamo con un niente di essere ricambiati.
Per esempio, uno ci dice "Oh ciao, non c'eri ieri a quel corso che seguiamo in tre?" e noi pensiamo "ecco, ODDIO, allora mi ha cercato!".
E ancora, "Oh, ti sei fatta i capelli rosa fosforescenti?" e noi pensiamo "ecco, ODDIO, se n'è accorto...come avrà fatto?"
E' così, c'è poco da fare, e passiamo le serate a pensare a quattro semplici parole buttate lì che qualsiasi persona normale non avrebbe nemmeno ricordato, a fine serata, ma noi sì.
Noi, innamoratissimi, sì.
Non ci sfugge niente, o meglio...ci sfugge tutto.
Il bello è che poi, se veniamo ricambiati davvero, iniziamo ad avere un altro problema serio: ci convinciamo con un niente di non esserlo.
Siamo strani.
susanna