Questa favola è un regalo per Gianni,che stanotte sta malissimo,me l'ha raccontata un fiore in una giornata di pioggia :
Era una triste mattina d'inverno,fuori pioveva e grandinava,Rita stava con lo sguardo fisso fuori dalla grande finestra della sua casetta nel centro di Milano:il mondo fuori era grigio e buio,faceva un freddo da far male al cuore e la povera ragazza si abbracciava al calorifero tremando.
Il suo corpo magro ed esile era tutto un brivido e le sue mani erano gelide...mancava pochissimo a quando si sarebbe dovuta avviare per andare a lavorare...Avrebbe imboccato le stesse strade di tutti i giorni,indossato lo stesso grembiule,servito i clienti con lo stesso sorriso di sempre...Erano ormai 2 anni che Rita viveva a Milano...2 anni esatti che viveva così...due anni in cui l'unico contatto coi genitori era tramite il telefono,due anni che non abbracciava sua madre,due anni che non vedeva suo padre,due anni che non calpestava le calde sabbie della sua terra...Non ci pensava spesso,ma le poche volte che questa idea le balenava per la testa i suoi bellissimi occhi scuri da sarda diventavano rossi e si riempivano di lacrime...e avvertiva,ascoltando il suo cuore,che una parte di esso non era con lei nella grigia città del lavoro...ma ancora a casa sua,la sua vera casa,con i suoi genitori,nella bellissima Sardegna che l'aveva vista nascere 22 anni prima.
Mentre pensava queste cose Rita,senza nemmeno rendersene conto,si era avviata verso il centro commerciale dove lavorava:quella fredda e sterile costruzione bianca e verde,che nei giorni di pioggia le pareva somigliasse tanto ad una prigione.Percorreva di buon passo la strada,con gli occhi fissi nel vuoto,la mente a chilometri di distanza e il cuore straziato dai ricordi.
Sarebbe stato un giorno come molti altri...Rita si fermò un attimo a pensare a tutto ciò che aveva perso il fatidico giorno che aveva deciso di lasciare Monastir,il suo paese in provincia di Cagliari,per trasferirsi in un luogo dove avrebbe potuto trovare un lavoro stabile:vide il mare cristallino della sua terra,vide le amiche con cui era cresciuta,vide gli occhi di sua madre,vide tutti i succulenti manicaretti che perparava per lei,riuscì a sentirne addirittura l'odore,vide il sorriso sornione di suo padre,vide il sole della Sardegna,lo vide benissimo,talmente bene che la acciecò per un istante...Quando riaprì gli occhi c'era davanti a lei un uomo distinto,brizzolato,alto,con una discreta pancia,gli occhiali e vestito di un lungo camice bianco da medico.La osservava attentamente,analizzando ogni sua mossa;irrupe nella stanza una donnina,anch'essa vestita di bianco,con un bicchierone in mano,si avvicinò a Rita con attenzione e le disse con tono amorevole:"Ecco,beva,è un ricostituente,dovrebbe farla sentire meglio".La poveretta ingurgitò l'amara sostanza tutta d'un fiato,mantre medico e infermiera ciarlavano su come fosse stato improvviso il suo svenimento nel bel mezzo della strada e su come fosse stata fortunata ad essere stata vista da un passante che aveva prontamente chiamato l'ambulanza..."Sono rimasta svenuta tutto questo tempo?"chiese la ragazza ancora mezza frastornata...Le rispose il distinto signore vestito da medico:"Sì,signorina,tutto ciò non è affatto grave,ma nemmeno da sottovalutare...Stress,direi,e in una delle sue forme peggiori!Si tratterrà 5 giorni qui in ospedale,dopodichè le prescriverò 7 giorni di malattia,in cui le consiglio di cambiare aria:ha mai pensato ad una bella vacanza,magari in un luogo molto soleggiato?Potrebbe farle bene..."
Sentendo queste parole a Rita si illuminarono gli occhi,anzi,si illuminò tutta...Fece un gran sorriso a quel medico,che in quel momento doveva sembrarle una sorta di buon mago, e,se avesse potuto,lo avrebbe abbracciato e ringraziato di cuore...già...perchè lei sapeva benissimo in quei 7 giorni dove voleva andare...
La protagonosta si chiama Rita,in onore di una ragazza che abita veramente lontano dai suoi genitori e dalla sua terra... :smt010
Fatemi sapere se vi piace...Baciuzzo!