Ardono i sensi raccolti,
in stallo come un pendolo
alla fine dell'oscillazione,

cerco e bramo la mia ossessione
non ho più spazio da colmare
e sudo la materia del mio essere perso.

Sento i battiti accelerati e li conto,
vedo ragni che mi camminano il corpo,
vedo serpenti sul mio cuscino.

Le polsiere e le cavigliere strette alla camicia
non mi fanno cadere verso il cielo,
ma neanche Morfeo mi vuole ingoiare:

passerà la vita, così l'ho riassunta
terra o cielo non fa differenza
voglio solo l'ultimo bicchiere di felicità presunta.