Essere una palla
Essere la palla bianca del biliardo in una finale mondiale
Sfiorare appena la palla gialla
E farla partire piano a perpendicolo
Per abbattere il birillo rosso
Essere il pallone ovale schiacciato a terra con forza
Bagnato dal fango e dalle lacrime dell’avanti
Perché la vittoria varrà più di una vittoria:
Ad evitare il cucchiaio di legno
Essere la pallina deformata dall’urto con la racchetta
E un istante dopo, sollevare uno schizzo di terra rossa
Vicino all’incrocio delle righe
Sapendo che grazie a te qualcuno solleverà la coppa d’argento
Essere la palla maledetta di una finale di Coppa Uefa
E stamparti per dispetto due volte sui pali
Assaporando la maligna gioia del regalo per gli uni
Insieme alla sofferenza degli altri
Essere il pallone che compie una parabola perfetta
Mentre suona la sirena
E con il fruscio sordo della retina entrare a canestro
Regalando i tre punti decisivi
Essere una palla da baseball e appiattirsi dopo il colpo
Volare senza smettere mai
Fino al guantone del ragazzino in mezzo al pubblico
E sono quattro punti, signori
Essere la palla di gomma colorata
Con il disegno di un noto pesce pagliaccio
Che rimbalza cento volte al giorno contro il muro
Facendo ridere Alessandro, due anni fra un mese