Questo, questo è il mio regalo.
Ti scrivo con le lacrime agli occhi.
Con il pensiero fisso su di te, riverso su una panchina, al freddo.
Abbandonato lì dai tuoi "amici".
Mi ricordo la nostra prima chiaccherata, la nostra amicizia nata davanti a bicchieri di vino bianco alle 2 del pomeriggio.
Mi ricordo quando m'hai detto « T'ho sentito suonare, alla festa, spacchi ».
Mi ricordo quando t'ho detto « Quelli non ti portano da nessuna parte, devi starci attento »
Mi ricordo della telefonata ricevuta due minuti fà « Roberto è morto. »
T'hanno lasciato morire, come solo i maiali sanno fare.
T'hanno sfruttato, t'hanno lasciato lì. Sulla panchina, a vomitare sangue, a girare gli occhi, ad avere la bava alla bocca.
Ma io mi ricorderò solo i tuoi sorrisoni sotto cassa, il tuo gesto da dietro la parete quando suonavo il disco che tanto ti piaceva.
Questo è per te, amico mio.
Sarai sempre nel mio cielo stellato, nella volta delle stelle che saranno sempre con noi.
Ciao Roby,
balla ancora per noi, come solo tu sapevi fare.