premetto che lavoro in un posto con altre 150 persone divise in due turni, e che praticamente conosco e vado d'accordo con tutti.
da quando ho fatto il corso di formazione per entrare in questa posizione, mi porto dietro le antipatie di un paio di colleghe invidiose la cui ipocrisia rasenta la fantascienza.
del tipo:una si è levata dai coglioni e si è licenziata, l'altra invece mi fa delle lavate di faccia paurose a tal punto che non mi ero accorta della cosa.
in occasione del suo compleanno sta tipa mi invita, nonostante abbia organizzato la festa in un luogo inaccessibile per me. io, convinta che le divergenze siano ormai appianate, mi sbatto lo stesso per andarci, arrivo persino a progettare di rientrare in treno la notte tardi. tutto questo per poi venire a sapere da un'altra collega che questa non voleva invitare un'altra, di cui sono molto amica, per paura di doverlo dire a me .
cioè: se vi dico che stamattina mi ha mandato l'ennesimo messaggio dal tono "amore, tesoro", mi credete??
sono proprio un'ingenua, oppure la gente è proprio biforcuta e stronza?
il punto è che domani le devo dire che non ci vado. mi consigliate di lanciarle una frecciatina oppure di fare l'ipocrita come lei?
premesso che devo conviverci civilmente al lavoro.