Si ognuno può avere il suo obbiettivo nella vita, ma poi se non lo raggiunge cosa fa? Anche io da piccolo mi allenavo intensamente per diventare un gran calciatore eppure ho smesso di giocare a 17 anni quando mi sono rotto il ginocchio sx. E lo stesso è lo studio, passi la vita a studiare intensamente e poi un giorno scopri che quella mansione non fa per te oppure non riesci a farla e cosa fai, riparti da 0 a 30 anni? Ecco perchè l'Italia non va avanti perchè c'è troppa gente che studia e pochi che lavorano, e il pil non cresce... o lavorano i genitori, gli anziani o gli immigrati...gli altri sono tutti precari...almeno da me è così, specie in fabbrica...
C'è troppa gente che va a scuola senza interesse e altrettanta che lavora in nero. Chi si impegna nello studio viene visto come uno sfigatello che non ha praticità e che si fa mantenere per "giocare a scuola" fino a 30 anni, poi si stupiscono se le persone di rilievo nella società diventano dei pezzi di merda cinici e insensibili. Dobbiamo vivere con troppi compromessi
avete ragione entrambi, chi ha studiato e lo ha fatto come si deve non è giusto che si accontenti, però non serve nemmeno starsene a piangere o a recriminare sulla crisi e a come va l'italia perchè ormai sono anni e anni che la situazione è questa e se si stabilizza cosi bene altrimenti può solo peggiorare.. per cui le soluzioni per far entrare soldi sono due.. o chi ha studiato prende su e va all'estero oppure cerca di fare altro rispetto a quello che ha studiato.
che poi, chi ha iniziato a studiare prima del 2010 lo posso anche capire, quelli dopo già sapevano che la situazione era in merda e a cosa sarebbero andati incontro.
poi che chi si impegna nello studio venga visto come uno sfigato non è vero, ma che non abbia praticità è un dato di fatto.. la praticità la acquisisci sul lavoro.
Il lavoro se vuoi lo trovi. Sicuramente non è facile ma il lavoro c'è. Si viene sottopagati, si hanno contratti di merda e ogni mese ti devi cercare un nuovo lavoro, questo sì. Ma se vuoi uscire di casa, se vuoi farti una vita tua devi stringere i denti e accontentarti.
E comunque a 20anni chiedere il permesso per uscire di casa mi sembra troppo. Io non lo chiedevo manco a 16, certo ho rischiato di rimanere fuori di casa diverse volte ma ogni tanto bisogna anche ribellarsi..
Be ma guarda che nessuno ti regala niente nella vita, per forza bisogna scendere a compromessi altrimenti sarebbe troppo facile, già solo il tuo IO HO STUDIATO E IO MERITO QUELLO e già una forma di arroganza che non ti porta da nessuna parte nel mondo del lavoro, se entri in maniera più umile e ti adatti a lavorare poi ti fai strada...sul discorso che la gente studia senza interesse forse lo fa anche perchè fa comodo studiare ed essere mantenuti, io conosco tanti ragazzi che studiano e i genitori gli comprano tutto e li aiutano sempre, facile vivere così è normale che dopo di scendere a compromessi non te ne frega nulla...conosco anche neodiplomati senza esperienza che vorrebbero lavorare ma non trovano, perchè vogliono il lavoretto facile d'ufficio o commessi e vogliono subito un bello stipendio... e orari non troppo pesanti... abbè allora capisco perchè alla fine non vi FANNO lavorare...è normale che poi si crea una certa forma di discriminazione e i ragazzi vengono messi all'ultimo posto anche dopo gli immigrati...
Non intendevo il lavoro "comodo", intendevo il lavoro per il quale un individuo è più utile, personalmente preferirei un lavoro sottopagato ma che è in linea con quello per cui ho studiato, piuttosto che uno stipendio più elevato ma per una mansione a me poco affine... Poi è ovvio che si può pretendere fino ad un certo punto, oltre ci si deve adeguare purtroppo.
E tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare... non si dice anche così?
Lo so bene che non è facile trovare lavoro, a 20 anni come a 30 etc. E' pur vero che dei lavori esistono. Sai quanti studenti universitari fanno i camerieri in ristoranti o bar? Non è il massimo, forse, ma è "iniziare". Un passo. Certo se a 20 anni già pretendo di trovare il lavoro che mi piace, che mi permette di vivere da solo/a e pagato pure bene, sto fresca. O forse sono in un altro Paese dove ciò è possibile.
Trovare un primo lavoro, anche se non pagato a sufficienza per vivere da soli, può essere un primo passo verso un'indipendenza economica. Della serie: I soldi me li guadagno io e decido io come spenderli e con chi.
Però è anche vero che, come tu fai notare, oggi non si ha molta voglia di lavorare. Lo riscontro in modo evidente nella vita di tutti i giorni.
Così come anche si va a "culo". Abbi fortuna e dormi... un altro detto abbastanza noto e veritiero.